Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 24767 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 24767 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 21/03/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME COGNOME nato a SORIANO CALABRO il 31/08/1994
avverso la sentenza del 04/07/2024 della CORTE APPELLO di CATANZARO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
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OSSERVA
Ritenuto che, con il primo motivo, il difensore di NOME COGNOME
censura l’inosservanza dell’art. 131-bis cod. pen. per effetto della mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto;
Considerato che tale motivo è manifestamente infondato, in quanto la
causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all’art.
131-bis cod. pen. non può essere applicata in caso di riconoscimento della recidiva reiterata specifica, elemento sintomatico della accentuata pericolosità
sociale dell’imputato per l’elevato grado di colpevolezza che essa implica (Sez.
5, n. 1489 del 19/10/2020, dep. 2021, Serra, Rv. 280250 – 01);
Ritenuto che, con il secondo motivo, il difensore censura l’errata
applicazione dell’art. 81 cod. pen., con riferimento alla ritenuta sussistenza del concorso formale tra i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, in quanto
il comportamento oppositivo dell’imputato si sarebbe risolto in un’unica condotta, tenuta nel medesimo contesto fattuale;
Considerato che il motivo è manifestamente infondato, in quanto, in tema di resistenza a pubblico ufficiale, integra un concorso formale di reati, a norma dell’art. 81, comma primo, cod. pen., la condotta di chi, nel medesimo contesto fattuale, usa violenza o minaccia per opporsi a più pubblici ufficiali o incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o servizio (Sez. U, n. 40981 del 22/02/2018, COGNOME, Rv. 273771 – 01);
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 21 marzo 2025.