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Ricorso generico: inammissibilità e condanna

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per resistenza a pubblico ufficiale. La decisione si fonda sul fatto che il ricorso generico presentato si limitava a denunciare un vizio di motivazione senza articolarne le ragioni specifiche, in violazione dei principi procedurali. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 2 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico: Quando l’Appello in Cassazione è Destinato al Fallimento

Presentare un ricorso in Cassazione è un passo cruciale nel sistema giudiziario, ma richiede una precisione tecnica e argomentativa rigorosa. Un ricorso generico, privo di specifiche ragioni di fatto e di diritto, è destinato a essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna alle spese per il proponente. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ribadisce questo principio fondamentale, offrendo un chiaro monito sull’importanza della specificità nell’impugnazione.

Il Contesto Processuale

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un individuo condannato in Corte d’Appello per il reato di resistenza a un pubblico ufficiale, previsto dall’art. 337 del codice penale. L’imputato ha deciso di impugnare la sentenza di secondo grado davanti alla Corte di Cassazione, lamentando un presunto vizio di motivazione nella decisione dei giudici d’appello riguardo alla sua responsabilità penale.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si è fermata a un livello procedurale. La Corte ha stabilito che l’atto di impugnazione non soddisfaceva i requisiti minimi richiesti dalla legge per essere esaminato, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni dietro l’Inammissibilità del Ricorso Generico

Il cuore della decisione risiede nella motivazione con cui i giudici supremi hanno respinto il ricorso. La Corte ha osservato che il motivo addotto era “del tutto generico”. L’imputato, infatti, si era limitato a dedurre in termini assertivi un vizio di motivazione, senza però indicare le ragioni specifiche che avrebbero dovuto inficiare il provvedimento impugnato.

Secondo un principio consolidato, un motivo di ricorso per Cassazione che denuncia un’insufficiente motivazione è inammissibile se non articola chiaramente gli argomenti di fatto e di diritto a suo sostegno. Non basta affermare che la motivazione è carente; è necessario spiegare perché è carente, indicando i passaggi illogici, le omissioni o le contraddizioni nel ragionamento del giudice di grado inferiore. Mancando questa specificità, il ricorso si trasforma in una mera affermazione, incapace di attivare il controllo di legittimità della Corte.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame riafferma con forza un principio cardine della procedura penale: la specificità dei motivi di ricorso non è un mero formalismo. Essa è essenziale per consentire alla Corte di Cassazione di svolgere la sua funzione di giudice di legittimità, ovvero di verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione. Un ricorso generico impedisce questo controllo e viene, di conseguenza, sanzionato con l’inammissibilità.

Per gli avvocati e i loro assistiti, questa decisione serve come promemoria dell’importanza di redigere atti di impugnazione dettagliati, precisi e supportati da argomentazioni puntuali. Limitarsi a una critica vaga della sentenza avversaria non solo è inefficace, ma comporta anche conseguenze economiche negative, come la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Per quale motivo il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché il motivo presentato era del tutto generico, limitandosi a denunciare un vizio di motivazione senza indicare le specifiche ragioni di fatto e di diritto che avrebbero dovuto invalidare la sentenza impugnata.

Cosa significa che un motivo di ricorso è “generico”?
Significa che l’atto di impugnazione è formulato in modo vago e assertivo, senza fornire argomentazioni dettagliate e specifiche. Nel caso di specie, si è dedotta una motivazione insufficiente senza spiegare in cosa consistesse tale insufficienza, rendendo impossibile per la Corte valutare la fondatezza della critica.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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