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Ricorso inammissibile: Cassazione chiarisce i limiti

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per oltraggio a pubblico ufficiale. I motivi del ricorso, relativi alla continuazione del reato e alla dosimetria della pena, sono stati giudicati meramente riproduttivi di argomenti già respinti in appello, senza sollevare nuove questioni di diritto. La Corte ha confermato la natura plurioffensiva del reato e la logicità della motivazione della sentenza impugnata, condannando la ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 9 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando l’Appello è Destinato al Fallimento

L’ordinamento giuridico offre diversi gradi di giudizio per garantire il diritto alla difesa, ma l’accesso a questi strumenti è regolato da precise norme. Quando un’impugnazione non rispetta tali requisiti, si incorre in una dichiarazione di inammissibilità. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile non solo confermi la condanna, ma comporti anche ulteriori sanzioni. Analizziamo la vicenda per comprendere i principi applicati.

I Fatti del Caso

Una persona veniva condannata dalla Corte d’Appello per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, previsto dall’art. 341-bis del codice penale, per aver offeso due distinti ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni. Avverso tale sentenza, l’imputata proponeva ricorso per cassazione, affidandolo a due principali motivi di doglianza.

I Motivi del Ricorso e la Valutazione della Corte

La difesa dell’imputata contestava la sentenza di secondo grado sotto due profili:

1. L’errata applicazione dell’istituto della continuazione: Si sosteneva che la continuazione del reato non sussistesse, in quanto non era stata specificamente contestata e il reato di oltraggio doveva considerarsi monoffensivo, ovvero lesivo di un unico interesse giuridico.
2. L’eccessività del trattamento sanzionatorio: Si lamentava un’inadeguata determinazione della pena da parte dei giudici di merito.

La Corte di Cassazione, esaminati gli atti, ha rigettato entrambi i motivi, ritenendo il ricorso manifestamente infondato.

Analisi della Cassazione sul ricorso inammissibile

La Corte ha preliminarmente osservato che le censure mosse dalla ricorrente erano una mera riproduzione di quanto già esposto e rigettato nel giudizio d’appello. Questa pratica, priva di elementi di novità o di specifiche critiche alla logica giuridica della sentenza impugnata, è una delle cause tipiche che portano a un ricorso inammissibile.

La Natura Plurioffensiva del Reato di Oltraggio

Contrariamente a quanto sostenuto dalla difesa, i giudici di legittimità hanno ribadito il consolidato orientamento secondo cui il reato di oltraggio a pubblico ufficiale è pacificamente plurioffensivo. Esso, infatti, non lede soltanto l’onore e il decoro del singolo pubblico ufficiale, ma anche il prestigio e il buon andamento della Pubblica Amministrazione che egli rappresenta. La Corte ha inoltre specificato che la continuazione emergeva con chiarezza dal capo di imputazione, che indicava espressamente due persone offese, rendendo la motivazione della Corte d’Appello sul punto del tutto logica e corretta.

La Correttezza della Dosimetria della Pena

Anche riguardo al secondo motivo, la Cassazione ha ritenuto che la Corte territoriale avesse adeguatamente argomentato le proprie decisioni in merito alla quantificazione della pena, senza incorrere in vizi logici o violazioni di legge.

Le Motivazioni della Decisione

Il fulcro della decisione della Suprema Corte risiede nel principio secondo cui il giudizio di cassazione non costituisce un terzo grado di merito. Il suo scopo non è riesaminare i fatti, ma verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione della sentenza impugnata. Un ricorso che si limita a riproporre le stesse argomentazioni già vagliate e respinte, senza individuare vizi specifici di legittimità, si risolve in una richiesta di nuova valutazione del merito, preclusa in sede di legittimità. Di conseguenza, il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

Conclusioni

L’ordinanza in esame è un importante monito sulle conseguenze di un’impugnazione infondata. La declaratoria di inammissibilità non solo rende definitiva la condanna, ma comporta anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende. Questa pronuncia ribadisce la necessità di formulare ricorsi per cassazione che critichino puntualmente la sentenza impugnata sotto il profilo della violazione di legge o del vizio di motivazione, evitando di trasformare il giudizio di legittimità in un’ulteriore istanza di merito.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché le censure proposte erano una mera riproduzione degli argomenti già presentati e respinti nel giudizio d’appello, senza sollevare specifiche critiche di legittimità alla sentenza impugnata.

Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale è considerato lesivo di un solo interesse?
No, la Corte di Cassazione ha confermato che il reato di oltraggio a pubblico ufficiale è plurioffensivo, in quanto lede sia l’onore del singolo funzionario sia il prestigio della Pubblica Amministrazione.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro a titolo di sanzione in favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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