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Ricorso inammissibile: genericità dei motivi

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per furto aggravato. La decisione si fonda sulla estrema genericità dei motivi di appello, che non specificavano le ragioni di fatto e di diritto a sostegno dell’impugnazione. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 12 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità dei Motivi

L’ordinanza in esame offre un importante chiarimento sui requisiti di ammissibilità delle impugnazioni nel processo penale. La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile a causa della sua estrema genericità, ribadendo un principio fondamentale: un atto di appello deve contenere una critica argomentata e specifica del provvedimento impugnato, non una mera riproposizione di doglianze astratte. Analizziamo insieme la vicenda processuale e le conclusioni della Suprema Corte.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dalla condanna di un individuo per il reato di furto aggravato, pronunciata dal Tribunale di Verona all’esito di un giudizio abbreviato. La sentenza di primo grado è stata successivamente confermata dalla Corte di Appello di Venezia. L’imputato, non rassegnandosi alla decisione, ha proposto ricorso per cassazione, affidandolo a tre distinti motivi.

I Motivi del Ricorso

Il ricorrente lamentava, in sintesi:
1. La violazione di legge e il vizio di motivazione in relazione alla mancata applicazione di cause di non punibilità previste dall’art. 129 del codice di procedura penale.
2. L’eccessività della pena che gli era stata inflitta.
3. L’erronea qualificazione giuridica del fatto contestato.

Tuttavia, come vedremo, la formulazione di tali motivi si è rivelata fatale per l’esito del ricorso.

L’Analisi della Cassazione sul Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte ha esaminato i motivi di ricorso e li ha giudicati affetti da un vizio insanabile: la genericità. Secondo gli Ermellini, l’atto di impugnazione era caratterizzato da una formulazione astratta e non esplicitava in modo chiaro e puntuale le ragioni, sia in fatto che in diritto, che avrebbero dovuto sostenere la richiesta di annullamento della sentenza.

Un ricorso, per essere ammissibile, deve andare oltre la semplice enunciazione di un dissenso. Deve dialogare criticamente con la decisione impugnata, evidenziandone gli specifici errori logici o giuridici. In questo caso, i motivi erano talmente generici da non consentire alla Corte di comprendere su quali basi concrete si fondasse l’impugnazione.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Corte si fonda su un principio consolidato della procedura penale: l’onere della specificità dei motivi di ricorso. Non è sufficiente contestare genericamente la violazione di una norma o l’eccessività della pena. Il ricorrente ha il dovere di indicare con precisione quali elementi di fatto o quali argomenti giuridici siano stati trascurati o mal interpretati dai giudici di merito.

Nel caso di specie, l’atto di impugnazione si limitava a formulare delle critiche apodittiche, senza ancorarle a specifici passaggi della sentenza impugnata o a elementi concreti del fascicolo processuale. Questa mancanza di specificità ha impedito alla Corte di Cassazione di esercitare il proprio ruolo di giudice di legittimità, che non può riesaminare i fatti, ma solo verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

In conclusione, la Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria comporta due conseguenze significative per il ricorrente: la condanna al pagamento delle spese processuali e il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La decisione rappresenta un monito importante sull’importanza di redigere atti di impugnazione chiari, specifici e argomentati. Una difesa tecnica efficace non può prescindere da una critica puntuale e motivata delle decisioni giudiziarie, poiché la genericità si traduce, come in questo caso, in una pronuncia di inammissibilità che preclude ogni ulteriore esame nel merito della questione.

Per quale motivo il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano caratterizzati da estrema genericità, non avendo esplicitato le ragioni di fatto e di diritto poste a fondamento dell’impugnazione.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Qual era il reato per cui l’imputato era stato condannato nei precedenti gradi di giudizio?
L’imputato era stato condannato per il reato di furto aggravato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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