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Ricorso inammissibile: genericità dei motivi

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per evasione, poiché il motivo di appello era formulato in modo eccessivamente generico. Questa decisione conferma che la mancanza di specificità nell’impugnazione non solo ne preclude l’esame nel merito, ma comporta anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 11 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Genericità Costa Cara

Presentare un ricorso in Cassazione richiede rigore e precisione. Un’impugnazione non può limitarsi a una semplice lamentela, ma deve articolare critiche specifiche e dettagliate contro la sentenza impugnata. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci ricorda le gravi conseguenze di un ricorso inammissibile per genericità, che si traducono non solo in una sconfitta processuale, ma anche in sanzioni economiche per il ricorrente.

Il Contesto del Caso: Impugnazione di una Condanna per Evasione

La vicenda giudiziaria ha origine dalla condanna di un imputato per il reato di evasione, previsto dall’articolo 385 del codice penale. La Corte d’Appello aveva confermato la sua responsabilità, spingendo la difesa a presentare ricorso per Cassazione.

L’Oggetto del Ricorso

Il ricorso mirava a ribaltare la sentenza di condanna di secondo grado. L’obiettivo era ottenere un annullamento della decisione basandosi su un presunto errore nel ragionamento dei giudici d’appello.

Il Motivo di Appello: la Genericità Fatale

Il fulcro del ricorso era la denuncia di un “vizio di motivazione” in punto di responsabilità. Tuttavia, la difesa si è limitata a enunciare questo motivo in modo del tutto generico, senza sviluppare argomentazioni specifiche, senza indicare le parti della sentenza ritenute errate né le ragioni giuridiche a sostegno della propria tesi. Questa carenza si è rivelata fatale per l’esito del giudizio.

La Decisione della Cassazione: Analisi del Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte ha stroncato sul nascere le speranze del ricorrente, dichiarando il ricorso manifestamente inammissibile. La decisione si fonda su un principio cardine della procedura penale: i motivi di ricorso devono essere specifici e non possono risolversi in una critica astratta e generica.

L’Inammissibilità per Assoluta Genericità

I giudici hanno sottolineato come il motivo fosse “semplicemente enunciato”, ovvero privo di qualsiasi sviluppo argomentativo che potesse consentire alla Corte di comprendere la censura mossa alla sentenza impugnata. In assenza di una critica circostanziata, il Collegio non ha potuto nemmeno entrare nel merito della questione.

Le Conseguenze Economiche del Ricorso Inammissibile

La declaratoria di inammissibilità non è priva di conseguenze. Al contrario, la legge prevede precise sanzioni per chi adisce la Corte di Cassazione con un’impugnazione viziata.

Condanna alle Spese e Sanzione Pecuniaria

Come diretta conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali. In aggiunta, la Corte ha imposto il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, ritenendola una sanzione equa data la situazione.

Il Principio della “Colpa” nel Proporre Ricorso

Questa sanzione aggiuntiva si basa su un principio consolidato, richiamato anche dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 186/2000). Si presume che vi sia una “colpa” da parte del ricorrente nel determinare la causa di inammissibilità. Presentare un ricorso palesemente infondato o redatto senza il minimo rigore tecnico costituisce un abuso dello strumento processuale, che merita di essere sanzionato per non gravare inutilmente sul sistema giudiziario.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Corte è chiara: la giustizia non può perdere tempo con ricorsi fumosi e privi di sostanza. L’obbligo di specificità dei motivi non è un mero formalismo, ma una garanzia per il corretto funzionamento del processo. Esso consente al giudice di focalizzarsi sulle reali questioni giuridiche e assicura che il dibattito processuale sia costruttivo e pertinente. Dichiarare un ricorso inammissibile per genericità e sanzionare il ricorrente serve come deterrente contro la presentazione di impugnazioni esplorative o dilatorie, tutelando le risorse del sistema giudiziario.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa ordinanza ribadisce una lezione fondamentale per ogni difensore: un ricorso per Cassazione deve essere un atto di alta precisione tecnica. Non basta lamentare un errore, ma è necessario individuarlo con esattezza, argomentare in diritto e dimostrare come tale errore abbia inciso sulla decisione. La genericità non è solo inefficace, ma è anche economicamente dannosa per l’assistito. La professionalità e la diligenza nella redazione degli atti processuali non sono opzioni, ma requisiti indispensabili per tutelare efficacemente i diritti dei cittadini.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile a causa della “assoluta genericità del motivo”, che era stato semplicemente enunciato senza essere supportato da argomentazioni specifiche.

Quali sono le conseguenze economiche per il ricorrente?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

Qual era il reato per cui il ricorrente era stato condannato in origine?
Il ricorrente era stato condannato per il delitto di evasione, previsto dall’articolo 385 del codice penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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