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Ricorso generico: inammissibile se non specifico

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso avverso una condanna per guida in stato di ebbrezza. I motivi dell’appello, relativi al rigetto della richiesta di messa alla prova, sono stati ritenuti generici e privi delle necessarie argomentazioni di diritto. La sentenza sottolinea come un ricorso generico non consenta alla Corte di valutare la presunta illegittimità, portando alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 26 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso generico: la Cassazione chiarisce i requisiti di ammissibilità

Un ricorso generico, privo di argomentazioni specifiche e dettagliate, è destinato a essere dichiarato inammissibile. È quanto ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 22989 del 2024, che ha esaminato un caso di guida in stato di ebbrezza in cui l’imputata aveva contestato il rigetto della sua richiesta di messa alla prova. Questa decisione offre importanti spunti sulla necessità di formulare le impugnazioni con precisione e rigore tecnico.

I Fatti del Caso

Il Tribunale di Velletri aveva dichiarato una conducente responsabile del reato previsto dall’art. 186, comma 2, lett. b), del Codice della Strada, per aver guidato con un tasso alcolemico superiore al limite consentito. La pena detentiva e pecuniaria era stata sostituita con il lavoro di pubblica utilità.

Contro questa decisione, la difesa dell’imputata aveva proposto appello, successivamente convertito in ricorso per cassazione. I motivi di doglianza erano principalmente tre:

1. L’erroneo rigetto da parte del Giudice per le indagini preliminari della richiesta di messa alla prova, formulata in sede di opposizione a decreto penale.
2. L’erroneo rigetto di un’analoga istanza presentata al Tribunale prima dell’apertura del dibattimento.
3. La mancata indicazione in sentenza del periodo di sospensione della patente di guida già scontato (pari a sei mesi).

L’inammissibilità del ricorso generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendo i motivi presentati dalla difesa del tutto generici. La ricorrente, infatti, si era limitata a lamentare il rigetto delle sue istanze di messa alla prova senza specificare in cosa consistessero i vizi dei provvedimenti impugnati.

Secondo i giudici, un ricorso generico che non illustra le ragioni di asserita illegittimità delle decisioni dei giudici di merito non permette alla Corte di Cassazione di apprezzare e valutare eventuali errori. L’atto di impugnazione non può essere una semplice manifestazione di dissenso, ma deve contenere una critica argomentata e puntuale della sentenza che si intende contestare.

La questione della sospensione della patente

Anche il terzo motivo di ricorso è stato respinto. La Corte ha chiarito che non è compito del giudice della cognizione (ovvero il giudice che valuta la colpevolezza) indicare nella sentenza il periodo di sospensione della patente già espiato in via amministrativa. Questa, infatti, è una questione che attiene alla fase esecutiva della sanzione e rientra nella competenza degli organi amministrativi deputati a tale funzione.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La decisione della Corte si fonda su un principio cardine del diritto processuale penale: la specificità dei motivi di ricorso. Affermare semplicemente che una richiesta è stata rigettata non è sufficiente. È necessario spiegare perché quel rigetto sarebbe illegittimo, citando le norme violate o i vizi logici nella motivazione del giudice. In assenza di tali elementi, il ricorso si qualifica come ricorso generico e, come tale, inammissibile.

Le Conclusioni

La sentenza in esame costituisce un monito importante: la redazione di un atto di impugnazione richiede la massima cura e precisione. Un ricorso generico non solo non ottiene il risultato sperato, ma comporta anche la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende, come avvenuto nel caso di specie. Per avere una possibilità di successo, è indispensabile che le censure mosse alla decisione impugnata siano specifiche, pertinenti e supportate da solide argomentazioni giuridiche.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano generici. La ricorrente non ha specificato le ragioni di diritto per cui i provvedimenti di rigetto della messa alla prova sarebbero stati illegittimi.

Cosa significa che un ricorso è “generico”?
Significa che l’atto di impugnazione si limita a esprimere un dissenso verso la decisione del giudice senza articolare una critica specifica e argomentata sui presunti vizi di legge o di motivazione, impedendo così alla Corte di valutare la fondatezza della censura.

È compito del giudice indicare in sentenza il periodo di sospensione della patente già scontato in via cautelare?
No, secondo la sentenza, non spetta al giudice della cognizione indicare il periodo di sospensione già espiato. Questa è una questione che riguarda la fase di esecuzione della sanzione e compete agli organi amministrativi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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