Ricorso Inammissibile: Quando la Critica Generica Costa Cara
L’ordinanza della Corte di Cassazione che analizziamo oggi offre uno spunto fondamentale sulla redazione degli atti giudiziari, in particolare sull’importanza della specificità dei motivi di impugnazione. Un ricorso inammissibile non solo preclude la possibilità di vedere esaminate le proprie ragioni nel merito, ma comporta anche significative conseguenze economiche. Vediamo nel dettaglio cosa è successo e quali principi la Suprema Corte ha ribadito.
I Fatti del Caso
La vicenda processuale ha origine da una condanna emessa dal Tribunale di Catania nel 2017 per un reato commesso nel 2015. Successivamente, la Corte d’Appello, investita del caso, ha parzialmente riformato la decisione di primo grado. In particolare, i giudici d’appello hanno operato una riqualificazione del fatto, riconoscendolo come un’ipotesi di minore gravità ai sensi dell’art. 73, comma 5, del Testo Unico sugli Stupefacenti (d.P.R. 309/1990). Inoltre, hanno concesso all’imputato le circostanze attenuanti generiche, dichiarandole equivalenti alle aggravanti contestate.
Nonostante questa parziale riforma a suo favore, l’imputato ha deciso di presentare ricorso per cassazione, contestando un unico punto della sentenza d’appello.
Il Ricorso in Cassazione e la sua Inammissibilità
L’unico motivo di ricorso sollevato dalla difesa riguardava una presunta ‘omessa motivazione sulla recidiva’. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha immediatamente rilevato la carenza strutturale dell’atto. Secondo gli Ermellini, il motivo di censura non era supportato da una necessaria ‘analisi critica’ delle argomentazioni contenute nella sentenza impugnata. In altre parole, il ricorso si limitava ad enunciare un vizio senza confrontarsi specificamente con le ragioni che i giudici d’appello avevano esposto a sostegno della loro decisione.
Questo approccio ha portato la Corte a dichiarare il ricorso inammissibile, evidenziando come la censura fosse una mera ripetizione di una doglianza già adeguatamente valutata e respinta nel grado precedente, senza aggiungere nuovi e specifici elementi di critica.
Le Motivazioni della Corte di Cassazione
La decisione della Suprema Corte si fonda su principi consolidati in materia di impugnazioni. Citando precedenti giurisprudenziali, tra cui una pronuncia delle Sezioni Unite, la Corte ha ricordato che l’atto di impugnazione deve possedere un ‘contenuto essenziale’. Non è sufficiente lamentare un errore del giudice precedente; è indispensabile dimostrare, attraverso un confronto puntuale e critico con la motivazione della sentenza impugnata, dove e perché quella motivazione sarebbe errata, illogica o carente.
Nel caso specifico, la difesa non ha dialogato con le argomentazioni della Corte d’Appello, limitandosi a riproporre una questione in modo astratto. La Cassazione ha ritenuto questa modalità non conforme al modello legale di ricorso, trasformando la critica in una ‘meramente reiterativa’ e, quindi, non meritevole di essere esaminata nel merito. La genericità e la mancanza di un confronto critico sono vizi che conducono direttamente alla sanzione processuale dell’inammissibilità.
Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche di un Ricorso Inammissibile
Le implicazioni di questa ordinanza sono chiare e severe. Un ricorso inammissibile non viene semplicemente respinto; la Corte non entra nemmeno nel merito della questione sollevata. La conseguenza più diretta, come stabilito nel dispositivo, è la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento. A ciò si aggiunge un’ulteriore condanna al versamento di una somma, in questo caso fissata in tremila euro, in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o redatti senza il necessario rigore tecnico, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario. La lezione è chiara: l’accesso alla giustizia di legittimità richiede un onere di argomentazione specifica e critica, la cui assenza comporta conseguenze negative non solo processuali, ma anche economiche.
Cosa significa dichiarare un ricorso inammissibile?
Significa che il ricorso non viene esaminato nel merito perché manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge. Il giudice, in pratica, non valuta se le ragioni del ricorrente siano fondate o meno, ma si ferma a una valutazione preliminare sulla correttezza dell’atto di impugnazione.
Quali sono i requisiti per presentare un valido ricorso in Cassazione secondo questa ordinanza?
Il ricorso non deve essere una semplice ripetizione di doglianze già esaminate. Deve contenere un’analisi critica e specifica delle argomentazioni della sentenza impugnata, evidenziando in modo puntuale i presunti errori di diritto o i vizi di motivazione. Una critica generica non è sufficiente.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende. In questo caso specifico, la somma è stata quantificata in tremila euro.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 1345 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 1345 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 23/11/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME nato a CATANIA il 31/05/1994
avverso la sentenza del 16/06/2022 della CORTE APPELLO di CATANIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
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Motivi della decisione
Rilevato che l’imputato COGNOME COGNOME ha proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Catania, indicata in epigrafe, con la quale è stata parzialmente riformata, con qualificazione del fatto ai sensi dell’art.73, comma 5, d.P.R. 9 ottobre 1990, n.309 e riconoscimento di circostanze generiche equivalenti, la pronuncia emessa il 9 marzo 2017 dal Tribunale di Catania in relazione a reato commesso in Catania il 10 marzo 2015;
considerato che l’unico motivo di censura (omessa motivazione su recidiva) non è scandito da necessaria analisi critica delle argomentazioni poste a base della decisione impugnata (sul contenuto essenziale dell’atto d’impugnazione, in motivazione, Sez. 6 n. 8700 del 21/1/2013, Rv. 254584; Sez. U, n. 8825 del 27/10/2016, dep. 2017, COGNOME, Rv. 268822, sui motivi d’appello, ma i cui principi possono applicarsi anche al ricorso per cassazione);
ritenuto che la censura, che non si confronta con la motivazione offerta a pag.4 della sentenza, è meramente reiterativa di doglianza adeguatamente vagliata;
considerato che alla inammissibilità segue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende, non ravvisandosi ragioni di esonero (Corte cost. n. 186/2000);
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle Ammende.
Così deciso il 23 novembre 2023
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Il Presidente