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Ricorso inammissibile: genericità dei motivi e condanna

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per furto aggravato. Il motivo è la genericità e aspecificità dell’impugnazione, che non contesta adeguatamente le motivazioni della sentenza d’appello sul dolo. Il ricorrente è condannato al pagamento delle spese e di una somma alla Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 12 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Genericità Costa Cara

Presentare un’impugnazione in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio per contestare una condanna, ma richiede rigore e precisione. Un ricorso inammissibile non solo chiude definitivamente la porta a una revisione della sentenza, ma comporta anche conseguenze economiche significative per chi lo propone. L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come la genericità e l’aspecificità dei motivi possano rendere vana un’impugnazione, confermando la condanna e aggiungendo ulteriori spese.

Analizziamo insieme questo caso per capire quali sono i requisiti di un ricorso efficace e quali errori evitare per non incorrere in una declaratoria di inammissibilità.

I Fatti del Processo: Dalla Condanna al Ricorso per Cassazione

La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna per furto aggravato, pronunciata in primo grado dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte di Appello. L’imputato era stato ritenuto colpevole e condannato a una pena di cinque mesi e dieci giorni di reclusione, oltre a una multa di 200 euro.

Non rassegnandosi alla decisione, l’imputato, tramite il suo difensore, ha proposto ricorso per Cassazione. Il fulcro della sua difesa si basava su un unico motivo: un’erronea applicazione della legge dovuta a una motivazione carente riguardo alla sussistenza del dolo, ovvero l’intenzione cosciente e volontaria di commettere il reato.

La Decisione della Cassazione: un Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della questione (cioè non valuta se il dolo ci fosse o meno), ma si ferma a un livello precedente, quello dei requisiti formali e sostanziali dell’impugnazione stessa. Secondo i giudici, il motivo presentato era “non deducibile in questa sede di legittimità”.

La Genericità Come Vizio Fatale dell’Impugnazione

Il Collegio ha rilevato che il ricorso era “del tutto generico ed aspecifico”. In altre parole, l’avvocato non ha adeguatamente specificato le ragioni di fatto e di diritto per cui la sentenza d’appello sarebbe stata sbagliata. Invece di un confronto puntuale con le argomentazioni dei giudici di merito, il ricorso si è limitato a una critica generale, senza evidenziare vizi logici o giuridici specifici nella motivazione della Corte d’Appello. Questo difetto strutturale ha reso il ricorso inammissibile ai sensi dell’art. 591, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale.

Analisi del Ricorso Inammissibile e le Sue Conseguenze

La decisione della Cassazione sottolinea un principio fondamentale del processo penale: l’impugnazione non è una semplice richiesta di riesame. Chi ricorre in Cassazione ha l’onere di dimostrare, con argomenti precisi e pertinenti, dove e perché i giudici dei gradi precedenti hanno sbagliato nell’applicare la legge o nel motivare la loro decisione. Una critica vaga e generica non è sufficiente.

Le Conseguenze Economiche

A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento di due somme distinte:
1. Le spese processuali del giudizio di Cassazione.
2. Una somma di 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di impugnazioni inammissibili, come stabilito anche dalla Corte Costituzionale.

Le Motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione ha fondato la sua decisione sulla base di due pilastri. In primo luogo, ha ritenuto che la motivazione della sentenza impugnata fosse completa, logica e giuridicamente corretta nel giustificare sia la responsabilità penale dell’imputato sia l’entità della pena. Le argomentazioni dei giudici di merito sono state considerate immuni da vizi e, pertanto, non censurabili in sede di legittimità.

In secondo luogo, il motivo di ricorso è stato giudicato manifestamente infondato e, soprattutto, aspecifico. Non è sufficiente lamentare una carenza di motivazione sul dolo; è necessario indicare precisamente quali passaggi della sentenza sono illogici o contraddittori e perché. Il ricorso, non avendo operato questo confronto critico con la decisione appellata, è risultato privo dei requisiti minimi per poter essere esaminato.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce l’importanza di redigere ricorsi per Cassazione con estrema cura e precisione. Per evitare un ricorso inammissibile, è essenziale che i motivi di impugnazione siano specifici, pertinenti e che si confrontino direttamente con la motivazione della sentenza che si intende contestare. Proporre un ricorso generico non solo è inutile ai fini di un possibile annullamento della condanna, ma espone anche a significative conseguenze economiche, trasformando un tentativo di difesa in un ulteriore costo per l’imputato.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché il motivo presentato era considerato generico e aspecifico. Non specificava le ragioni di fatto e di diritto in modo puntuale e non si confrontava adeguatamente con le argomentazioni della sentenza impugnata, violando i requisiti previsti dall’art. 591 del codice di procedura penale.

Qual è la differenza tra un ricorso respinto e un ricorso inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando manca dei requisiti formali o sostanziali per essere esaminato (es. è generico, tardivo). Il giudice non entra nel merito. Un ricorso viene respinto quando, pur essendo ammissibile, viene esaminato nel merito e i motivi vengono giudicati infondati.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata a 3.000,00 euro. Questa è una sanzione per aver attivato inutilmente il sistema giudiziario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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