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Ricorso inammissibile e genericità dei motivi di appello

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile in quanto ritenuto generico e manifestamente infondato. L’imputato aveva impugnato una sentenza della Corte d’Appello lamentando la mancata rideterminazione della pena e il mancato riconoscimento di un’attenuante specifica. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso, evidenziando che la Corte territoriale si era già conformata a una precedente decisione, concedendo le attenuanti generiche. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 22 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Cosa Succede Quando i Motivi di Appello sono Generici?

Presentare un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma per essere esaminato nel merito, deve rispettare requisiti di precisione e specificità. Un ricorso inammissibile è un’impugnazione che non supera questo vaglio preliminare, con conseguenze significative per il ricorrente. L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come la genericità dei motivi porti a una declaratoria di inammissibilità, rendendo definitiva la condanna e comportando sanzioni economiche.

Il Contesto Processuale del Caso

Il caso trae origine dal ricorso di un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello. Quest’ultima si era pronunciata a seguito di un precedente annullamento con rinvio da parte della stessa Corte di Cassazione. Il compito della Corte d’Appello era limitato a una specifica valutazione: il riconoscimento o meno delle circostanze attenuanti generiche. Dopo averle concesse, la difesa dell’imputato ha presentato un nuovo ricorso in Cassazione, lamentando due aspetti: l’omessa rideterminazione complessiva della pena ai sensi dell’art. 133 del codice penale e il mancato riconoscimento di un’altra e diversa circostanza attenuante (quella prevista dall’art. 62, n. 4 c.p.).

La Decisione della Corte: La Genericità come Causa del Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile con una motivazione netta, ritenendolo “generico e manifestamente infondato”. Questo giudizio si fonda su un principio cardine del processo penale: l’impugnazione deve contenere critiche specifiche e pertinenti alla decisione che si contesta. Nel caso di specie, il ricorso non centrava l’obiettivo.

Le Motivazioni

Il cuore della decisione risiede nel fatto che la Corte d’Appello aveva agito esattamente entro i limiti del mandato ricevuto dalla precedente sentenza di annullamento. Il suo compito era unicamente quello di valutare le attenuanti generiche (ex art. 62-bis c.p.), cosa che ha fatto, concedendole. Le doglianze del ricorrente su altri punti, come la valutazione generale della pena secondo l’art. 133 c.p. o il mancato riconoscimento di un’altra attenuante, erano fuori tema.
La Suprema Corte ha sottolineato che, una volta che la Corte d’Appello si è attenuta al dispositivo della sentenza “rescindente”, non si può riaprire la discussione su questioni non devolute a quel giudizio di rinvio. Tentare di farlo rende il ricorso vago, astratto e, in definitiva, generico. Di conseguenza, il ricorso viene rigettato senza nemmeno analizzare nel profondo le questioni sollevate, proprio perché proposto in modo proceduralmente scorretto.

Le Conclusioni

Le implicazioni pratiche di un ricorso inammissibile sono severe. In primo luogo, la sentenza impugnata diventa definitiva, chiudendo ogni ulteriore possibilità di appello. In secondo luogo, il ricorrente subisce conseguenze economiche dirette: la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma, in questo caso fissata in tremila euro, a favore della Cassa delle ammende. Questa pronuncia ribadisce l’importanza di formulare ricorsi mirati e pertinenti, che attacchino specificamente le parti della sentenza ritenute errate, evitando critiche generiche o non attinenti all’oggetto del giudizio. In caso contrario, il rischio è quello di vedersi chiudere le porte della giustizia e di subire un’ulteriore sanzione economica.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto generico e manifestamente infondato. Le critiche mosse dall’imputato non erano pertinenti all’oggetto del giudizio di rinvio, che era limitato alla sola valutazione delle attenuanti generiche, già correttamente concesse dalla Corte d’Appello.

Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata quantificata in 3.000 euro. Inoltre, la sentenza impugnata diventa definitiva.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘generico’?
Un motivo di ricorso è considerato ‘generico’ quando non critica in modo specifico e puntuale la decisione del giudice precedente, ma si limita a sollevare lamentele vaghe, astratte o non pertinenti all’effettivo contenuto della sentenza impugnata o ai limiti del giudizio in corso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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