Ricorso Generico in Cassazione: Quando l’Appello è Destinato al Fallimento
L’esito di un processo non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal modo in cui queste vengono presentate nelle sedi giudiziarie. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come un approccio difensivo superficiale possa portare a una secca dichiarazione di inammissibilità. Il caso in esame riguarda un ricorso generico, ovvero un appello che non riesce a superare il vaglio di ammissibilità perché privo di critiche specifiche e puntuali alla sentenza impugnata.
I Fatti di Causa
Il procedimento trae origine da una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti, in violazione degli articoli 73, comma 5, e 80, comma 2, del d.P.R. 309/1990. La condanna si basava su prove ritenute dai giudici di merito “convergenti ed univoche”, tra cui i risultati di servizi di osservazione e sequestri di droga. Nonostante questo quadro probatorio, l’imputato decideva di presentare ricorso per Cassazione, affidando le sue speranze all’ultimo grado di giudizio.
Il Ricorso Generico Presentato dall’Imputato
Il ricorrente ha fondato il proprio appello su un unico motivo: la presunta assenza di motivazione da parte della Corte d’Appello riguardo alla mancanza di cause di non punibilità, secondo quanto previsto dall’art. 129 del codice di procedura penale. Tuttavia, la difesa si è limitata a enunciare questo principio in modo astratto, senza entrare nel merito delle prove che avevano portato alla condanna. Non è stata mossa alcuna contestazione specifica né ai servizi di osservazione né ai sequestri di stupefacente, elementi che costituivano il cuore dell’impianto accusatorio.
La Decisione della Corte: l’Inammissibilità
La Suprema Corte ha respinto il ricorso, dichiarandolo inammissibile per genericità. I giudici hanno sottolineato come la sentenza della Corte d’Appello fosse, al contrario di quanto sostenuto dal ricorrente, fondata su argomenti logici, completi e su prove solide e non contestate. Limitarsi a denunciare un vizio di motivazione senza confrontarsi con le ragioni esposte nella sentenza impugnata trasforma l’appello in un ricorso generico, incapace di attivare una reale valutazione da parte della Corte di Cassazione.
Le Motivazioni
La Corte ha ribadito un principio fondamentale del diritto processuale: non è sufficiente lamentare un errore, ma è necessario specificare in cosa consista tale errore e come abbia inciso sulla decisione. Un ricorso in Cassazione non può essere una semplice riproposizione di doglianze generali. Deve, invece, articolare critiche mirate e pertinenti, capaci di evidenziare le specifiche lacune o i vizi logici del provvedimento impugnato. Nel caso di specie, il ricorrente avrebbe dovuto spiegare perché le prove (osservazioni e sequestri) non erano, a suo avviso, sufficienti a fondare un giudizio di colpevolezza, invece di limitarsi a una sterile affermazione sulla mancanza di motivazione.
Conclusioni
La decisione in commento rappresenta un monito importante per la pratica legale. Per avere una possibilità di successo, un ricorso deve essere specifico, dettagliato e tecnicamente ineccepibile. Un ricorso generico non solo è destinato all’inammissibilità, ma comporta anche conseguenze economiche per il ricorrente, che, come in questo caso, viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. La preparazione di un’impugnazione richiede un’analisi approfondita e critica della sentenza di grado inferiore, individuandone con precisione i punti deboli, poiché la superficialità e la genericità in sede di legittimità vengono inevitabilmente sanzionate.
 
Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile perché ritenuto un ricorso generico, ovvero si è limitato a lamentare una presunta assenza di motivazione senza contestare in modo specifico le prove (servizi di osservazione e sequestri) su cui si fondava la condanna.
Quali sono le conseguenze per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, come previsto dall’articolo 616 del codice di procedura penale.
Cosa deve contenere un ricorso per Cassazione per non essere considerato generico?
Per evitare la genericità, il ricorso deve contenere critiche specifiche, logiche e complete che si confrontino direttamente con le prove e le argomentazioni della sentenza impugnata, evidenziandone eventuali vizi o errori, invece di limitarsi a doglianze astratte.
 
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 35495 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7   Num. 35495  Anno 2025
Presidente: NOME COGNOME
Relatore: NOME COGNOME NOME
Data Udienza: 15/09/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 14/01/2025 della CORTE APPELLO di BRESCIA
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME NOME COGNOME;
182NUMERO_DOCUMENTO
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
NOME COGNOME impugna la sentenza in epigrafe indicata che ha confermato la condanna per il delitto di cui agli artt. 73, comma 5, e 80, comma 2, d.P.R. n. 309 del 1990.
Il ricorso è inammissibile per genericità in quanto si limita a rilevare l’assen motivazione in ordine alla mancanza di cause di non punibilità ex art. 129 cod. proc. pen. a fronte di sentenza che con argomenti logici e completi si è fondata su prove convergenti e univoche, non contestate, quali servizi di osservazioni e sequestri di stupefacente (pagg. 2 e
 Dagli argomenti che precedono consegue l’inammissibilità del ricorso con le conseguenti pronunce di cui all’art. 616 cod. proc. pen.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spes processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 15 settembre 2025
La Consigliera  COGNOME
nsora  COGNOME
La Presidente