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Ricorso inammissibile: Cassazione e specificità motivi

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una sentenza della Corte d’Appello per il reato di truffa. La decisione si fonda sulla mancanza di specificità dei motivi di ricorso, in violazione dell’art. 581 c.p.p. La Corte ha ritenuto l’impugnazione generica, non correlata alle argomentazioni della sentenza impugnata e mirata a una non consentita rivalutazione dei fatti. Di conseguenza, la ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 13 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: I Limiti del Giudizio in Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma l’accesso a questa fase è tutt’altro che scontato. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci ricorda l’importanza cruciale dei requisiti formali, dichiarando un ricorso inammissibile per mancanza di specificità dei motivi. Questo caso offre uno spunto fondamentale per comprendere quando e come un’impugnazione può essere rigettata prima ancora di entrare nel merito della questione.

Il Contesto Processuale: Un Appello contro una Condanna per Truffa

La vicenda trae origine da una condanna per il reato di truffa, confermata in secondo grado dalla Corte d’Appello di Milano. La parte condannata decideva di tentare l’ultima via possibile, proponendo ricorso per Cassazione. Le doglianze sollevate riguardavano presunte violazioni di legge e vizi di motivazione nella sentenza di appello. Tuttavia, l’esito non è stato quello sperato.

La Decisione della Corte: Il Ricorso è Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 12 novembre 2024, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso seccamente inammissibile. Questa decisione non entra nel vivo della presunta colpevolezza o innocenza della ricorrente, ma si ferma a un livello preliminare, quello dei requisiti di ammissibilità previsti dall’articolo 581 del codice di procedura penale. La conseguenza diretta per la ricorrente è stata la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni dietro un Ricorso Inammissibile

La Corte ha fondato la sua decisione su argomenti procedurali netti e consolidati in giurisprudenza. Comprendere queste motivazioni è essenziale per chiunque si approcci al giudizio di legittimità.

Mancanza di Specificità dei Motivi

Il primo e più importante rilievo della Corte riguarda la genericità e l’indeterminatezza dei motivi di ricorso. Un’impugnazione in Cassazione non può limitarsi a enunciare un dissenso generico con la sentenza precedente. Deve, invece, individuare con precisione i punti della decisione che si contestano e argomentare in modo specifico le ragioni della presunta violazione di legge o del vizio di motivazione. Nel caso di specie, il ricorso è stato giudicato privo di questa specificità, rendendolo un atto non idoneo a innescare un reale controllo di legittimità.

Divieto di Rivalutazione dei Fatti in Cassazione

Un altro punto cardine della decisione è il richiamo ai limiti del giudizio di Cassazione. La Suprema Corte non è un “terzo grado di merito”. Il suo compito non è quello di riesaminare le prove (documenti, testimonianze) per fornire una nuova ricostruzione dei fatti. Questo lavoro spetta ai giudici di primo e secondo grado. Il ricorso in esame, secondo i giudici, tendeva proprio a questo: a proporre una lettura alternativa delle prove, diversa da quella, logicamente argomentata, dei giudici di merito. Tale tentativo è statutariamente precluso in sede di legittimità.

Mera Riproduzione di Argomenti Già Rigettati

Infine, la Corte ha osservato come le doglianze presentate in Cassazione fossero una mera riproduzione di quelle già avanzate e respinte dalla Corte d’Appello. Il ricorso, infatti, ignorava completamente le argomentazioni con cui i giudici di secondo grado avevano smontato le tesi difensive, mancando così di confrontarsi criticamente con la motivazione della sentenza impugnata. Questo vizio, noto come “mancanza di correlazione”, è un’ulteriore e pacifica causa di inammissibilità.

Conclusioni: L’Importanza della Tecnica Processuale

La decisione in commento ribadisce un principio fondamentale: il ricorso per Cassazione è uno strumento tecnico che richiede rigore e precisione. Non è una terza occasione per ridiscutere i fatti, ma un controllo sulla corretta applicazione delle norme e sulla logicità della motivazione. Un ricorso inammissibile non è solo una sconfitta processuale, ma anche un aggravio di spese per l’assistito. Questa ordinanza serve da monito sull’importanza di redigere atti di impugnazione specifici, pertinenti e focalizzati sui soli vizi ammessi nel giudizio di legittimità, evitando di trasformare la Cassazione in un’impropria sede di appello.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile principalmente perché mancava dei requisiti di specificità previsti dall’art. 581 del codice di procedura penale. È stato ritenuto generico, non correlato alle motivazioni della sentenza impugnata e tentava di ottenere una rivalutazione dei fatti, non consentita in sede di legittimità.

È possibile chiedere alla Corte di Cassazione di riesaminare le prove di un processo?
No. La Corte di Cassazione non è un giudice del merito e non può rivalutare le fonti di prova o proporre una ricostruzione dei fatti alternativa a quella stabilita nei gradi precedenti. Il suo compito è verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. In questo caso specifico, l’importo della sanzione è stato fissato in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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