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Ricorso inammissibile e prescrizione: la decisione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per possesso ingiustificato di grimaldelli. La Corte ha stabilito che un ricorso inammissibile, a causa della manifesta infondatezza dei motivi, impedisce la formazione di un valido rapporto di impugnazione e, di conseguenza, preclude la possibilità di dichiarare l’estinzione del reato per prescrizione, anche se questa è maturata durante il giudizio di legittimità. L’imputato è stato condannato al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 15 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Spiega Perché la Prescrizione Non Scatta

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un tema procedurale di fondamentale importanza: il rapporto tra un ricorso inammissibile e la maturazione della prescrizione. La Corte ha chiarito che se un ricorso è viziato da manifesta infondatezza, non si instaura un valido rapporto processuale, impedendo al giudice di legittimità di dichiarare l’estinzione del reato per prescrizione, anche qualora i termini siano scaduti nelle more del giudizio. Analizziamo questa decisione per comprenderne la portata e le implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dalla condanna di un individuo, confermata in appello, per il reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, previsto dall’art. 707 del codice penale. L’imputato decideva di presentare ricorso per cassazione, affidandosi a due principali motivi di doglianza.

Analisi dei Motivi del Ricorso

L’imputato basava il suo ricorso su due argomentazioni distinte:

1. Contestazione della Motivazione: Il ricorrente criticava la correttezza della motivazione della sentenza d’appello, sostenendo che non avesse adeguatamente valutato gli elementi a suo favore. La Cassazione ha rapidamente liquidato questo motivo, qualificandolo come un tentativo di ottenere una nuova valutazione dei fatti, attività preclusa nel giudizio di legittimità. La Corte ha sottolineato che i giudici di merito avevano già fornito argomentazioni corrette e logiche per fondare il giudizio di responsabilità.
2. Eccezione di Prescrizione: Il secondo motivo riguardava l’asserita estinzione del reato per intervenuta prescrizione. Anche questa censura è stata ritenuta manifestamente infondata.

L’Effetto Preclusivo del Ricorso Inammissibile sulla Prescrizione

Il punto cruciale della decisione risiede nella connessione tra l’inammissibilità del ricorso e la declaratoria di prescrizione. La Corte Suprema ha ribadito un principio consolidato, basato su numerose sentenze delle Sezioni Unite: un ricorso inammissibile per manifesta infondatezza dei motivi non consente la formazione di un valido rapporto di impugnazione.

Questa ‘mancata instaurazione’ del rapporto processuale di legittimità preclude alla Corte la possibilità di esaminare e dichiarare eventuali cause di non punibilità sopravvenute, come la prescrizione maturata proprio durante il tempo necessario per la celebrazione del giudizio in Cassazione. In altre parole, la ‘colpa’ di aver presentato un ricorso palesemente infondato congela la situazione giuridica e impedisce all’imputato di beneficiare del ulteriore tempo trascorso.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha motivato la sua decisione di inammissibilità evidenziando come i motivi proposti fossero del tutto generici e riproduttivi di censure già disattese in appello. Le argomentazioni non individuavano vizi di legittimità specifici, ma si limitavano a sollecitare una rilettura delle prove, estranea al compito della Suprema Corte. Per quanto riguarda la prescrizione, la Corte ha calcolato che, tenendo conto dei periodi di sospensione, il termine non era ancora maturato al momento della sentenza di appello. L’eventuale maturazione successiva non poteva essere rilevata proprio a causa dell’originaria inammissibilità del ricorso, che ha impedito alla questione di essere validamente portata all’attenzione della Corte.

Conclusioni

L’ordinanza in esame offre un importante monito: la presentazione di un ricorso per cassazione deve essere fondata su motivi seri e giuridicamente pertinenti. Un ricorso inammissibile non solo non porta ad alcun risultato utile, ma produce conseguenze negative per l’imputato. Oltre alla condanna al pagamento delle spese processuali, si aggiunge una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende e, soprattutto, si perde la possibilità di beneficiare dell’eventuale prescrizione del reato maturata nel frattempo. La decisione conferma che l’accesso al giudizio di legittimità è un rimedio eccezionale, da utilizzare con rigore e non come strumento meramente dilatorio.

Quando un ricorso per cassazione viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando i suoi motivi sono manifestamente infondati, ovvero privi di una base giuridica o fattuale apprezzabile, oppure quando mira a ottenere un riesame dei fatti, compito che non spetta alla Corte di Cassazione.

Se la prescrizione del reato matura durante il processo in Cassazione, viene sempre dichiarata?
No. Secondo questa ordinanza, se il ricorso è inammissibile per manifesta infondatezza, non si instaura un valido rapporto processuale. Di conseguenza, la Corte non può dichiarare la prescrizione maturata nel corso del giudizio di legittimità.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
Le conseguenze sono la conferma della condanna, l’obbligo per il ricorrente di pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria (in questo specifico caso di 3.000 euro) a favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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