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Ricorso inammissibile: genericità dei motivi

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per bancarotta fraudolenta. I motivi sono stati giudicati generici, poiché si limitavano a ripetere le argomentazioni già respinte in appello, senza criticare la sentenza impugnata. Gli imputati sono stati condannati al pagamento delle spese e di una sanzione.

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Pubblicato il 24 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: L’Importanza della Specificità dei Motivi

Un ricorso inammissibile rappresenta uno degli esiti più netti e perentori nel processo penale. Con l’ordinanza in esame, la Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale della procedura: i motivi di ricorso devono essere specifici e criticare puntualmente la decisione impugnata, non limitarsi a una sterile ripetizione di argomenti già vagliati. Analizziamo questa decisione che ha confermato una condanna per bancarotta fraudolenta aggravata.

I Fatti del Processo

La vicenda giudiziaria trae origine da una sentenza del Giudice per le indagini preliminari, che aveva affermato la responsabilità penale di cinque individui per reati di bancarotta fraudolenta e semplice. I reati erano stati unificati in un unico delitto di bancarotta fraudolenta aggravata ai sensi dell’art. 219 c.p. La decisione era stata successivamente confermata dalla Corte di Appello di Firenze. Contro quest’ultima sentenza, gli imputati avevano proposto ricorso per Cassazione, sperando in un annullamento della condanna.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, con una decisione concisa ma inequivocabile, ha dichiarato inammissibili tutti i ricorsi presentati. Di conseguenza, la condanna inflitta dalla Corte di Appello è diventata definitiva. Oltre a ciò, i ricorrenti sono stati condannati in solido al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende, come previsto dall’articolo 616 del codice di procedura penale in caso di inammissibilità del ricorso.

Le Motivazioni: la Genericità che Rende il Ricorso Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nella motivazione addotta dalla Corte per l’inammissibilità. I giudici hanno rilevato che i tre motivi di ricorso erano affetti da ‘genericità’. In pratica, i difensori degli imputati si erano limitati a riproporre le stesse censure e argomentazioni già presentate nell’atto di appello e che la Corte territoriale aveva già esaminato e respinto.

Questo comportamento processuale è contrario ai requisiti di specificità del ricorso. Per essere ammissibile, un ricorso in Cassazione non può essere una semplice ripetizione, ma deve instaurare un confronto critico e argomentato con la sentenza impugnata. È necessario che il ricorrente evidenzi gli errori di diritto o i vizi logici presenti nelle motivazioni dei giudici di secondo grado, spiegando perché le loro conclusioni sarebbero errate. Nel caso di specie, mancava completamente questo confronto: i ricorsi ignoravano le ragioni della Corte d’Appello, rendendoli di fatto un atto processuale inefficace e, quindi, inammissibile.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche e Monito per la Difesa

L’ordinanza in commento offre un’importante lezione pratica. La dichiarazione di inammissibilità non è una mera formalità, ma una sanzione processuale severa che preclude l’esame nel merito delle questioni sollevate e comporta significative conseguenze economiche per il ricorrente. La decisione sottolinea come la redazione di un ricorso per Cassazione richieda un’analisi approfondita e mirata della sentenza di secondo grado. Non è sufficiente essere in disaccordo con la decisione; è indispensabile articolare una critica specifica, pertinente e logicamente argomentata che metta in luce i vizi della pronuncia. Per i professionisti legali, questo rappresenta un monito a evitare impugnazioni seriali o generiche, concentrandosi invece sulla costruzione di motivi di ricorso solidi e specifici, unici in grado di superare il vaglio di ammissibilità della Suprema Corte.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile per la genericità dei motivi, poiché gli imputati si sono limitati a reiterare le censure già formulate e respinte nel giudizio d’appello, senza confrontarsi criticamente con le motivazioni della sentenza impugnata.

Qual era il reato per cui gli imputati erano stati condannati?
Gli imputati erano stati condannati per il reato di bancarotta fraudolenta aggravata, che unificava a fini sanzionatori le ipotesi di bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice.

Quali sono le conseguenze economiche per i ricorrenti dopo la dichiarazione di inammissibilità?
I ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende, come previsto dalla legge in caso di inammissibilità del ricorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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