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Ricorso generico: quando l’appello è inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile l’appello di un imputato condannato per tentato furto aggravato. La decisione si fonda sul principio del ricorso generico, ovvero un atto di impugnazione che non specifica in modo dettagliato le critiche alla sentenza precedente, ma si limita a lamentele vaghe. La Corte ha ribadito che per accedere al giudizio di legittimità è necessario indicare precise carenze argomentative o illogicità nella motivazione, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 3 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico: La Cassazione Spiega i Requisiti di Ammissibilità

L’esito di un processo non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal rispetto rigoroso delle regole procedurali. Un esempio lampante è la necessità di formulare impugnazioni specifiche e dettagliate, pena l’inammissibilità. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito con forza questo principio, chiarendo perché un ricorso generico non possa superare il vaglio di legittimità. Questo articolo analizza la decisione e le sue importanti implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una condanna per tentato furto aggravato, emessa dal Tribunale di Verona e successivamente confermata dalla Corte di Appello di Venezia. L’imputato era stato ritenuto colpevole e condannato a una pena di quattro mesi di reclusione e cento euro di multa. Ritenendo ingiusta la decisione, il difensore dell’imputato ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

Il ricorso si basava su una serie di censure, tra cui:

* Un vizio di motivazione della sentenza d’appello.
* L’omessa valutazione di possibili cause di proscioglimento immediato, ai sensi dell’art. 129 del codice di procedura penale.
* Un’erronea qualificazione giuridica del reato contestato.
* L’eccessiva entità della pena inflitta.

Sebbene apparentemente articolate, queste critiche sono state presentate in modo non sufficientemente approfondito.

La Decisione della Cassazione: Il Principio del Ricorso Generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La ragione fondamentale risiede nella sua natura di ricorso generico. I giudici hanno osservato che l’imputato si era limitato a “dolersi dell’incompletezza dell’apparato motivazionale” e a “richiamare alcune disposizioni di legge asseritamente violate, senza articolare le censure in termini sufficientemente dettagliati”. In altre parole, il ricorso non era una critica puntuale e argomentata alla sentenza, ma una lamentela vaga e generica.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha richiamato la propria giurisprudenza consolidata per spiegare la sua decisione. Un ricorso per Cassazione è inammissibile quando i motivi si limitano a lamentare l’omessa valutazione di una tesi alternativa, senza però indicare “precise carenze od omissioni argomentative ovvero illogicità della motivazione” della sentenza impugnata. Non basta affermare che il giudice ha sbagliato; è necessario dimostrare dove e perché, evidenziando le crepe nel suo ragionamento logico-giuridico.

Il ricorso, infatti, deve contenere una “precisa prospettazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto da sottoporre a verifica”. L’atto di impugnazione non può essere un semplice elenco di doglianze, ma deve trasformarsi in un’analisi critica e specifica, capace di mettere in discussione la tenuta logica e giuridica della decisione contestata. Poiché il ricorso in esame mancava di questa specificità, è stato respinto senza neppure entrare nel merito delle questioni sollevate.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La pronuncia in esame offre una lezione fondamentale: la forma è sostanza. Un ricorso in Cassazione deve essere redatto con estrema precisione e rigore tecnico. Non è sufficiente manifestare dissenso verso una sentenza; è obbligatorio sezionarne la motivazione, individuare i passaggi illogici o giuridicamente errati e argomentare in modo puntuale. L’inosservanza di questi requisiti porta a una declaratoria di inammissibilità, che comporta non solo l’impossibilità di far valere le proprie ragioni, ma anche la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata quantificata in tremila euro. Questa decisione serve da monito sulla necessità di un approccio tecnico e non meramente assertivo nell’affrontare il giudizio di legittimità.

Cosa si intende per ‘ricorso generico’ in Cassazione?
Un ricorso è definito generico quando si limita a esprimere un dissenso generale nei confronti della sentenza impugnata, elencando norme di legge che si presumono violate senza spiegare in modo specifico e dettagliato quali siano gli errori logici o le carenze argomentative presenti nella motivazione del giudice.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile dalla Cassazione?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, non viene esaminato nel merito. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende, che nel caso specifico è stata fissata in 3.000 euro.

Perché è necessario indicare specifiche illogicità nella motivazione di una sentenza quando si ricorre in Cassazione?
È necessario perché il giudizio della Corte di Cassazione non è un terzo grado di merito in cui si riesaminano i fatti, ma un giudizio di legittimità. Il suo compito è verificare che i giudici dei gradi inferiori abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato le loro decisioni in modo logico e coerente. Un ricorso deve quindi evidenziare proprio questi specifici errori.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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