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Ricorso inammissibile: genericità dei motivi di appello

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una condanna per ricettazione, poiché i motivi di appello erano generici e non specificavano le critiche alla sentenza impugnata. Questa decisione sottolinea l’importanza di rispettare i requisiti formali del ricorso, come previsto dall’art. 581 c.p.p., per evitare il rigetto e la condanna alle spese processuali e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Genericità dei Motivi Conduce alla Condanna

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha ribadito un principio fondamentale della procedura penale: la specificità dei motivi di impugnazione. Un ricorso inammissibile non è solo un’occasione persa per la difesa, ma comporta anche conseguenze economiche significative per l’imputato. Il caso in esame offre un chiaro esempio di come la mancata osservanza dei requisiti formali, in particolare la genericità delle censure, precluda qualsiasi esame di merito da parte del giudice dell’impugnazione.

I Fatti di Causa

La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello che confermava una condanna per il delitto di ricettazione, previsto e punito dall’articolo 648 del codice penale. L’imputata, tramite il proprio difensore, ha proposto ricorso per Cassazione, contestando la correttezza della motivazione che aveva fondato la sua dichiarazione di responsabilità. L’obiettivo era ottenere l’annullamento della condanna di secondo grado.

La Decisione della Corte di Cassazione sul ricorso inammissibile

La Settima Sezione Penale della Suprema Corte ha rigettato il ricorso, dichiarandolo inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della colpevolezza dell’imputata, ma si è fermata a un livello preliminare, ovvero alla valutazione dei requisiti di ammissibilità dell’atto di impugnazione stesso. La Corte ha riscontrato che il motivo di ricorso era affetto da un vizio insanabile: la genericità.

L’Importanza dei Requisiti Formali del Ricorso

Il Codice di Procedura Penale, all’articolo 581, comma 1, lettera c), stabilisce che l’atto di impugnazione deve contenere, a pena di inammissibilità, “l’indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta”. Questo significa che non è sufficiente lamentare genericamente l’ingiustizia o l’erroneità della sentenza, ma è necessario articolare critiche precise, puntuali e argomentate, che si confrontino direttamente con la motivazione del provvedimento impugnato.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha motivato la sua decisione sottolineando come il ricorso presentato fosse privo dei requisiti prescritti dalla legge. A fronte di una motivazione della Corte d’Appello ritenuta “logicamente corretta”, il ricorso non indicava in modo specifico quali fossero gli elementi di fatto o le argomentazioni giuridiche che avrebbero dovuto portare a una diversa conclusione. In altre parole, la difesa si è limitata a una critica generica senza fornire al giudice dell’impugnazione gli strumenti per individuare i rilievi mossi ed esercitare il proprio sindacato di legittimità. Questa indeterminatezza ha reso impossibile per la Corte esaminare la fondatezza delle doglianze, portando inevitabilmente alla dichiarazione di inammissibilità.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La declaratoria di inammissibilità ha comportato non solo la conferma definitiva della condanna, ma anche la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa ordinanza serve da monito: la redazione di un atto di impugnazione richiede la massima cura e precisione. Una difesa efficace non può prescindere da un’analisi critica e dettagliata della sentenza che si intende contestare. La genericità e la vaghezza non solo sono inutili ai fini del processo, ma si traducono in un aggravio di costi per l’assistito e nella preclusione di ogni possibilità di ottenere una revisione della decisione.

Per quale motivo il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto generico per indeterminatezza, in quanto non specificava gli elementi alla base della censura contro la sentenza impugnata, violando così i requisiti dell’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.

Quali sono state le conseguenze economiche per la ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
La ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Qual era il reato per cui la ricorrente era stata condannata nel giudizio precedente?
La ricorrente era stata condannata per il delitto di cui all’art. 648 del codice penale, cioè il reato di ricettazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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