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Ricorso inammissibile: genericità e recidiva reiterata

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile a causa della genericità dei motivi presentati. L’imputato contestava il bilanciamento tra attenuanti generiche e recidiva reiterata, ma la Corte ha ritenuto le argomentazioni non sufficientemente specifiche. Di conseguenza, il ricorso è stato respinto con condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria.

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Pubblicato il 20 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione sulla Genericità dei Motivi e la Recidiva

Presentare un ricorso in Cassazione richiede rigore e specificità. Un’impugnazione formulata in modo vago rischia di essere classificata come ricorso inammissibile, con conseguenze negative per il proponente. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 21269/2024) offre un chiaro esempio di questa dinamica, sottolineando l’importanza di motivare adeguatamente ogni doglianza, specialmente in contesti complessi come il bilanciamento tra attenuanti generiche e recidiva reiterata.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. Il ricorrente contestava la decisione dei giudici di merito riguardo al trattamento sanzionatorio, in particolare per quanto concerneva il mancato riconoscimento della prevalenza delle attenuanti generiche sulla recidiva reiterata. Inoltre, sollevava una questione di legittimità costituzionale dell’art. 69, comma 4, del codice penale, norma che regola appunto il bilanciamento tra circostanze aggravanti e attenuanti.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Tale decisione non entra nel merito delle questioni sollevate, ma si ferma a un vaglio preliminare sulla correttezza formale e sostanziale dell’impugnazione. A seguito della declaratoria di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato, ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Inammissibile?

La Corte ha basato la sua decisione su due pilastri argomentativi fondamentali, entrambi riconducibili al vizio di genericità.

Genericità del Motivo sul Bilanciamento delle Circostanze

Il primo motivo di inammissibilità risiede nella genericità del motivo di ricorso. Secondo la Cassazione, la Corte d’Appello aveva congruamente motivato le ragioni per cui le attenuanti generiche non potevano prevalere sulla recidiva reiterata, richiamando un preciso ‘divieto normativo’. Il ricorso, invece, non si confrontava specificamente con questa motivazione, limitandosi a una contestazione generica e non puntuale. Un ricorso efficace deve ‘dialogare’ con la sentenza impugnata, smontandone le argomentazioni punto per punto, cosa che in questo caso non è avvenuta.

Inammissibilità della Questione di Legittimità Costituzionale

Anche la questione di legittimità costituzionale dell’art. 69 c.p. è stata giudicata inammissibile per la sua formulazione generica. Il ricorrente non aveva illustrato adeguatamente le ragioni per cui, nel suo caso specifico, le attenuanti avrebbero dovuto essere considerate prevalenti. La Corte ha inoltre notato come la genericità fosse già presente nel motivo d’appello, dove ci si limitava a chiedere una riduzione della pena, richiesta peraltro già accolta dai giudici di secondo grado. Per sollevare una questione di costituzionalità, non è sufficiente indicare la norma, ma è necessario argomentare in modo specifico sulla sua presunta incostituzionalità in relazione al caso concreto.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del processo penale: la specificità dei motivi di ricorso non è un mero formalismo. È un requisito essenziale per garantire che il giudice dell’impugnazione possa effettivamente valutare le censure mosse alla decisione precedente. Un ricorso inammissibile non solo impedisce l’esame nel merito delle proprie ragioni, ma comporta anche una condanna economica. Per gli operatori del diritto, la lezione è chiara: ogni impugnazione deve essere redatta con la massima cura, precisione e specificità, evitando formule generiche e affrontando in modo critico e argomentato ogni passaggio della motivazione della sentenza che si intende contestare.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano generici e non si confrontavano specificamente con le argomentazioni della sentenza della Corte d’Appello. Sia la critica al bilanciamento delle circostanze sia la questione di legittimità costituzionale erano formulate in modo troppo vago.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile in Cassazione?
Ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, la dichiarazione di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una somma pecuniaria in favore della cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in 3.000 euro.

Perché le attenuanti generiche non sono state considerate prevalenti sulla recidiva reiterata?
La Corte d’Appello aveva motivato la sua decisione indicando l’esistenza di un ‘divieto normativo’ che ostacolava la prevalenza delle attenuanti. Il ricorrente non ha adeguatamente contestato questa specifica motivazione nel suo ricorso, che è risultato quindi generico e, di conseguenza, inammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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