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Ricorso generico: inammissibile se manca la critica

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso generico presentato da un imputato condannato per rapina ed evasione. L’ordinanza sottolinea che i motivi di appello devono contenere critiche specifiche e puntuali alla sentenza impugnata, non potendosi limitare a contestazioni vaghe. La mancanza di specificità ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico: la Cassazione Spiega l’Inammissibilità

Presentare un ricorso generico in Cassazione equivale a una sconfitta annunciata. Con la recente ordinanza del 9 gennaio 2024, la Suprema Corte ha ribadito un principio fondamentale del diritto processuale penale: un’impugnazione, per essere valida, deve contenere critiche specifiche e puntuali alla sentenza contestata. L’analisi di questo caso offre spunti cruciali sull’importanza della specificità dei motivi di ricorso.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una condanna per i reati di rapina pluriaggravata ed evasione. La Corte d’Appello di Palermo, pur riformando parzialmente la decisione di primo grado e riconoscendo una circostanza attenuante, aveva rideterminato la pena a carico dell’imputato. Contro questa decisione, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, affidandosi a due principali motivi: il primo contestava il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche con un giudizio di prevalenza sulle aggravanti (tra cui la recidiva reiterata); il secondo metteva in discussione la sua responsabilità penale.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito delle questioni sollevate, ma si ferma a un livello preliminare, quello procedurale. La Corte ha stabilito che i motivi presentati dall’imputato erano privi dei requisiti minimi di legge, rendendo impossibile un esame approfondito. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle Ammende.

Le Motivazioni sul ricorso generico

La Corte ha smontato entrambi i motivi di ricorso, evidenziandone la natura di ricorso generico. Per quanto riguarda il primo motivo, relativo alle attenuanti generiche, i giudici hanno osservato che la Corte d’Appello aveva ampiamente e logicamente motivato il diniego. La decisione si basava sulla gravità dei fatti commessi e sulla specifica inclinazione a delinquere dell’imputato, desunta dai suoi numerosi precedenti penali. La critica del ricorrente è stata quindi giudicata non solo generica, ma anche manifestamente infondata, poiché non si confrontava concretamente con le argomentazioni della corte territoriale.

La Violazione dell’Art. 581 cod.proc.pen.

Ancora più netta è stata la valutazione sul secondo motivo, che contestava la responsabilità penale. La Cassazione ha rilevato che questo motivo era totalmente privo di qualsiasi riferimento puntuale alla motivazione della sentenza impugnata. In pratica, il ricorrente si è limitato a riaffermare la propria innocenza senza spiegare perché e dove la Corte d’Appello avesse sbagliato nel suo ragionamento. Questo comportamento processuale viola direttamente l’art. 581, comma 1 lett. d) del codice di procedura penale, che impone di enunciare in modo specifico le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Un ricorso generico è, per definizione, contrario a questa norma.

Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio cardine: l’atto di impugnazione non è una mera formalità, ma un dialogo argomentativo con la decisione che si intende contestare. Non basta dissentire; è necessario spiegare analiticamente le ragioni del dissenso, confrontandosi punto per punto con la motivazione del giudice precedente. Un ricorso generico è destinato all’inammissibilità, con la conseguenza non solo di vedere confermata la condanna, ma anche di subire ulteriori sanzioni economiche. Per gli operatori del diritto, questa pronuncia è un monito a curare con la massima diligenza la redazione degli atti processuali, pena la vanificazione delle difese del proprio assistito.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile perché i motivi presentati erano generici, ovvero privi di critiche specifiche e puntuali contro le argomentazioni contenute nella sentenza della Corte d’Appello. Questo viola i requisiti procedurali previsti dalla legge.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘generico’?
Un motivo è considerato generico quando non si confronta direttamente con la motivazione della sentenza che si sta impugnando. Si limita a contestazioni vaghe o alla semplice riproposizione di argomenti già esaminati, senza individuare specifici errori logici o giuridici nel ragionamento del giudice precedente.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
Quando un ricorso viene dichiarato inammissibile, la decisione impugnata diventa definitiva. Inoltre, come stabilito in questo caso, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso di tremila euro, a favore della Cassa delle Ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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