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Ricorso inammissibile: genericità dei motivi

Un individuo condannato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali ha presentato ricorso in Cassazione. La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile perché le motivazioni erano generiche e si limitavano a ripetere argomenti già respinti in appello, senza un’analisi critica della decisione impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza dei Motivi Specifici

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel sistema legale italiano, una fase cruciale che richiede rigore e precisione. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione chiarisce un punto fondamentale: la mera riproposizione di argomenti già discussi non è sufficiente. Quando un appello è formulato in modo vago, il rischio concreto è una dichiarazione di ricorso inammissibile. Questo significa che i giudici non entreranno nemmeno nel merito della questione. Analizziamo una recente ordinanza per comprendere meglio questo principio.

I Fatti del Processo

Il caso ha origine dalla condanna di un individuo per i reati di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) e lesioni personali (artt. 582-585 c.p.). La sua difesa aveva sostenuto, sia in primo grado che in appello, la sussistenza di una causa di giustificazione, ovvero la reazione a un atto arbitrario del pubblico ufficiale (art. 393-bis c.p.).

La Corte d’Appello di Bologna aveva confermato la condanna, rigettando le argomentazioni difensive. Non rassegnato, l’imputato ha presentato ricorso per Cassazione, lamentando una presunta violazione di legge e vizi di motivazione proprio in relazione all’esclusione della citata causa di giustificazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, con una decisione netta, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa pronuncia non valuta se l’imputato avesse ragione o torto nel merito della sua difesa, ma si ferma a un livello precedente: la valutazione della corretta formulazione dell’atto di impugnazione. La conseguenza diretta è la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: la genericità come causa di un ricorso inammissibile

Il cuore della decisione risiede nella motivazione con cui la Corte ha giustificato l’inammissibilità. I giudici hanno rilevato la “genericità del motivo” di ricorso. In pratica, il ricorrente si era limitato a “reiterare” gli argomenti già presentati e respinti dai giudici d’appello. Mancava, secondo la Corte, un elemento essenziale: un “confronto critico” con le osservazioni contenute nella sentenza impugnata.

Non è sufficiente, quindi, ripetere le proprie tesi. Per un ricorso efficace, è necessario analizzare punto per punto le motivazioni della corte precedente, evidenziarne le presunte lacune, gli errori logici o le violazioni di legge. Un ricorso che ignora le argomentazioni della sentenza che contesta è considerato generico e, come tale, destinato a un ricorso inammissibile.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche e Monito per i Ricorrenti

Questa ordinanza serve da importante monito per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. La fase di legittimità non è una terza istanza di merito dove ridiscutere i fatti, ma un controllo sulla corretta applicazione del diritto. Un ricorso deve essere specifico, puntuale e dialogare criticamente con la decisione che si intende demolire. In assenza di questi requisiti, non solo si perde l’opportunità di vedere esaminata la propria posizione, ma si va incontro a sanzioni economiche che rendono la condanna definitiva e più onerosa.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile a causa della genericità dei motivi presentati. Il ricorrente si è limitato a ripetere le argomentazioni già esposte in appello, senza confrontarsi criticamente e in modo specifico con le motivazioni della sentenza impugnata.

Quali erano i reati per cui il ricorrente era stato condannato?
Il ricorrente era stato condannato per i delitti di resistenza a pubblico ufficiale, previsto dall’art. 337 del codice penale, e di lesioni personali, ai sensi degli artt. 582-585 del codice penale.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta per legge la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una somma in favore della Cassa delle ammende. In questo specifico caso, la somma è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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