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Ricorso inammissibile: Cassazione su motivi generici

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile perché i motivi erano una mera ripetizione di quelli già respinti in appello. L’imputato, condannato per tentato furto, contestava il diniego delle attenuanti generiche. La Corte ha ribadito che il giudizio sulle attenuanti è di fatto e che la rinnovazione dell’istruttoria è eccezionale.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta

L’ordinanza in esame offre un’importante lezione sulla tecnica di redazione dei ricorsi per Cassazione, evidenziando come la mera ripetizione delle argomentazioni già esposte in appello conduca inevitabilmente a una dichiarazione di ricorso inammissibile. In questo articolo, analizzeremo una decisione della Suprema Corte che ribadisce principi fondamentali in materia di specificità dei motivi di ricorso, valutazione delle attenuanti generiche e carattere eccezionale della rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale.

I Fatti del Processo

Il caso riguarda un individuo condannato sia in primo grado che in appello per il reato di tentato furto aggravato. La condanna definitiva consisteva in due mesi di reclusione e una multa di 60 euro. L’imputato, non rassegnato alla decisione della Corte d’Appello, ha proposto ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo: la mancata concessione delle attenuanti generiche previste dall’art. 62-bis del codice penale e, a tal fine, la mancata rinnovazione documentale dell’istruttoria.

La Decisione della Cassazione: un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, dichiarandolo inammissibile. La decisione si fonda su principi consolidati della giurisprudenza di legittimità, che meritano un’analisi approfondita per comprendere i limiti e le condizioni di accesso al giudizio di ultima istanza.

La Genericità dei Motivi come Causa di Inammissibilità

Il cuore della decisione risiede nella valutazione del motivo di ricorso. I giudici hanno stabilito che l’argomentazione dell’imputato non era altro che una ‘pedissequa reiterazione’ di quanto già sostenuto e respinto dalla Corte d’Appello. Un ricorso in Cassazione, per essere ammissibile, deve contenere una critica specifica e argomentata contro la sentenza impugnata, evidenziandone vizi logici o violazioni di legge. Riproporre le stesse doglianze senza un reale confronto critico con le motivazioni del giudice di merito trasforma il motivo in ‘apparente’ e non specifico, violando così i requisiti richiesti dal codice di procedura penale. Un ricorso inammissibile è la logica conseguenza di tale impostazione difensiva.

La Discrezionalità del Giudice sulle Attenuanti

La Corte ha inoltre ribadito che la valutazione sulla sussistenza delle circostanze attenuanti generiche è un giudizio di fatto, rimesso alla discrezionalità del giudice di merito. Questo significa che il giudice può negare la concessione di tali attenuanti basando la sua decisione anche solo sulle ragioni che ritiene preponderanti, senza essere tenuto a esaminare e confutare ogni singolo elemento favorevole all’imputato. Il controllo della Cassazione su questo punto è limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione, non potendo entrare nel merito della scelta effettuata.

Il Carattere Eccezionale della Rinnovazione dell’Istruttoria

Infine, per quanto riguarda la richiesta di rinnovare l’acquisizione di prove in appello, la Corte ha ricordato un principio cardine del nostro sistema processuale: la presunzione di completezza dell’istruttoria svolta in primo grado. La rinnovazione del dibattimento in appello ha carattere eccezionale e può essere disposta solo se il giudice la ritiene indispensabile per poter decidere. Se il giudice ritiene di avere già elementi sufficienti per una valutazione completa sulla responsabilità, può legittimamente rigettare la richiesta di rinnovazione, e tale decisione può essere motivata anche implicitamente dalla struttura stessa della sentenza di merito.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Corte si basano sulla necessità di preservare la funzione del giudizio di Cassazione, che non è un terzo grado di merito, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge e sulla logicità della motivazione delle sentenze precedenti. Accogliere ricorsi generici e ripetitivi snaturerebbe questo ruolo. La decisione riafferma che il processo d’appello non è una ripetizione del primo grado; la presunzione è che le prove siano state raccolte correttamente e completamente. Solo in casi eccezionali e motivati si può riaprire questa fase. Allo stesso modo, la valutazione degli elementi per la concessione delle attenuanti è un’attività tipica del giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità se la motivazione è esente da vizi logici.

Le Conclusioni

L’ordinanza stabilisce chiaramente che per evitare una declaratoria di ricorso inammissibile, è essenziale che l’atto di impugnazione si confronti criticamente con la sentenza che si intende contestare, superando la semplice riproposizione dei motivi d’appello. La decisione sottolinea l’ampia discrezionalità del giudice di merito nella valutazione delle circostanze di fatto, come la concessione delle attenuanti, e il carattere eccezionale della rinnovazione probatoria in appello. L’imputato, oltre alla conferma della condanna, è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, a dimostrazione delle conseguenze negative di un’impugnazione infondata.

Quando un ricorso in Cassazione viene considerato inammissibile per genericità dei motivi?
Un ricorso viene considerato inammissibile quando si limita a ripetere le stesse argomentazioni già presentate e respinte nel giudizio di appello, senza formulare una critica specifica e argomentata contro la sentenza impugnata.

Il giudice è sempre obbligato a concedere le attenuanti generiche (art. 62-bis c.p.)?
No, la concessione delle attenuanti generiche è un giudizio di fatto lasciato alla discrezionalità del giudice di merito, il quale può escluderle con una motivazione fondata sulle ragioni che ritiene preponderanti, senza dover analizzare ogni singolo elemento a favore dell’imputato.

In appello è sempre possibile chiedere e ottenere la riapertura del processo per presentare nuove prove?
No, la rinnovazione dell’istruttoria in appello è un evento eccezionale. Il codice di rito presume la completezza dell’istruttoria di primo grado, e la sua riapertura può essere disposta solo se il giudice la ritiene assolutamente necessaria per decidere.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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