LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso in Cassazione: inammissibile se ripetitivo

Un imputato, condannato per ricettazione di un contatore del gas e furto di combustibile, ha presentato ricorso in Cassazione lamentando la mancata concessione di attenuanti. La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso in Cassazione inammissibile, in quanto si trattava di una mera ripetizione dei motivi già presentati e respinti in appello. La sentenza sottolinea il principio fondamentale della specificità dei motivi, affermando che un ricorso non può essere una critica generica ma deve contenere argomentazioni puntuali contro la decisione impugnata.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 10 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione: Perché la Ripetizione dei Motivi Porta all’Inammissibilità

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultima via percorribile nel processo penale, un’opportunità per contestare errori di diritto in una sentenza di secondo grado. Tuttavia, questo strumento processuale richiede rigore e specificità. Una recente sentenza della Suprema Corte (n. 13536/2024) ribadisce un principio cruciale: la semplice riproposizione dei motivi già discussi e respinti in appello non costituisce un valido ricorso, ma conduce a una declaratoria di inammissibilità. Analizziamo il caso per comprendere le ragioni di questa decisione.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dalla condanna di un uomo per i reati di ricettazione di un contatore del gas e di furto del combustibile, aggravato dalla manomissione dell’allaccio alla rete pubblica. La Corte d’Appello di Milano aveva confermato la sentenza di primo grado. L’imputato, tramite il suo difensore, ha deciso di presentare ricorso alla Corte di Cassazione, basando la sua impugnazione su un unico motivo: la presunta illogicità della motivazione con cui i giudici di merito avevano negato la concessione delle circostanze attenuanti generiche in prevalenza sull’aggravante e dell’ulteriore attenuante del danno di particolare tenuità.

La Decisione della Corte e il Principio di Specificità del Ricorso in Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato e generico, e di conseguenza inammissibile. La decisione si fonda su un pilastro del diritto processuale penale: il requisito della specificità dei motivi di ricorso, sancito dall’art. 581, lett. c), del codice di procedura penale.

Secondo gli Ermellini, il ricorso non può limitarsi a una “pedissequa reiterazione” delle argomentazioni già esposte in appello. La funzione del ricorso in Cassazione non è quella di ottenere un terzo giudizio sui fatti, ma di sottoporre alla Corte una critica argomentata e puntuale avverso la sentenza impugnata, evidenziando specifici errori di diritto o vizi logici nella motivazione. Riproporre le stesse doglianze, senza confrontarsi criticamente con le risposte fornite dalla Corte d’Appello, svuota il ricorso della sua funzione tipica, rendendolo un atto solo apparente e non idoneo a introdurre un nuovo grado di giudizio.

La Valutazione sulle Circostanze Attenuanti nel Ricorso in Cassazione

La Corte ha inoltre analizzato nel merito le lamentele relative alle attenuanti. Per quanto riguarda le attenuanti generiche, la difesa aveva richiamato principi generali e fatto riferimento a “condizioni disagiate di vita” dell’imputato. Tuttavia, come già evidenziato dalla Corte d’Appello, queste condizioni erano state “solo affermate” e non supportate da alcuna prova concreta. Una mera asserzione, secondo la Cassazione, non è sufficiente a sostenere una richiesta di prevalenza delle attenuanti, poiché pone il giudice nell’impossibilità di valutare e valorizzare le presunte difficoltà economiche.

Anche riguardo all’attenuante del danno di particolare tenuità, il ricorso è stato giudicato ripetitivo e generico, poiché la Corte d’Appello aveva già fornito una motivazione giuridicamente corretta per escluderne l’applicazione a entrambi i reati contestati.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Suprema Corte sono chiare e si articolano su due livelli. Il primo è di natura strettamente processuale: il ricorso è inammissibile perché viola il principio di specificità. Un’impugnazione che si limita a copiare e incollare i motivi d’appello ignora completamente la motivazione della sentenza di secondo grado, fallendo nel suo compito di muovere una critica mirata. Il secondo livello è sostanziale: anche a voler superare il profilo di inammissibilità, le doglianze erano comunque infondate. Le attenuanti non possono essere concesse sulla base di affermazioni vaghe e non provate. Spetta alla difesa allegare elementi concreti che possano giustificare una valutazione di maggior favore da parte del giudice.

Le Conclusioni

La sentenza in esame offre un importante monito per la pratica forense. La redazione di un ricorso in Cassazione richiede un lavoro di analisi critica della sentenza impugnata e non può risolversi in una sterile riproposizione di argomenti già vagliati. La mancanza di specificità non solo rende l’atto inidoneo al suo scopo, ma comporta anche conseguenze economiche per il ricorrente, che viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende. Questa pronuncia riafferma la natura del giudizio di legittimità come un controllo di diritto e non come una terza istanza di merito.

Perché il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile perché era una “pedissequa reiterazione”, ovvero una semplice ripetizione, dei motivi già presentati e respinti nel giudizio d’appello, mancando quindi della specificità e della critica argomentata richiesta dalla legge per questo tipo di impugnazione.

È sufficiente dichiarare di trovarsi in difficoltà economiche per ottenere le attenuanti generiche?
No. Secondo la sentenza, le “condizioni disagiate di vita” devono essere concretamente allegate e provate dalla difesa. La sola affermazione, non supportata da elementi specifici, è stata ritenuta insufficiente per giustificare un giudizio di prevalenza delle attenuanti.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile per colpa del ricorrente?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro, in questo caso fissata in tremila euro, in favore della cassa delle ammende, a causa della colpa riscontrata nella determinazione della causa di inammissibilità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati