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Ricorso inammissibile: guida senza patente e revoca

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da un soggetto a cui era stata revocata una misura alternativa. La decisione si fonda sulla manifesta infondatezza e genericità dei motivi, in quanto il ricorrente, sorpreso a guidare senza patente per la quinta volta in tre anni, non ha contestato la circostanza che dimostra la sua totale inaffidabilità, elemento necessario per la concessione di benefici penitenziari. Il ricorso è stato quindi respinto con condanna alle spese e al pagamento di una sanzione.

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Pubblicato il 27 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Guida Senza Patente e Revoca della Misura Alternativa

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione affronta un caso emblematico che sottolinea l’importanza della fiducia e dell’affidabilità nel contesto delle misure alternative alla detenzione. Quando un condannato viola ripetutamente le regole, anche al di fuori delle prescrizioni dirette della misura, può perdere il beneficio ottenuto. In questo contesto, un ricorso inammissibile diventa la conseguenza quasi inevitabile di una difesa che non affronta il nucleo centrale della questione: la totale inaffidabilità dimostrata dal condannato.

I Fatti del Caso

Il caso riguarda un individuo ammesso a una misura alternativa alla detenzione carceraria. Il Tribunale di Sorveglianza di Perugia aveva revocato tale misura a seguito di un comportamento specifico: il soggetto era stato sorpreso alla guida di un veicolo senza patente. Questo non era un episodio isolato, ma la quinta volta in soli tre anni. Contro la decisione di revoca, l’interessato ha proposto ricorso per cassazione, sostenendo che le sue motivazioni fossero state ignorate e che una sanzione meno afflittiva, come la semplice revoca dell’autorizzazione a uscire dal domicilio, sarebbe stata sufficiente.

L’Analisi della Corte e il Principio del Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dichiarandolo inammissibile per diverse ragioni. In primo luogo, i motivi sono stati giudicati manifestamente infondati e privi di specificità. Il ricorrente, infatti, non ha contestato nel merito la circostanza cruciale evidenziata dal Tribunale di Sorveglianza: la recidiva nel comportamento illecito. La guida senza patente, ripetuta per ben cinque volte, è stata interpretata dai giudici non come una semplice infrazione, ma come un sintomo di una personalità totalmente inaffidabile e non rispettosa delle regole, presupposto fondamentale per poter beneficiare di una misura alternativa.

La ‘Totale Inaffidabilità’ come Criterio Decisivo

Il cuore della decisione risiede nel concetto di ‘totale inaffidabilità’. La concessione di una misura alternativa si basa su un patto di fiducia tra lo Stato e il condannato. Quest’ultimo si impegna a seguire un percorso di risocializzazione, rispettando le prescrizioni imposte e, più in generale, le leggi. La violazione sistematica di una norma, come la guida senza patente, dimostra un’incapacità o una non volontà di conformarsi a questo patto. Secondo la Corte, questa reiterazione del comportamento illecito mina alla base la fiducia necessaria, rendendo la revoca della misura non solo legittima, ma doverosa. L’argomentazione del ricorrente, che minimizzava la violazione, è stata considerata irrilevante di fronte alla gravità del quadro complessivo.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte Suprema ha motivato la sua decisione evidenziando che il ricorso era:
1. Manifestamente infondato: Le argomentazioni sulla presunta illogicità della motivazione del Tribunale di Sorveglianza non trovavano riscontro nel testo del provvedimento impugnato.
2. Privo di specificità: Il ricorrente non ha preso posizione sulla circostanza chiave, ovvero la quinta violazione in tre anni, che dimostrava la sua completa inaffidabilità.
3. Inconferente: La censura relativa a una presunta revoca con effetto ex tunc (retroattivo) è stata giudicata irrilevante, poiché né la motivazione né il dispositivo dell’ordinanza impugnata contenevano una simile affermazione.

La Corte ha inoltre implicitamente risposto alla tesi difensiva secondo cui sarebbe bastata una sanzione minore, chiarendo che la revoca era necessaria per sanzionare non il singolo episodio, ma l’inaffidabilità complessiva dimostrata.

Le Conclusioni

Con la dichiarazione di inammissibilità, la Corte di Cassazione ha confermato la decisione del Tribunale di Sorveglianza. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale nell’esecuzione penale: le misure alternative non sono un diritto acquisito, ma un’opportunità basata sulla fiducia, che può essere revocata qualora il condannato, con il suo comportamento, dimostri di non meritarla.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché manifestamente infondato, generico e non pertinente. In particolare, non affrontava il punto centrale della decisione impugnata, ovvero la totale inaffidabilità del ricorrente, dimostrata dal fatto di essere stato sorpreso a guidare senza patente per la quinta volta in tre anni.

La guida senza patente è una ragione sufficiente per revocare una misura alternativa?
In questo caso, non è stato il singolo episodio a determinare la revoca, ma la sua sistematica ripetizione. La Corte ha ritenuto che la quinta violazione in tre anni dimostrasse una ‘totale inaffidabilità’ del soggetto, incompatibile con la fiducia richiesta per la prosecuzione di una misura alternativa alla detenzione.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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