Ricorso Generico: La Cassazione Spiega Perché un Appello Vago è Inammissibile
Quando si impugna una sentenza, la precisione non è un optional, ma un requisito fondamentale. Con l’ordinanza n. 26011/2024, la Corte di Cassazione ribadisce un principio cardine della procedura penale: un ricorso generico, privo di critiche specifiche e dettagliate, è destinato a essere dichiarato inammissibile. Questa decisione offre uno spunto essenziale per comprendere l’importanza di redigere atti giudiziari chiari e circostanziati.
I Fatti del Processo
Il caso trae origine da una sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria, che aveva dichiarato un individuo responsabile per il reato di truffa, previsto dall’articolo 640 del codice penale. Non accettando la condanna, l’imputato decideva di presentare ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo per contestare la correttezza della motivazione che fondava la sua responsabilità penale.
L’Ordinanza della Corte di Cassazione e la Valutazione del ricorso generico
Giunto al vaglio della Suprema Corte, il ricorso ha avuto vita breve. I giudici lo hanno rapidamente qualificato come inammissibile. La ragione risiede proprio nella natura del motivo presentato: è stato ritenuto un ricorso generico e indeterminato.
Secondo la Corte, l’atto mancava dei requisiti essenziali prescritti dall’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Questa norma impone a chi impugna una decisione di indicare in modo specifico le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sostengono la richiesta. In altre parole, non è sufficiente contestare genericamente la sentenza; è necessario spiegare perché e in quali punti la motivazione del giudice precedente sarebbe errata.
Le Motivazioni della Decisione
La Corte di Cassazione ha sottolineato che, a fronte di una motivazione della sentenza d’appello ritenuta logicamente corretta, il ricorso non indicava gli elementi specifici su cui si basava la censura. L’atto dell’imputato si limitava a una critica vaga, non consentendo al giudice dell’impugnazione di compiere il proprio dovere, ovvero individuare con precisione i rilievi mossi ed esercitare il proprio sindacato giurisdizionale. La mancanza di specificità ha reso l’impugnazione un guscio vuoto, incapace di innescare una reale revisione critica della decisione precedente. Pertanto, la Corte ha concluso che il ricorso doveva essere dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Conclusioni: L’Importanza della Specificità negli Atti Giudiziari
Questa ordinanza è un monito fondamentale per avvocati e assistiti. La redazione di un atto di impugnazione richiede un’analisi meticolosa della sentenza che si intende contestare. Ogni critica deve essere supportata da argomentazioni precise e riferimenti puntuali. Un ricorso generico non solo è inefficace, ma comporta anche conseguenze economiche negative per chi lo propone. La giustizia, specialmente ai suoi massimi livelli, non può perdere tempo a interpretare doglianze vaghe; esige chiarezza, specificità e rigore tecnico. La strada per ottenere una revisione di una sentenza passa inevitabilmente attraverso la capacità di costruire un’argomentazione solida e ben definita.
Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene giudicato generico?
La Corte di Cassazione lo dichiara inammissibile. Questo significa che il ricorso non viene esaminato nel merito e la sentenza impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.
Perché il ricorso in questo specifico caso è stato considerato un ricorso generico?
È stato ritenuto generico perché contestava la motivazione della sentenza di condanna in modo vago e indeterminato, senza indicare gli specifici elementi e le ragioni precise per cui la si riteneva errata. Questa mancanza ha impedito alla Corte di individuare i punti da esaminare.
Quali sono i requisiti essenziali per un ricorso valido secondo questa ordinanza?
Un ricorso, per essere ammissibile, deve rispettare i requisiti dell’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale. Deve quindi contenere una critica specifica, chiara e dettagliata, indicando con precisione gli elementi di fatto e le ragioni di diritto che sostengono l’impugnazione.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 26011 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 26011 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 21/05/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a GIOIOSA JONICA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 04/10/2018 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
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RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso proposto nell’interesse di NOME COGNOME, ritenuto che l’unico motivo di ricorso che contesta la correttezza della motivazione posta a base della dichiarazione di responsabilità in ordine al delitto di cui all’art. 640 cod. pen., è generico per indeterminatezza, giacché privo dei requisiti prescritti dall’art. 581, comma 1, lett. c) cod. proc. pen. in quanto, a fronte di una motivazione della sentenza impugnata logicamente corretta, non indica gli elementi che sono alla base della censura formulata, non consentendo al giudice dell’impugnazione di individuare i rilievi mossi ed esercitare il proprio sindacato;
rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, il 21 maggio 2024
Il Consigliere Estensore
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Il Presidente