Revoca Pena Sospesa: La Cassazione Annulla e Chiarisce i Criteri
La revoca pena sospesa è un istituto cruciale del nostro ordinamento penale, che segna il confine tra la fiducia concessa al condannato e la necessità di una risposta sanzionatoria certa. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sent. n. 12214/2024) ha ribadito con fermezza i principi che ne regolano l’applicazione automatica, annullando una decisione di merito che aveva erroneamente respinto la richiesta di revoca avanzata dalla Procura Generale.
I Fatti del Caso: Una Sospensione Messa in Discussione
Il caso ha origine da un’ordinanza della Corte di Appello di Catania, in qualità di giudice dell’esecuzione. La Corte aveva rigettato la richiesta di revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena, concesso a una donna con una sentenza del 2018. Il beneficio riguardava una condanna a sei mesi di reclusione e 300 euro di multa.
La richiesta di revoca si basava su un’altra condanna, divenuta irrevocabile nel 2021, per un reato ben più grave commesso nel 2013, punito con due anni e otto mesi di reclusione e 800 euro di multa. Sebbene il reato fosse stato commesso prima della concessione della sospensione condizionale, la relativa sentenza di condanna era diventata definitiva dopo.
La Decisione della Corte di Cassazione e la Revoca Pena Sospesa
La Procura Generale ha impugnato l’ordinanza, sostenendo l’erronea applicazione della legge. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, ritenendolo fondato. Ha quindi annullato senza rinvio il provvedimento della Corte d’Appello e, di conseguenza, ha disposto la revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena.
La decisione si allinea all’orientamento consolidato della giurisprudenza di legittimità, riaffermando un principio cardine in materia.
Le Motivazioni: Il Principio di Diritto Applicato
La Corte Suprema ha chiarito che, ai fini della revoca pena sospesa di diritto, l’anteriorità del reato successivamente giudicato deve essere valutata non rispetto alla data di commissione del fatto, ma rispetto alla data in cui diventa irrevocabile la sentenza che ha concesso il beneficio.
Nel caso specifico, la sentenza che concedeva la sospensione era divenuta irrevocabile nel settembre 2018. La condanna per il secondo reato è diventata irrevocabile nel maggio 2021. Si rientra quindi pienamente nell’ipotesi prevista dall’art. 168, comma 1, n. 2 del codice penale.
Inoltre, la Corte ha evidenziato come il cumulo delle due pene (sei mesi della prima condanna più due anni e otto mesi della seconda) superasse ampiamente i limiti stabiliti dall’art. 163 del codice penale per la concessione del beneficio. Al verificarsi di queste due condizioni – una nuova condanna a pena detentiva per un delitto e il superamento dei limiti di pena complessivi – la revoca opera automaticamente, come un meccanismo obbligatorio per legge, senza lasciare margini di discrezionalità al giudice.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza
Questa sentenza rafforza la certezza del diritto in un ambito delicato come l’esecuzione penale. Le conclusioni sono chiare:
1. Irrilevanza della data di commissione del reato: Per la revoca, non conta quando il secondo reato è stato commesso, ma quando la relativa condanna è divenuta definitiva.
2. Automatismo della revoca: Se la somma delle pene supera i limiti di legge, il giudice dell’esecuzione non ha scelta: deve revocare il beneficio concesso.
3. Tutela della finalità dell’istituto: La sospensione condizionale è una scommessa sulla futura buona condotta del reo. La scoperta di un’ulteriore condanna, anche per fatti pregressi, fa venir meno la base fiduciaria su cui si fonda il beneficio, imponendone la cancellazione.
Quando scatta la revoca di diritto della sospensione condizionale della pena?
La revoca scatta automaticamente quando, dopo la concessione del beneficio, interviene una nuova condanna a pena detentiva per un delitto e la somma della pena sospesa e di quella nuova supera i limiti stabiliti dalla legge (art. 163 c.p.).
Quale data è rilevante per valutare l’anteriorità del reato che causa la revoca?
Non è rilevante la data in cui il secondo reato è stato commesso, ma la data in cui la sentenza che concede il beneficio diventa irrevocabile. La revoca si applica se la condanna per il secondo reato interviene dopo tale data.
Cosa succede se la somma delle pene (quella sospesa e quella per il nuovo reato) supera i limiti di legge?
Se il cumulo delle pene supera i limiti previsti per la concessione del beneficio della sospensione condizionale, la revoca è obbligatoria e il giudice dell’esecuzione deve disporla senza alcuna valutazione discrezionale.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 1 Num. 12214 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 1 Num. 12214 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 07/12/2023
SENTENZA
sul ricorso proposto da: PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D’APPELLO DI CATANIA nel procedimento a carico di:
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avverso l’ordinanza del 29/06/2023 della CORTE APPELLO di CATANIA
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME;
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IN FATTO E IN DIRITTO
Con ordinanza resa in data 29 giugno 2023 la Corte di Appello di Catania quale giudice della esecuzione – ha respinto la domanda, introdotta dal PM, revoca della pena sospesa concessa a COGNOME NOME con sentenza del 20 marzo 2018 (irrevocabile il 4 settembre 2018; condanna alla pena di mesi sei reclusione ed euro 300 di multa).
1.1 Il fatto di reato indicato nella domanda è stato commesso in da 12.4.2013 (sentenza irrevocabile il 30 maggio 2021).
Avverso detta ordinanza ha proposto ricorso per cassazione il PG territoriale, deducendo erronea applicazione di legge.
Il ricorrente evidenzia che : a) il reato che importa la revoca della sospesa è stato commesso – 2013 – prima del passaggio in giudicato del sentenza contenente il beneficio della pena sospesa – 2018 – ed ha una pena anni due e mesi otto di reclusione ed euro 800,00 di multa; b) era piename integrato, dunque, il presupposto di cui all’art. 168 comma 1 n.2 cod.pen. .
3. Il ricorso è fondato.
3.1 Per costante orientamento nomofilattico, in tema di revoca di diritto d pena sospesa, l’anteriorità del reato successivamente giudicato va determinata con riferimento alla data in cui diviene irrevocabile la sentenza che conced beneficio e non a quella di commissione del reato al quale essa si riferisce ultimo v. Sez. I n. 35563 del 10.11.2020, rv 280056) .
Nel caso in esame si ricade in detta ipotesi e il cumulo delle pene supe limiti stabiliti dall’art. 163 cod.pen.
Va pertanto disposto l’annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato, con revoca del beneficio, come da dispositivo.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio l’ordinanza impugnata, Revoca il beneficio della sospensione condizionale della pena concesso a COGNOME NOME con sentenza del Tribunale di Siracusa del 20 marzo 2018, irrevocabile il 4 settembre 2018.
Così deciso il 7 dicembre 2023
Il Consigliere estensore
Il Presidente