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Ricorso inammissibile: genericità e condanna alle spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per il reato di evasione. I motivi del ricorso sono stati giudicati troppo generici e assertivi, non idonei a contestare la sentenza in sede di legittimità. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 6 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze di Motivi Generici in Cassazione

Quando si presenta un ricorso alla Corte di Cassazione, la precisione e la specificità dei motivi sono fondamentali. Un ricorso inammissibile non solo impedisce l’analisi del caso nel merito, ma comporta anche conseguenze economiche per chi lo propone. Un’ordinanza recente della Suprema Corte offre un chiaro esempio di come la genericità delle argomentazioni porti a una declaratoria di inammissibilità e alla condanna alle spese.

I Fatti del Caso Giudiziario

La vicenda trae origine da una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Roma per il reato di evasione, previsto dall’art. 385 del codice penale. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione, ha proposto ricorso per cassazione, cercando di ottenere un annullamento della condanna.

L’obiettivo del ricorso era quello di far valere l’esistenza di elementi idonei a fondare un proscioglimento ai sensi dell’art. 129 del codice di procedura penale, una norma che prevede l’obbligo per il giudice di dichiarare d’ufficio determinate cause di non punibilità in ogni stato e grado del processo.

La Decisione sul Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, esaminato il caso, ha emesso un’ordinanza perentoria: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza del ricorrente, ma si ferma a un livello procedurale. La Corte ha stabilito che i motivi presentati non possedevano i requisiti minimi richiesti dalla legge per poter essere esaminati in sede di legittimità.

Di conseguenza, la condanna della Corte d’Appello è diventata definitiva e il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Corte

La ragione fondamentale dietro la decisione della Cassazione risiede nella natura dei motivi del ricorso. I giudici hanno sottolineato che le argomentazioni presentate erano “generiche e meramente assertive”. In pratica, il ricorrente si era limitato a invocare in modo del tutto generico la possibilità di un proscioglimento, senza però indicare specifici errori di diritto o vizi di motivazione commessi dalla Corte d’Appello.

La Corte di Cassazione non è un terzo grado di giudizio in cui si possono riesaminare i fatti. Il suo compito, in “sede di legittimità”, è verificare la corretta applicazione delle norme di legge e la coerenza logica della motivazione della sentenza impugnata. Un ricorso che si limita ad affermare l’esistenza di elementi favorevoli, senza argomentare in modo specifico e tecnico perché la sentenza precedente sarebbe errata, non è consentito dalla legge e, pertanto, risulta inevitabilmente inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale nella procedura penale: l’appello alla Corte di Cassazione richiede un’elevata specializzazione tecnica. Non è sufficiente contestare genericamente una decisione; è necessario articolare critiche precise, puntuali e giuridicamente fondate. Un ricorso inammissibile non è un tentativo fallito senza conseguenze. Al contrario, comporta costi significativi per il ricorrente, rendendo la condanna definitiva e aggiungendo un ulteriore onere economico. La decisione serve da monito sull’importanza di redigere atti di impugnazione che rispettino i rigorosi requisiti formali e sostanziali previsti dal codice di procedura penale.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
La sentenza impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

Perché il ricorso è stato considerato generico in questo caso?
Il ricorso è stato ritenuto generico perché si limitava ad affermare l’esistenza di elementi per il proscioglimento senza specificare quali errori di diritto o di motivazione avrebbe commesso la Corte d’Appello. Mancava una critica puntuale e argomentata della sentenza impugnata.

Qual è il ruolo della Corte di Cassazione?
La Corte di Cassazione opera come giudice di legittimità. Il suo compito non è riesaminare i fatti del processo, ma verificare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato la loro decisione in modo logico e non contraddittorio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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