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Ricorso inammissibile: attenuanti e specificità

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per evasione. Il motivo, incentrato sulla mancata concessione delle attenuanti generiche, è stato ritenuto privo di specificità poiché non contestava adeguatamente le motivazioni della Corte d’Appello, che aveva già evidenziato l’assenza di elementi positivi di valutazione. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria.

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Pubblicato il 13 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso inammissibile: quando la mancanza di specificità chiude le porte della Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione richiede rigore e precisione. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di come la genericità dei motivi possa portare a una declaratoria di ricorso inammissibile, con conseguenze significative per il condannato. L’ordinanza in esame analizza un caso di appello per un reato di evasione, dove l’unico punto di contestazione riguardava la mancata concessione delle attenuanti generiche.

I Fatti del Caso

Un soggetto, condannato per il reato di evasione previsto dall’art. 385 del codice penale, decideva di impugnare la sentenza della Corte d’Appello. Tuttavia, il suo ricorso si basava su un unico motivo: la doglianza per la mancata concessione delle attenuanti generiche e, di riflesso, l’eccessività della pena inflitta. L’imputato riteneva, in sostanza, che la sua pena dovesse essere ridotta, ma la sua argomentazione non andava oltre questa semplice richiesta.

La Decisione della Corte e le ragioni del ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in commento, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della questione (se le attenuanti fossero dovute o meno), ma si è fermata a un livello preliminare, quello dell’ammissibilità stessa dell’impugnazione. La Corte ha stabilito che il motivo presentato era del tutto privo di specificità, un requisito fondamentale per qualsiasi ricorso.

Le Motivazioni: La Mancanza di Specificità dei Motivi

Il cuore della decisione risiede nel concetto di ‘specificità dei motivi’. La legge processuale penale richiede che chi impugna una sentenza non si limiti a esprimere un generico dissenso, ma deve confrontarsi criticamente con le argomentazioni del giudice che ha emesso il provvedimento. Nel caso di specie, la Corte d’Appello aveva già motivato la sua decisione di non concedere le attenuanti generiche, sottolineando la ‘mancanza di elementi di valutazione positiva’ a favore dell’imputato. Il ricorrente, invece di contestare punto per punto questa motivazione, magari evidenziando elementi positivi trascurati dal giudice di merito, si è limitato a riproporre la richiesta in modo generico. Questo approccio rende il ricorso un atto sterile, incapace di innescare un reale vaglio di legittimità da parte della Cassazione. Di conseguenza, la Suprema Corte ha ritenuto il motivo aspecifico e, pertanto, ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Le conseguenze di una declaratoria di inammissibilità sono severe. In primo luogo, la sentenza di condanna diventa definitiva e non più impugnabile. In secondo luogo, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e, come in questo caso, al versamento di una somma considerevole (tremila euro) in favore della Cassa delle ammende. Questa pronuncia ribadisce una lezione fondamentale per la difesa tecnica: un ricorso efficace non è una mera lamentela, ma un’analisi critica e argomentata della sentenza impugnata. Senza una critica puntuale e specifica delle motivazioni del giudice precedente, il ricorso è destinato a scontrarsi con il muro dell’inammissibilità.

Per quale motivo il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché il motivo presentato, relativo alla mancata concessione delle attenuanti generiche, era privo di specificità. Non contestava in modo argomentato le ragioni già fornite dalla Corte d’Appello per negarle.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘privo di specificità’?
Significa che il ricorso si limita a una lamentela generica senza confrontarsi direttamente con le motivazioni della sentenza impugnata, non indicando in modo preciso quali punti della decisione sarebbero errati e perché.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente dopo la dichiarazione di inammissibilità?
La condanna è diventata definitiva. Inoltre, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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