Ricorso Generico: La Cassazione Spiega i Requisiti di Ammissibilità
L’esito di un processo non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal rispetto rigoroso delle regole procedurali. Un esempio lampante è la necessità di formulare impugnazioni specifiche e dettagliate, pena l’inammissibilità. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito con forza questo principio, chiarendo perché un ricorso generico non possa superare il vaglio di legittimità. Questo articolo analizza la decisione e le sue importanti implicazioni pratiche.
I Fatti del Caso
La vicenda processuale ha origine da una condanna per tentato furto aggravato, emessa dal Tribunale di Verona e successivamente confermata dalla Corte di Appello di Venezia. L’imputato era stato ritenuto colpevole e condannato a una pena di quattro mesi di reclusione e cento euro di multa. Ritenendo ingiusta la decisione, il difensore dell’imputato ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento.
I Motivi del Ricorso in Cassazione
Il ricorso si basava su una serie di censure, tra cui:
*   Un vizio di motivazione della sentenza d’appello.
*   L’omessa valutazione di possibili cause di proscioglimento immediato, ai sensi dell’art. 129 del codice di procedura penale.
*   Un’erronea qualificazione giuridica del reato contestato.
*   L’eccessiva entità della pena inflitta.
Sebbene apparentemente articolate, queste critiche sono state presentate in modo non sufficientemente approfondito.
La Decisione della Cassazione: Il Principio del Ricorso Generico
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La ragione fondamentale risiede nella sua natura di ricorso generico. I giudici hanno osservato che l’imputato si era limitato a “dolersi dell’incompletezza dell’apparato motivazionale” e a “richiamare alcune disposizioni di legge asseritamente violate, senza articolare le censure in termini sufficientemente dettagliati”. In altre parole, il ricorso non era una critica puntuale e argomentata alla sentenza, ma una lamentela vaga e generica.
Le Motivazioni della Corte
La Corte ha richiamato la propria giurisprudenza consolidata per spiegare la sua decisione. Un ricorso per Cassazione è inammissibile quando i motivi si limitano a lamentare l’omessa valutazione di una tesi alternativa, senza però indicare “precise carenze od omissioni argomentative ovvero illogicità della motivazione” della sentenza impugnata. Non basta affermare che il giudice ha sbagliato; è necessario dimostrare dove e perché, evidenziando le crepe nel suo ragionamento logico-giuridico.
Il ricorso, infatti, deve contenere una “precisa prospettazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto da sottoporre a verifica”. L’atto di impugnazione non può essere un semplice elenco di doglianze, ma deve trasformarsi in un’analisi critica e specifica, capace di mettere in discussione la tenuta logica e giuridica della decisione contestata. Poiché il ricorso in esame mancava di questa specificità, è stato respinto senza neppure entrare nel merito delle questioni sollevate.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche
La pronuncia in esame offre una lezione fondamentale: la forma è sostanza. Un ricorso in Cassazione deve essere redatto con estrema precisione e rigore tecnico. Non è sufficiente manifestare dissenso verso una sentenza; è obbligatorio sezionarne la motivazione, individuare i passaggi illogici o giuridicamente errati e argomentare in modo puntuale. L’inosservanza di questi requisiti porta a una declaratoria di inammissibilità, che comporta non solo l’impossibilità di far valere le proprie ragioni, ma anche la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata quantificata in tremila euro. Questa decisione serve da monito sulla necessità di un approccio tecnico e non meramente assertivo nell’affrontare il giudizio di legittimità.
 
Cosa si intende per ‘ricorso generico’ in Cassazione?
Un ricorso è definito generico quando si limita a esprimere un dissenso generale nei confronti della sentenza impugnata, elencando norme di legge che si presumono violate senza spiegare in modo specifico e dettagliato quali siano gli errori logici o le carenze argomentative presenti nella motivazione del giudice.
Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile dalla Cassazione?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, non viene esaminato nel merito. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende, che nel caso specifico è stata fissata in 3.000 euro.
Perché è necessario indicare specifiche illogicità nella motivazione di una sentenza quando si ricorre in Cassazione?
È necessario perché il giudizio della Corte di Cassazione non è un terzo grado di merito in cui si riesaminano i fatti, ma un giudizio di legittimità. Il suo compito è verificare che i giudici dei gradi inferiori abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato le loro decisioni in modo logico e coerente. Un ricorso deve quindi evidenziare proprio questi specifici errori.
 
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 8563 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7   Num. 8563  Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 14/02/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: NOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 16/01/2023 della CORTE APPELLO di VENEZIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con la sentenza in epigrafe, la Corte di appello di Venezia ha confermato la sentenza del Tribunale di Verona del 16 maggio 2022, con cui NOME era stato condannato alla pena di mesi quattro di reclusione ed euro cento di multa in relazione al reato di cui agli artt. 56, 624 e 625 cod. pen..
L’imputato, a mezzo del proprio difensore, ricorre per Cassazione avverso la sentenza della Corte di appello per vizio di motivazione per omessa valutazione dell’eventuale sussistenza di cause di proscioglimento ex art. 129 cod. proc. pen., erronea qualificazione giuridica del reato ed entità eccessiva della pena.
3. Il ricorso è generico.
Il ricorrente si limita a dolersi dell’incompletezza dell’apparato motivazionale, limitandosi a richiamare alcune disposizioni di legge asseritamente violate, senza articolare le censure in termini sufficientemente dettagliati.
Al riguardo, va rilevato che è inammissibile il ricorso per Cassazione i cui motivi si limitino genericamente a lamentare l’omessa valutazione di una tesi alternativa a quella accolta dalla sentenza di condanna impugnata, senza indicare precise carenze od omissioni argonnentative ovvero illogicità della motivazione di questa, idonee ad incidere negativamente sulla capacità dimostrativa del compendio probatorio posto a fondamento della decisione di merito (Sez. 2, n. 30918 del 07/05/2015, COGNOME, Rv. 264441). Il ricorso per Cassazione, infatti, deve contenere la precisa prospettazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto da sottoporre a verifica (Sez. 2, 13951 del 05/02/2014, COGNOME, Rv. 259704).
Per tali ragioni il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, non sussistendo ipotesi di esonero, al versamento di una somma alla Cassa delle ammende, determinabile in euro tremila, ai sensi dell’art. 616 cod. proc. pen..
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila alla Cassa deile ammende.
Così deciso in Roma il 14 febbraio 2024.