Ricorso Inammissibile: Quando l’Appello in Cassazione non Supera il Vaglio di Ammissibilità
Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel sistema giuridico italiano. Tuttavia, non tutti i ricorsi vengono esaminati nel merito. Un ricorso inammissibile è un appello che viene respinto preliminarmente perché non rispetta i requisiti di legge. L’ordinanza n. 4452/2024 della Suprema Corte offre un chiaro esempio di come la genericità e la richiesta di una nuova valutazione dei fatti portino inevitabilmente a tale esito.
I Fatti del Caso
Il caso trae origine da una condanna emessa dal Tribunale per reati molto gravi: rapina aggravata, tentato omicidio e minacce. La Corte d’Appello di Roma aveva successivamente confermato la responsabilità penale dell’imputato, riformando la decisione di primo grado solo per quanto riguarda l’entità della pena. Insoddisfatto della decisione, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, basando la sua difesa su due principali contestazioni: una presunta erronea valutazione della credibilità di un testimone e un’errata qualificazione giuridica del reato di tentato omicidio.
I Motivi del Ricorso e il Ruolo della Cassazione
L’appellante ha cercato di smontare l’impianto accusatorio criticando l’attendibilità di una testimonianza chiave. Inoltre, ha contestato la configurazione del tentato omicidio, sostenendo che i fatti non integrassero tale grave delitto. È fondamentale ricordare che la Corte di Cassazione non è un “terzo grado di giudizio” dove si può riesaminare il merito dei fatti. Il suo compito è quello di verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata, senza poter entrare in una nuova valutazione delle prove, come ad esempio la credibilità di un testimone.
Le Motivazioni sul Ricorso Inammissibile
La Corte di Cassazione ha rigettato entrambi i motivi di ricorso, dichiarandolo integralmente inammissibile.
Per quanto riguarda il primo punto, relativo alla testimonianza, i giudici hanno rilevato che le argomentazioni della difesa erano una mera riproposizione di questioni già ampiamente e logicamente confutate dalla Corte d’Appello. La sentenza di secondo grado, infatti, aveva basato la sua decisione non solo su quel singolo testimone, ma su un solido compendio probatorio che includeva plurimi riscontri, tra cui le dichiarazioni della persona offesa vittima dell’accoltellamento. Il ricorso, quindi, non faceva altro che sollecitare una rivalutazione dei fatti, attività preclusa in sede di legittimità.
Anche il secondo motivo, relativo al tentato omicidio, è stato giudicato inammissibile per la sua genericità. La difesa non ha formulato una critica puntuale e specifica contro le argomentazioni della Corte d’Appello, la quale aveva giustificato la qualificazione del reato basandosi, tra l’altro, sulle risultanze della certificazione clinica della vittima. Mancava, quindi, una reale correlazione critica con la motivazione della sentenza impugnata.
Le Conclusioni: Conseguenze della Inammissibilità
Alla luce di queste considerazioni, la Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Tale decisione comporta conseguenze significative per il ricorrente. In primo luogo, la condanna diventa definitiva. In secondo luogo, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle Ammende. Questa sanzione pecuniaria è prevista per disincentivare la proposizione di ricorsi palesemente infondati, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario. La decisione ribadisce un principio fondamentale: il ricorso in Cassazione deve basarsi su vizi di legittimità e non può trasformarsi in un tentativo di ottenere un nuovo giudizio sul merito della vicenda.
Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano generici e si limitavano a riproporre argomenti già adeguatamente valutati e respinti dalla Corte d’Appello. Inoltre, il ricorso mirava a una nuova valutazione delle prove, un’attività che non rientra nelle competenze della Corte di Cassazione.
Qual è il ruolo della Corte di Cassazione nella valutazione delle testimonianze?
La Corte di Cassazione non ha il potere di rivalutare l’attendibilità di un testimone. Il suo compito è verificare che la motivazione della sentenza dei giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello) sia logica, coerente e non presenti palesi errori di diritto. Non può sostituire la propria valutazione a quella effettuata nei gradi precedenti.
Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso?
La dichiarazione di inammissibilità rende la sentenza di condanna definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle Ammende, a meno che non sussistano cause di esonero, non ravvisate in questo caso.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 4452 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 4452 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 09/01/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a CAGLIARI il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 17/02/2023 della CORTE APPELLO di ROMA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto
Con l’impugnata sentenza la Corte d’Appello di Roma riformava limitatamente al trattamento sanzioNOMErio la decisione del locale Tribunale che, in data 5/4/2022, ave affermato la penale responsabilità dell’imputato COGNOME NOME per i delitti di ra aggravata, tentato omicidio, minacce;
-rilevato che il primo motivo che deduce il vizio di motivazione in ordine alla valutaz RAGIONE_SOCIALE dichiarazioni del teste COGNOME riproduce rilievi adeguatamente scrutinati dalla C d’Appello e disattesi sulla scorta di una motivazione priva di aporie e illogicità manifest infatti, i giudici territoriali hanno ampiamente confutato le doglianze difensive in questa riproposte alle pagg. 13 e segg., dando conto RAGIONE_SOCIALE ragioni della ritenuta attendibili teste/p.o. COGNOME ma, soprattutto, hanno evidenziato che le dichiarazioni della p.o. COGNOME hanno trovato plurimi, ulteriori, riscontri specificamente indicati a pag. 14, id supportare il giudizio di responsabilità del ricorrente per l’accoltellamento e la rapina a dell’COGNOME stessa; che la difesa non si rapporta in termini puntuali con il complesso d emergenze acquisite, sollecitando una rivalutazione, preclusa in questa sede, RAGIONE_SOCIALE so dichiarazioni dibattimentali del COGNOME senza argomentarne la decisività in rapporto all’in compendio probatorio;
-considerato che il secondo motivo che lamenta il vizio della motivazione in relazione delitto ex 56,575 cod.pen. è del tutto generico in quanto privo di c:orrelazione critica c argomenti spesi dalla sentenza impugnata a supporto della qualificazione giuridica alle pag 16/17 e, in particolare, con le risultanze della certificazione clinica della vittima acq atti;
-ritenuto che, alla luce RAGIONE_SOCIALE considerazioni che precedono, il ricorso deve ess dichiarato inammissibile con condanna del ricorrente al pagamento RAGIONE_SOCIALE spese processuali e della sanzione pecuniaria precisata in dispositivo, non ravvisandosi cause d’esonero.
P.Q.M .
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento RAGIONE_SOCIALE spese processua e della somma di euro tremila in favore della RAGIONE_SOCIALE Ammende.
Così deciso in Roma il 9 gennaio 2024
GLYPH
La Consigliera estensore
Il Presidente