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Ricorso generico inammissibile: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di due imputati condannati per furto aggravato. La decisione si fonda sulla genericità del motivo di appello, che si limitava a criticare astrattamente la sentenza precedente senza contestare specificamente le argomentazioni probatorie. Questo caso sottolinea la necessità di formulare un ricorso generico inammissibile in modo preciso per evitare il rigetto.

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Pubblicato il 1 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta

L’ordinanza n. 26079/2024 della Corte di Cassazione offre un’importante lezione sulla redazione dei ricorsi: la genericità non paga. Un ricorso generico inammissibile è destinato a essere respinto, con conseguente condanna alle spese e al pagamento di una sanzione pecuniaria. Analizziamo questa decisione per comprendere i requisiti di specificità richiesti dalla Suprema Corte.

Il Contesto del Caso Giudiziario

La vicenda trae origine dalla condanna di due individui per il reato di furto aggravato, confermata in secondo grado dalla Corte di Appello di Palermo. Ritenendo ingiusta la decisione, i due imputati hanno presentato ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo: il vizio di motivazione della sentenza impugnata.

I Motivi del Ricorso e la Regola del ricorso generico inammissibile

Secondo i ricorrenti, la Corte d’Appello non avrebbe adeguatamente esplicitato i criteri utilizzati per la valutazione delle prove a loro carico. In sostanza, la difesa lamentava una carenza argomentativa nella sentenza che aveva confermato la loro colpevolezza.

Tuttavia, questa doglianza è stata formulata in termini astratti. I ricorrenti non hanno indicato quali specifiche parti della motivazione fossero carenti, né hanno spiegato come una diversa valutazione delle prove avrebbe potuto condurre a un esito differente. Questa modalità di impugnazione configura proprio un ricorso generico inammissibile, poiché non instaura un confronto critico e puntuale con la decisione contestata.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato i ricorsi inammissibili. La decisione è netta e non lascia spazio a interpretazioni: un motivo di ricorso che non si confronta specificamente con le argomentazioni della sentenza impugnata è irricevibile.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte ha ritenuto il motivo di ricorso avanzato dagli imputati inammissibile in quanto “generico”. Il fulcro della motivazione risiede nel fatto che l’impugnazione “si esaurisce in mere proposizioni astratte prive di riferimenti al reale corredo argomentativo su cui poggia la condanna”. In altre parole, non è sufficiente lamentare un generico vizio di motivazione. L’appellante ha l’onere di individuare con precisione le lacune o le contraddizioni nel ragionamento del giudice di merito e di dimostrare la loro rilevanza ai fini della decisione. Mancando questo confronto specifico e dettagliato, il ricorso si trasforma in una critica sterile e non in un valido strumento processuale.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale penale: la specificità dei motivi di impugnazione. Per avere una possibilità di successo, un ricorso deve andare oltre le enunciazioni di principio e calarsi nella realtà processuale del caso, analizzando criticamente ogni passaggio della sentenza contestata. La conseguenza di un ricorso generico non è solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo per i ricorrenti di pagare le spese processuali e una somma a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro. Una lezione chiara per chiunque intenda adire la Suprema Corte: la precisione è un requisito non negoziabile.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto generico. Gli imputati si sono limitati a formulare critiche astratte sulla motivazione della sentenza, senza contestare in modo specifico le argomentazioni e le prove su cui si basava la condanna.

Cosa si intende per ‘ricorso generico’ secondo questa ordinanza?
Secondo l’ordinanza, un ricorso è generico quando si esaurisce in ‘mere proposizioni astratte’ che sono prive di riferimenti concreti al reale percorso argomentativo della sentenza che si sta impugnando. In pratica, non affronta criticamente le specifiche ragioni della decisione.

Quali sono le conseguenze per i ricorrenti quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Oltre alla conferma definitiva della condanna, i ricorrenti vengono condannati al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che in questa specifica vicenda ammontava a tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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