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Ricorso inammissibile: censure generiche e infondate

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una condanna per oltraggio a pubblico ufficiale. La decisione si fonda sulla genericità e manifesta infondatezza dei motivi di ricorso, che non contestavano efficacemente la logica e coerente motivazione della corte d’appello sia sulla colpevolezza che sulla congruità della pena.

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Pubblicato il 23 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e l’Onere di Specificità dei Motivi

Presentare un’impugnazione alla Corte di Cassazione richiede un’attenzione meticolosa alla formulazione dei motivi. Un ricorso inammissibile non solo preclude la possibilità di una revisione nel merito, ma comporta anche conseguenze economiche per il ricorrente. Una recente ordinanza della Suprema Corte ribadisce questo principio, sottolineando come censure generiche e manifestamente infondate non possano trovare accoglimento, specialmente a fronte di una sentenza d’appello ben motivata.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Torino per il reato di oltraggio a un pubblico ufficiale, previsto dall’articolo 341-bis del codice penale. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione, ha proposto ricorso per cassazione, affidandosi a una memoria difensiva per sostenere le proprie ragioni e chiedere l’accoglimento dell’impugnazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 12 luglio 2024, ha messo un punto fermo sulla vicenda. I giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile, confermando di fatto la decisione dei giudici di secondo grado. Oltre a respingere l’impugnazione, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, come sanzione per aver adito la Corte con un ricorso privo dei requisiti minimi di ammissibilità.

Le Motivazioni del Ricorso Inammissibile

Il fulcro della decisione risiede nell’analisi dei motivi presentati dal ricorrente. La Corte ha ritenuto che le censure fossero “aspecifiche e manifestamente infondate”. Questo significa che i motivi di ricorso non erano in grado di individuare vizi specifici e concreti nella sentenza impugnata, ma si limitavano a una generica contestazione.

I giudici di legittimità hanno evidenziato come la Corte territoriale avesse fornito una motivazione completa, logica e coerente su due punti cruciali:

1. La responsabilità penale: La sentenza d’appello si basava su “plurimi e concordanti elementi di prova” che sostenevano la colpevolezza dell’imputato per il reato contestato.
2. La congruità della pena: La Corte d’Appello aveva giustificato in modo puntuale il trattamento sanzionatorio, inclusa l’applicazione della recidiva. Anzi, l’aumento di pena per la recidiva era stato inferiore a quello massimo previsto dalla legge (art. 99, comma 4, c.p.), dimostrando un’attenta valutazione del caso concreto.

Di fronte a una motivazione così solida, il ricorso si è rivelato incapace di scalfirne la struttura logico-giuridica, risultando di conseguenza inammissibile.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza è un monito importante sull’onere di specificità che grava su chi intende impugnare una sentenza in Cassazione. Non è sufficiente dissentire dalla decisione di merito; è necessario articolare critiche precise, pertinenti e giuridicamente fondate, capaci di evidenziare vizi di legittimità (come violazioni di legge o difetti manifesti di motivazione) nella sentenza impugnata. Un ricorso inammissibile non solo è destinato al fallimento, ma comporta anche un’ulteriore condanna economica, rendendo la strategia difensiva controproducente. La decisione sottolinea che il giudizio di Cassazione non è un terzo grado di merito dove si rivalutano i fatti, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge e sulla coerenza della motivazione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
La Corte di Cassazione lo ha ritenuto inammissibile perché i motivi presentati erano generici e manifestamente infondati, e quindi non idonei a contestare validamente la motivazione logica e giuridicamente corretta della sentenza d’appello.

Cosa aveva stabilito la corte di grado inferiore?
La Corte d’Appello aveva confermato la condanna per il reato di oltraggio a un pubblico ufficiale (art. 341-bis c.p.), motivando in modo puntuale sia la responsabilità penale dell’imputato sulla base delle prove, sia la congruità della pena inflitta, compreso l’aumento per la recidiva.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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