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Ricettazione consumata: quando si perfeziona il reato?

Un soggetto viene condannato per ricettazione dopo essere stato sorpreso a tentare di avviare un ciclomotore rubato. In Cassazione, egli sostiene che si trattasse solo di un tentativo. La Corte Suprema dichiara il ricorso inammissibile, stabilendo che per la ricettazione consumata è sufficiente il conseguimento di un possesso anche solo temporaneo del bene, come nel caso di specie, a prescindere dal fatto che il mezzo si sia avviato o meno.

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Pubblicato il 22 luglio 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricettazione Consumata: Basta il Possesso Temporaneo per la Condanna

Il confine tra un reato tentato e uno consumato è spesso sottile e determinante per l’esito di un processo. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha chiarito un punto cruciale riguardo alla ricettazione consumata, stabilendo che il reato si perfeziona anche con il solo possesso momentaneo del bene di provenienza illecita. Questo principio è stato applicato a un caso in cui un individuo è stato sorpreso mentre tentava di avviare un ciclomotore rubato.

I Fatti del Caso

Un uomo veniva colto dalle forze dell’ordine mentre si trovava in sella a un ciclomotore, nel tentativo di metterlo in moto. Alla vista dei Carabinieri, il soggetto si dava immediatamente alla fuga, confermando i sospetti sulla provenienza illecita del veicolo. Successivamente, veniva condannato in primo grado e in appello per il reato di ricettazione.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

La difesa dell’imputato presentava ricorso alla Corte di Cassazione, basando la propria argomentazione su due punti principali:
1. Travisamento del fatto: si sosteneva che l’imputato avesse semplicemente provato ad accendere un ciclomotore che credeva abbandonato, senza alcuna consapevolezza della sua origine delittuosa.
2. Configurabilità del tentativo: secondo la difesa, la condotta doveva essere qualificata come mero tentativo di ricettazione (ex art. 56 c.p.) e non come reato consumato, poiché l’azione si era limitata al tentativo di avviare il mezzo, senza che questo si fosse effettivamente acceso.

Le Motivazioni: Perché si Tratta di Ricettazione Consumata

La Corte di Cassazione ha rigettato completamente la tesi difensiva, dichiarando il ricorso inammissibile. Le motivazioni della Corte chiariscono in modo netto i criteri per distinguere il tentativo dalla consumazione nel reato di ricettazione.

Il Possesso come Elemento Decisivo

Il punto centrale della decisione è che, per aversi ricettazione consumata, non è necessario un possesso prolungato o l’effettivo utilizzo del bene. La Corte ha spiegato che la condotta dell’imputato – essere sul ciclomotore e tentare di avviarlo – integrava già un “possesso temporaneo”, sufficiente a perfezionare il reato. Il fatto che il motorino non si sia acceso è stato ritenuto irrilevante, poiché non escludeva il conseguimento del possesso, anche se solo per un breve lasso di tempo. L’azione era già idonea a dimostrare la disponibilità materiale del bene.

L’Elemento Psicologico e la Fuga

Per quanto riguarda la consapevolezza della provenienza illecita (l’elemento psicologico del dolo), i giudici hanno sottolineato due elementi chiave: la mancanza di qualsiasi spiegazione plausibile da parte dell’imputato riguardo alla detenzione del mezzo e, soprattutto, la sua fuga alla vista delle forze dell’ordine. Questo comportamento è stato interpretato come un chiaro indicatore della consapevolezza di trovarsi in una situazione illegale.

Le Conclusioni: L’Inammissibilità del Ricorso Generico

La Corte ha concluso dichiarando il ricorso inammissibile, non solo per l’infondatezza nel merito, ma anche per un vizio di forma. Il ricorso è stato giudicato “meramente reiterativo” e “aspecifico”, in quanto si limitava a riproporre le stesse argomentazioni già respinte dalla Corte d’Appello, senza confrontarsi criticamente con le motivazioni della sentenza impugnata. Citando un precedente orientamento, la Cassazione ha ricordato che è inammissibile un ricorso che si limiti a proporre una tesi alternativa senza indicare precise carenze o illogicità nel ragionamento del giudice di merito. Di conseguenza, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria per aver presentato un ricorso palesemente infondato.

Quando si considera consumato il reato di ricettazione?
Secondo la sentenza, il reato di ricettazione si considera consumato nel momento in cui si acquisisce la disponibilità materiale del bene di provenienza illecita, anche se solo per un breve periodo (possesso temporaneo).

Il fatto che un veicolo rubato non si accenda può escludere la ricettazione?
No. La Corte ha stabilito che la circostanza che il motorino non si sia acceso non è sufficiente a escludere il conseguimento del possesso e, di conseguenza, la consumazione del reato.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché è stato ritenuto generico e una mera ripetizione di argomenti già respinti nei gradi di giudizio precedenti, senza muovere critiche specifiche e pertinenti alla motivazione della sentenza d’appello.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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