LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: Cassazione su oltraggio

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per oltraggio a pubblico ufficiale. Il ricorso è stato rigettato in quanto considerato una mera ripetizione di argomenti già respinti in appello, senza sollevare nuove questioni di diritto. La decisione sottolinea l’importanza di presentare motivi di ricorso specifici e non generici, confermando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Conferma la Condanna per Oltraggio

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile, consolidando un principio fondamentale della procedura penale: i motivi di ricorso devono essere specifici e non una semplice ripetizione delle argomentazioni già presentate nei gradi di giudizio precedenti. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere i requisiti di ammissibilità dei ricorsi per cassazione e le conseguenze di un’impugnazione formulata in modo generico.

I Fatti del Processo

Il procedimento trae origine da una condanna per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, previsto dall’art. 341-bis del codice penale. L’imputato, dopo la sentenza di primo grado, aveva proposto appello, ma la Corte territoriale di Trieste aveva confermato la sua responsabilità penale. Non pago della decisione, l’imputato presentava ricorso per cassazione, contestando la sussistenza degli elementi costitutivi del reato e l’aumento di pena applicato a titolo di continuazione interna.

La Valutazione del Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte, nell’esaminare il ricorso, ha rilevato una carenza strutturale decisiva. I motivi presentati non introducevano nuove questioni di legittimità o vizi logici della sentenza impugnata, ma si limitavano a riproporre le stesse censure già avanzate in appello. La Corte di Appello, secondo gli Ermellini, aveva già fornito una risposta puntuale, con una motivazione ‘congrua e lineare’, a tutte le doglianze della difesa. Pertanto, il ricorso è stato qualificato come una ‘mera replica’ delle argomentazioni precedenti, disattese in secondo grado.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha basato la sua decisione di inammissibilità su due pilastri: la genericità e la manifesta infondatezza dei motivi. Il giudizio di legittimità non è una terza istanza di merito dove si possono rivalutare i fatti. Il suo scopo è verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione della sentenza impugnata. Un ricorso è generico quando non si confronta specificamente con le ragioni della decisione che contesta, limitandosi a ripetere doglianze già respinte. È manifestamente infondato quando le argomentazioni appaiono, fin da subito, prive di pregio giuridico. In questo caso, entrambi i vizi erano presenti.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La declaratoria di ricorso inammissibile non è priva di conseguenze. L’ordinanza ha infatti condannato il ricorrente non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa pronuncia ribadisce un monito importante per chi intende impugnare una sentenza penale: è essenziale formulare motivi specifici, pertinenti e critici rispetto alla motivazione del giudice precedente. Limitarsi a ripetere argomenti già esaminati e respinti si traduce in un’impugnazione destinata al fallimento e a un ulteriore aggravio di spese.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto generico e manifestamente infondato. Si limitava a essere una mera replica delle censure già formulate in appello, alle quali la Corte territoriale aveva già risposto con una motivazione congrua e lineare.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa aveva contestato il ricorrente riguardo alla sentenza d’appello?
Il ricorrente aveva contestato la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di oltraggio a pubblico ufficiale e l’aumento di pena che era stato applicato a titolo di continuazione interna.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati