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Ricorso inammissibile: Cassazione e limiti del merito

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello di Torino. La Corte ha ritenuto che le motivazioni della difesa fossero mere rivalutazioni di merito, non ammissibili in sede di legittimità. Di conseguenza, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione non Riesamina i Fatti

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio dei limiti del giudizio in Corte di Cassazione, ribadendo un principio fondamentale del nostro sistema processuale: la distinzione tra valutazione di merito e controllo di legittimità. Quando un ricorso si limita a proporre una diversa lettura dei fatti, senza evidenziare vizi di legge, la sua sorte è segnata. Il caso analizzato si conclude con una declaratoria di ricorso inammissibile, con conseguenze economiche significative per il ricorrente.

I Fatti di Causa

Un soggetto condannato dalla Corte di Appello di Torino ha presentato ricorso per Cassazione contro la sentenza emessa nei suoi confronti. La decisione di secondo grado aveva confermato la sua responsabilità penale, basandosi su elementi che dimostravano il suo coinvolgimento in attività illecite, tra cui la disponibilità di stupefacenti e una consolidata rete di acquirenti. La difesa ha tentato di smontare questo quadro probatorio, proponendo una diversa interpretazione degli elementi raccolti durante il processo.

La Decisione della Cassazione: il Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte, con l’ordinanza del 31 gennaio 2025, ha respinto l’impugnazione dichiarandola inammissibile. La decisione si fonda su un pilastro del processo penale: la Corte di Cassazione è giudice di legittimità, non di merito. Questo significa che il suo compito non è quello di stabilire se i fatti si siano svolti in un modo o in un altro, ma solo di verificare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato la loro decisione in modo logico e coerente.

Le Conseguenze Economiche

A seguito della declaratoria di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato, ai sensi dell’articolo 616 del codice di procedura penale, non solo al pagamento delle spese del procedimento, ma anche al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni

La Corte ha ritenuto che le argomentazioni difensive non fossero altro che “differenti apprezzamenti di merito”. In pratica, l’avvocato del ricorrente non ha contestato una violazione di legge o un vizio logico nella motivazione della sentenza d’appello, ma ha semplicemente offerto una ricostruzione alternativa dei fatti, che però non può trovare spazio nel giudizio di legittimità. I giudici hanno sottolineato come la motivazione della sentenza impugnata fosse “sorretta da considerazioni razionali”, rendendola immune da censure in questa sede. La Corte ha richiamato anche un precedente giurisprudenziale (Cass. n. 5465/2021) per rafforzare il principio secondo cui non sono consentiti, in Cassazione, apprezzamenti che rientrano nella valutazione discrezionale del giudice di merito.

Le Conclusioni

Questa ordinanza è un monito importante: il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si può ridiscutere l’intero processo. È uno strumento volto a garantire l’uniforme interpretazione della legge e il rispetto delle regole processuali. Proporre un ricorso basato esclusivamente su una diversa valutazione delle prove è una strategia destinata al fallimento, che comporta non solo la conferma della condanna, ma anche un ulteriore aggravio di spese per l’imputato. La decisione evidenzia la necessità di strutturare i motivi di ricorso su vizi di legittimità concreti e specifici, unica via per ottenere un esame nel merito da parte della Suprema Corte.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché le argomentazioni della difesa si limitavano a proporre “differenti apprezzamenti di merito”, ovvero una diversa interpretazione dei fatti, attività che non è consentita in sede di legittimità. La Corte di Cassazione valuta solo la corretta applicazione della legge, non riesamina le prove.

Quali sono le conseguenze economiche della dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
In base all’art. 616 del codice di procedura penale, la declaratoria di inammissibilità ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa significa che le motivazioni della sentenza impugnata sono “sorrette da considerazioni razionali”?
Significa che la Corte di Cassazione ha giudicato il ragionamento dei giudici della Corte d’Appello come logico, coerente e giuridicamente fondato. Tale razionalità rende la motivazione della sentenza non censurabile in sede di legittimità, dove non si possono contestare le scelte valutative del giudice di merito se ben argomentate.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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