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Ricorso inammissibile: Cassazione su tenuità del fatto

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile presentato da un automobilista condannato per guida in stato di ebbrezza. La Corte ha rigettato sia il motivo relativo alla prescrizione del reato, sia quello sulla particolare tenuità del fatto, confermando la decisione di merito. La sentenza sottolinea che la manifesta infondatezza dei motivi impedisce di considerare la prescrizione maturata dopo la sentenza d’appello e che la gravità della condotta, valutata nel suo complesso, escludeva la non punibilità.

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Pubblicato il 19 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Conferma la Condanna per Guida in Stato di Ebbrezza

Un ricorso inammissibile rappresenta uno sbarramento processuale che impedisce alla Corte di Cassazione di esaminare nel merito le censure mosse contro una sentenza. Questa recente ordinanza offre un chiaro esempio di come la manifesta infondatezza dei motivi di ricorso possa portare a una conferma della condanna, anche di fronte a questioni delicate come la prescrizione del reato e la particolare tenuità del fatto. Analizziamo insieme la decisione per comprendere i principi applicati dalla Suprema Corte.

I Fatti del Caso: Una Guida Pericolosa in Località Turistica

Il caso riguarda un automobilista condannato in appello per guida in stato di ebbrezza. L’episodio si è verificato l’11 agosto 2019 in una nota località turistica. L’imputato era alla guida di un’auto potente e pesante, presentando un tasso alcolemico prossimo alla soglia superiore di 1,50 g/l. Secondo le testimonianze, manifestava chiari segni di alterazione, come alito vinoso e occhi lucidi, apparendo tutt’altro che sobrio. Contro la sentenza di condanna, l’imputato ha proposto ricorso per cassazione, basandolo su due motivi principali: l’intervenuta prescrizione del reato e la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto.

La Decisione della Corte: Il ricorso inammissibile e le sue conseguenze

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, respingendo entrambi i motivi e condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro. Vediamo nel dettaglio le argomentazioni della Corte su ciascun punto sollevato.

La Questione della Prescrizione

Il primo motivo di ricorso, relativo alla prescrizione, è stato giudicato in palese contrasto con il dato normativo. La Corte ha chiarito che, al momento della pronuncia, il termine massimo di prescrizione di cinque anni non era ancora decorso. Ancora più importante, i giudici hanno ribadito un principio consolidato: l’inammissibilità del ricorso per manifesta infondatezza dei motivi preclude la possibilità di dichiarare cause di non punibilità, come la prescrizione, maturate successivamente alla sentenza impugnata. In pratica, un ricorso palesemente infondato non instaura un valido rapporto processuale, impedendo al giudice di legittimità di rilevare l’eventuale estinzione del reato.

La Mancata Applicazione della “Particolare Tenuità del Fatto”

Anche il secondo motivo è stato ritenuto inammissibile. La Corte ha osservato che il ricorrente si era limitato a riproporre una censura già adeguatamente valutata e respinta dalla Corte d’Appello, senza una critica puntuale delle argomentazioni contenute nella sentenza impugnata. Il giudice di merito aveva infatti negato l’applicazione dell’art. 131-bis cod. pen. sulla base di una valutazione complessiva e logica della fattispecie, considerando elementi concreti come il tasso alcolemico elevato, la pericolosità del veicolo e il contesto di guida (strada a grande scorrimento in una zona turistica).

Le Motivazioni della Cassazione: perché il ricorso inammissibile è stato confermato

La motivazione della Suprema Corte si fonda su principi procedurali e sostanziali di grande rilievo. In primo luogo, viene riaffermata la necessità che i motivi di ricorso per cassazione non siano una mera riproposizione delle difese svolte nei gradi di merito, ma debbano contenere una critica specifica e argomentata della decisione impugnata.

Nel merito della questione sulla tenuità del fatto, la Corte ha sottolineato che la valutazione richiesta dall’art. 131-bis cod. pen. è complessa e deve tenere conto di tutte le peculiarità del caso concreto. Richiamando la giurisprudenza delle Sezioni Unite, i giudici hanno spiegato che l’analisi non si ferma alla condotta tipica, ma deve considerare le forme concrete di estrinsecazione del comportamento per valutarne la gravità e il contrasto con la legge. Nel caso specifico, le circostanze di fatto (tasso alcolemico, tipo di veicolo, luogo) sono state ritenute sufficienti a escludere la particolare tenuità dell’offesa, rendendo superfluo l’esame di ogni singolo criterio previsto dall’art. 133 del codice penale.

Conclusioni: Lezioni Pratiche dalla Sentenza

L’ordinanza in esame offre importanti spunti pratici. Insegna che un ricorso per cassazione, per avere speranze di successo, deve essere tecnicamente ben costruito e non limitarsi a ripetere argomenti già respinti. Dimostra, inoltre, che la valutazione sulla particolare tenuità del fatto è un giudizio concreto, legato alle specificità di ogni singolo caso, dove elementi come il contesto e il grado di pericolo generato assumono un’importanza decisiva. Infine, ribadisce un principio fondamentale: un ricorso inammissibile non solo non viene esaminato nel merito, ma cristallizza la situazione giuridica esistente, impedendo anche di beneficiare di cause di estinzione del reato come la prescrizione.

Quando un ricorso per cassazione viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando i motivi presentati sono manifestamente infondati, in palese contrasto con la normativa, oppure quando si limitano a riproporre censure già vagliate e respinte nei gradi di merito senza una critica specifica e puntuale della decisione impugnata.

Se il reato si prescrive dopo la sentenza d’appello, la Cassazione può dichiararlo estinto?
No. Secondo la giurisprudenza costante citata nell’ordinanza, se il ricorso è inammissibile a causa della manifesta infondatezza dei motivi, la Corte di Cassazione non può dichiarare l’estinzione del reato per prescrizione maturata in un momento successivo alla sentenza d’appello.

Quali elementi impediscono l’applicazione della “particolare tenuità del fatto” per la guida in stato di ebbrezza?
L’applicazione della particolare tenuità del fatto può essere esclusa in presenza di circostanze che indicano una certa gravità della condotta, come un tasso alcolemico vicino alla soglia superiore, la guida di un veicolo potente e pesante in una strada trafficata e turistica, e la presenza di evidenti segni di alterazione fisica del conducente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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