Ricorso Inammissibile: Quando la Genericità Costa Cara
Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione richiede rigore e specificità. Un recente provvedimento della Suprema Corte ha ribadito questo principio fondamentale, dichiarando un ricorso inammissibile a causa della sua eccessiva genericità. Questa decisione non solo conferma la condanna precedente, ma impone anche sanzioni economiche al ricorrente, dimostrando come un’impugnazione mal formulata possa avere conseguenze significative. Analizziamo i dettagli di questa ordinanza per comprendere le ragioni dietro la decisione e le sue implicazioni pratiche.
I Fatti del Processo
Il caso ha origine da un ricorso presentato da un individuo condannato per il reato di evasione dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria. L’imputato, non accettando la sentenza di secondo grado, ha deciso di rivolgersi alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, per contestare la sua responsabilità penale. L’oggetto del contendere era la valutazione della sua colpevolezza, già affermata nei precedenti gradi di giudizio.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Corte Suprema, esaminato l’atto, ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questo significa che i giudici non sono entrati nel merito della questione, ovvero non hanno riesaminato i fatti per determinare se l’imputato fosse o meno colpevole. La decisione si è fermata a un livello preliminare, quello dei requisiti di ammissibilità dell’impugnazione stessa.
Le Motivazioni: Perché un Ricorso è Inammissibile?
La ragione principale dietro la decisione della Corte risiede nella “marcata genericità” dei motivi presentati dal ricorrente. Secondo i giudici, l’appello si limitava a contestare la responsabilità penale in modo vago, senza sollevare critiche specifiche e puntuali contro le argomentazioni della sentenza impugnata.
La Corte ha sottolineato che la decisione della Corte d’Appello era:
– Giuridicamente corretta: fondata su una corretta applicazione delle norme di legge.
– Puntuale: rispondeva in modo preciso alle doglianze difensive sollevate in appello.
– Coerente e logica: priva di manifeste incongruenze nel ragionamento.
Anche la critica relativa al mancato riconoscimento delle attenuanti generiche è stata giudicata infondata, poiché la motivazione della corte territoriale era stata ritenuta sufficiente e non censurabile in sede di legittimità. In sostanza, un ricorso inammissibile è tale quando non riesce a “dialogare” con la sentenza che contesta, limitandosi a riproporre le stesse difese senza specificare dove e perché i giudici precedenti avrebbero sbagliato.
Le Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche della Inammissibilità
La declaratoria di inammissibilità non è priva di conseguenze. Ai sensi dell’articolo 616 del codice di procedura penale, essa comporta due effetti automatici per il ricorrente:
1. Condanna al pagamento delle spese processuali: il soggetto che ha proposto l’impugnazione deve farsi carico dei costi del procedimento.
2. Condanna al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende: nel caso specifico, la Corte ha stabilito una sanzione di tremila Euro.
Questa ordinanza serve da monito: l’accesso alla giustizia, specialmente in ultimo grado, deve essere esercitato con serietà e competenza tecnica. Un ricorso non può essere una mera ripetizione di argomenti già respinti, ma deve individuare con precisione i vizi logici o giuridici della decisione che si intende impugnare, pena la sua inammissibilità e le relative sanzioni economiche.
Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché l’atto di impugnazione manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge, come nel caso di un ricorso eccessivamente generico.
Perché il ricorso in questo caso è stato considerato generico?
È stato ritenuto generico perché contestava la responsabilità penale senza muovere critiche specifiche e dettagliate contro le argomentazioni della sentenza d’appello, la quale era stata giudicata giuridicamente corretta, puntuale e logicamente coerente.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La persona che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso specifico è stata fissata in 3.000 Euro.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 11344 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 11344 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 07/02/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME nato a ROSARNO il 18/01/1963
avverso la sentenza del 11/07/2024 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME
letto il ricorso proposto nell’interesse di NOME COGNOME avverso la sentenza in epigrafe; esaminati gli atti e il provvedimento impugnato;
ritenuto che il ricorso è inammissibile perché, in termini di marcata genericità, contesta la responsabilità del ricorrente per l’evasione contestata malgrado la sentenza gravat argomenti su tema in termini giuridicamente corretti, puntuali rispetto al portato delle dogli difensive, coerenti con riguardo alle emergenze acquisite oltre che immuni da manifeste incongruenze logiche (si vedano) e ciò anche con riferimento al mancato riconoscimento delle generiche, rispetto alle quali, il tenore della motivazione, porta il relativo giudizio di riparo da censure prospettabili in questa sede rilevato che all’inammissibilità del ricorso conseguono le pronunce di cui all’art. 616 proc. pen.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spes processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in data 7 febbraio 2025.