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Ricorso inammissibile: Cassazione su tenuità del fatto

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. L’appello si basava su quattro motivi principali: l’inutilizzabilità di accertamenti biologici per mancato avviso, la violazione dell’art. 131-bis c.p. sulla particolare tenuità del fatto, il diniego delle attenuanti generiche e il rigetto della conversione della pena detentiva. La Suprema Corte ha ritenuto i motivi manifestamente infondati, generici e riproduttivi di censure già esaminate, confermando la logicità e correttezza della decisione impugnata e condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali.

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Pubblicato il 12 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Conferma la Sentenza di Appello

L’ordinanza in esame offre un’importante lezione su quando un ricorso per Cassazione viene ritenuto manifestamente infondato, portando a una dichiarazione di ricorso inammissibile. Il caso analizza diversi motivi di impugnazione, dalla validità degli accertamenti urgenti alla valutazione della “particolare tenuità del fatto”, fornendo chiarimenti essenziali per la pratica legale. La Suprema Corte ribadisce principi consolidati, sottolineando come la genericità e la ripetitività dei motivi di ricorso non possano trovare accoglimento in sede di legittimità.

I Fatti del Caso

Il ricorrente, condannato dalla Corte d’Appello, ha proposto ricorso in Cassazione. I fatti originari riguardavano una condotta di guida pericolosa, avvenuta di notte, caratterizzata da un evidente stato di alterazione psicofisica. L’imputato, infatti, guidava con lo stereo a volume molto alto e, alla vista delle forze dell’ordine, ha tentato di eludere il controllo con manovre repentine e pericolose, tanto da richiedere il suo trasporto al Pronto Soccorso per le sue condizioni.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

Il difensore dell’imputato ha articolato il ricorso su quattro principali doglianze:
1. Inutilizzabilità degli accertamenti biologici: Si sosteneva la violazione dell’art. 114 disp. att. cod. proc. pen. per il mancato avviso all’indagato della facoltà di farsi assistere da un difensore.
2. Mancata applicazione della causa di non punibilità: Si lamentava la violazione dell’art. 131-bis cod. pen., sostenendo che il fatto fosse di particolare tenuità, data anche l’assenza di precedenti penali.
3. Diniego delle attenuanti generiche: Si contestava la violazione dell’art. 62-bis cod. pen. per il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche.
4. Rigetto della conversione della pena: Si criticava la decisione di non convertire la pena detentiva in pena pecuniaria, ai sensi dell’art. 20-bis cod. pen.

La Decisione della Suprema Corte: un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, giudicando tutti i motivi proposti come manifestamente infondati, privi di specificità e assertivi. La Corte ha evidenziato che i motivi erano, in sostanza, una riproposizione di censure già correttamente valutate e respinte dal giudice di merito, senza una critica puntuale e necessaria delle argomentazioni della sentenza impugnata.

Sulla Validità degli Accertamenti Biologici

La Corte ha respinto la prima doglianza, chiarendo che l’avviso previsto dall’art. 114 disp. att. cod. proc. pen. non richiede formule sacramentali. Può essere dato anche oralmente, purché la comunicazione sia idonea a informare l’indagato del suo diritto. Nel caso di specie, era emerso dalla documentazione che l’imputato era stato edotto di tutte le garanzie di legge, inclusa quella di farsi assistere da un difensore di fiducia, prima di sottoporsi agli accertamenti.

Analisi del Ricorso Inammissibile per la Tenuità del Fatto

Anche il secondo motivo è stato ritenuto infondato. La Corte territoriale aveva logicamente motivato il diniego della causa di non punibilità ex art. 131-bis c.p. La condotta dell’imputato (guida notturna in stato di alterazione, volume alto, manovre pericolose per sfuggire al controllo) è stata giudicata “altamente pericolosa” e lesiva in modo “non certamente lieve” del bene giuridico protetto. La valutazione, in linea con il dictum delle Sezioni Unite (sent. Tushaj), deve considerare la fattispecie concreta in tutti i suoi elementi (modalità della condotta, grado di colpevolezza, entità del pericolo), e non solo la condotta tipica.

Sulle Attenuanti Generiche e la Conversione della Pena

Infine, la Cassazione ha confermato la correttezza del diniego delle attenuanti generiche e della conversione della pena. Per le attenuanti, i giudici hanno ribadito che la mera incensuratezza non è sufficiente a giustificarne la concessione, essendo necessaria la presenza di elementi positivi che nel caso di specie mancavano. Per la conversione della pena, la decisione è stata motivata alla luce della personalità dell’imputato, desumibile dai precedenti penali, che rendeva la sanzione pecuniaria non idonea a finalità rieducative e di tutela della collettività.

Le Motivazioni della Cassazione

Le motivazioni della Corte si fondano su un principio cardine del giudizio di legittimità: la Cassazione non è un terzo grado di merito. Il suo compito non è rivalutare i fatti, ma controllare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Nel caso specifico, i giudici di merito avevano fornito una motivazione congrua, logica e corretta in punto di diritto per ciascuna delle questioni sollevate. Il ricorrente, invece di confrontarsi criticamente con tali motivazioni, si era limitato a riproporre le stesse argomentazioni già respinte, rendendo così il suo ricorso inammissibile.

Le Conclusioni

L’ordinanza ribadisce che per evitare una declaratoria di inammissibilità, il ricorso in Cassazione deve essere specifico e non limitarsi a censure generiche o alla mera riproposizione di argomenti già vagliati. Sottolinea inoltre la discrezionalità del giudice di merito nella valutazione di istituti come la particolare tenuità del fatto e le attenuanti generiche, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di motivazione manifestamente illogica o contraddittoria, vizio non riscontrato nel caso in esame. La decisione serve da monito sulla necessità di formulare ricorsi tecnicamente solidi e puntuali, pena la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso è dichiarato inammissibile quando i motivi sono manifestamente infondati, privi di specificità, assertivi o meramente riproduttivi di censure già adeguatamente vagliate e respinte dal giudice di merito, senza una critica puntuale delle argomentazioni della decisione impugnata.

L’avviso di farsi assistere da un difensore per accertamenti urgenti deve avere una forma specifica?
No, secondo la giurisprudenza consolidata richiamata dalla Corte, l’obbligo di avviso non necessita di formule sacramentali. Può avvenire anche solo oralmente, purché la formula usata sia idonea a informare la persona indagata del suo diritto di essere assistita da un difensore.

Perché la Corte ha negato l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto?
La Corte ha negato l’applicazione dell’art. 131-bis c.p. perché la condotta dell’imputato è stata ritenuta altamente pericolosa e non di lieve entità. La valutazione ha considerato le modalità concrete del fatto: guida notturna in stato di alterazione psicofisica, tentativi di eludere il controllo di polizia con manovre pericolose, ledendo così in modo significativo il bene giuridico tutelato dalla norma.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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