LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso generico: Cassazione e inammissibilità

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per tentato furto. La Corte ha stabilito che il ricorso era un ricorso generico, in quanto si limitava a lamentare l’omessa valutazione di cause di proscioglimento senza specificare in modo dettagliato le carenze o le illogicità della motivazione della sentenza impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 3 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico: Quando l’Appello in Cassazione è Destinato al Fallimento

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel sistema legale italiano, un’opportunità cruciale per contestare una condanna. Tuttavia, questa fase richiede un rigore tecnico eccezionale. Un ricorso generico, privo di argomentazioni specifiche e dettagliate, è destinato a essere dichiarato inammissibile. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio delle conseguenze di un’impugnazione formulata in termini vaghi, sottolineando l’importanza della specificità dei motivi di ricorso.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine con la condanna di un individuo da parte del Tribunale per il reato di tentato furto aggravato. La sentenza di primo grado è stata successivamente confermata dalla Corte di Appello.

Contro questa decisione, la difesa dell’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, lamentando un vizio di motivazione. In particolare, si contestava alla Corte di Appello di aver omesso di valutare l’eventuale sussistenza di cause di proscioglimento, come previsto dall’articolo 129 del codice di procedura penale. L’appello, tuttavia, non andava oltre questa generica affermazione.

La Decisione della Corte: l’Inammissibilità del Ricorso Generico

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Il fulcro della decisione risiede proprio nella natura del motivo presentato: è stato ritenuto un ricorso generico.

Secondo i giudici, la difesa si è limitata a ‘dolersi dell’omessa verifica’ senza però ‘articolare tale censura in termini sufficientemente dettagliati’. In altre parole, non basta affermare che il giudice inferiore abbia commesso un errore; è indispensabile spiegare in modo preciso e puntuale in cosa consiste tale errore, indicando le carenze, le omissioni o le illogicità specifiche del ragionamento seguito nella sentenza impugnata.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha basato la sua decisione su principi giurisprudenziali consolidati. Viene ribadito che un ricorso per Cassazione è inammissibile quando i motivi si limitano semplicemente a proporre una tesi alternativa a quella del giudice di merito, senza evidenziare difetti strutturali nella motivazione della sentenza.

Citando precedenti sentenze (Sez. 2, n. 30918 del 07/05/2015 e Sez. 2, n. 13951 del 05/02/2014), la Corte ha ricordato che l’atto di impugnazione deve contenere ‘la precisa prospettazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto da sottoporre a verifica’. Non è compito della Cassazione ricercare autonomamente le possibili violazioni di legge, ma valutare quelle specificamente denunciate dal ricorrente.

La mancanza di questa specificità rende il ricorso un esercizio sterile, incapace di incidere sulla capacità dimostrativa del compendio probatorio che ha fondato la condanna. Di conseguenza, non potendo entrare nel merito della questione, la Corte non ha potuto fare altro che dichiarare l’inammissibilità dell’appello.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza è un monito fondamentale per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. Un ricorso generico non solo non ha alcuna possibilità di successo, ma comporta anche conseguenze economiche significative per il ricorrente. Come previsto dall’articolo 616 del codice di procedura penale, in caso di inammissibilità, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma alla Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro. La lezione è chiara: la precisione e il dettaglio non sono semplici requisiti formali, ma l’essenza stessa di un ricorso efficace.

Cosa succede se un ricorso per Cassazione viene considerato generico?
La Corte di Cassazione lo dichiara inammissibile. Ciò significa che i giudici non esaminano il merito della questione, e la decisione impugnata diventa definitiva.

Perché il ricorso in questo caso è stato definito generico?
Perché si è limitato a lamentare una presunta omissione da parte del giudice d’appello (la mancata valutazione di cause di proscioglimento) senza indicare in modo specifico e dettagliato quali fossero le carenze o le illogicità nel ragionamento della sentenza.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende. Nel caso specifico, tale somma è stata quantificata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati