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Ricorso generico: inammissibile se non specifico

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 9492/2024, ha dichiarato inammissibili i ricorsi di due imputati contro una condanna per ricettazione. La Corte ha stabilito che un ricorso generico, ovvero privo di una specifica correlazione tra i motivi di impugnazione e le argomentazioni della sentenza contestata, non può essere esaminato. Questa mancanza di specificità viola l’art. 591 del codice di procedura penale e comporta la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico: La Cassazione Conferma l’Inammissibilità

Quando si impugna una sentenza, non basta esprimere un generico dissenso. È necessario formulare critiche precise e pertinenti. La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 9492 del 2024, ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: un ricorso generico, che non si confronta specificamente con le motivazioni del provvedimento impugnato, è destinato all’inammissibilità. Questo caso offre uno spunto cruciale sull’importanza della specificità nell’atto di impugnazione.

Il Contesto del Caso: Un Appello contro la Ricettazione

La vicenda trae origine da una sentenza della Corte d’Appello che aveva confermato la responsabilità penale di due individui per il delitto di ricettazione. Ritenendo ingiusta la decisione, i due imputati hanno proposto ricorso per Cassazione, contestando la correttezza della motivazione che li aveva portati alla condanna. I loro ricorsi, tuttavia, non hanno superato il vaglio preliminare della Suprema Corte.

La Decisione della Corte di Cassazione: Inammissibilità per Genericità

La Settima Sezione Penale ha dichiarato entrambi i ricorsi inammissibili. La Corte non è entrata nel merito della questione, ovvero se la condanna per ricettazione fosse giusta o meno, ma si è fermata a un controllo preliminare sulla forma e la sostanza degli atti di impugnazione. L’esito è stato netto: i ricorsi sono stati respinti perché non soddisfacevano il requisito di specificità richiesto dalla legge.

Le Motivazioni: Il Principio di Specificità e il Ricorso Generico

Il cuore della decisione risiede nel concetto di ricorso generico. La Corte ha spiegato che la mancanza di specificità di un motivo di ricorso non si manifesta solo con l’indeterminatezza o la vaghezza delle critiche, ma anche, e soprattutto, con la mancanza di correlazione tra le argomentazioni della decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell’impugnazione stessa.
In altre parole, chi ricorre non può ignorare ciò che il giudice precedente ha scritto. Deve, al contrario, analizzare punto per punto le affermazioni del provvedimento e spiegare perché, a suo avviso, sono errate. Un ricorso che si limita a riproporre le stesse difese del grado precedente o a formulare censure astratte, senza un confronto diretto con la sentenza, è considerato generico.
Questa carenza, ai sensi dell’art. 591, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale, è una causa di inammissibilità. Di conseguenza, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro ciascuno a favore della Cassa delle ammende.

Conclusioni: L’Importanza di un’Impugnazione Dettagliata

Questa ordinanza è un monito per avvocati e imputati. Non è sufficiente essere convinti della propria innocenza per ottenere una riforma della sentenza. È indispensabile che l’atto di impugnazione sia redatto con la massima cura e precisione, costruendo una critica puntuale e argomentata che smonti, pezzo per pezzo, il ragionamento del giudice che ha emesso la decisione sfavorevole. Un ricorso generico equivale, in termini pratici, a non aver proposto ricorso affatto, con l’ulteriore aggravio di spese e sanzioni.

Perché i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili?
I ricorsi sono stati dichiarati inammissibili perché ritenuti generici, in quanto mancavano di una specifica correlazione tra le ragioni argomentate nell’atto di impugnazione e quelle esposte nella sentenza della Corte d’Appello.

Cosa si intende per “mancanza di correlazione” in un ricorso?
Significa che l’atto di impugnazione non può ignorare le motivazioni della decisione che contesta. Deve invece confrontarsi direttamente con esse, indicando in modo specifico quali punti della motivazione sono ritenuti errati e perché.

Quali sono state le conseguenze per i ricorrenti a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
I ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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