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Remissione tacita querela: la Cassazione chiarisce

Un imputato, condannato per furto aggravato di un’auto e in una banca, ricorre in Cassazione. La Corte annulla la condanna per il furto d’auto per mancanza di querela dopo la Riforma Cartabia. Rigetta però l’eccezione di remissione tacita querela per il furto in banca, chiarendo che la mancata presentazione di conclusioni in appello da parte della parte civile non equivale a una rinuncia a proseguire l’azione penale.

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Pubblicato il 2 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione Tacita Querela: Cosa Succede se la Parte Civile non Presenta Conclusioni in Appello?

Una recente sentenza della Corte di Cassazione Penale (Sent. n. 26575/2024) offre un importante chiarimento sulla remissione tacita della querela, specialmente alla luce delle modifiche introdotte dalla Riforma Cartabia. La vicenda, che riguarda un caso di furti aggravati, ha permesso alla Suprema Corte di delineare con precisione i confini di questo istituto, stabilendo che l’assenza di conclusioni scritte da parte della parte civile nel giudizio d’appello non comporta automaticamente l’estinzione del reato. Analizziamo insieme i dettagli del caso e la portata di questa decisione.

I Fatti del Processo

L’imputato era stato condannato sia in primo grado che in appello per tre distinti reati commessi in concorso con altre persone: il furto aggravato ai danni di un istituto di credito, il furto aggravato di un’autovettura e l’illegale detenzione e porto di materiale esplodente utilizzato per il colpo in banca.

La Duplice Condanna e il Ricorso in Cassazione

Dopo la conferma della condanna da parte della Corte di Appello, la difesa ha presentato ricorso in Cassazione, sollevando diverse questioni. Tra queste, spiccava quella relativa alla procedibilità dei reati di furto a seguito della Riforma Cartabia (d.lgs. n. 150/2022), che ha esteso il regime della procedibilità a querela di parte. In particolare, il ricorrente sosteneva che:
1. Per il furto dell’autovettura, non era mai stata presentata una formale querela dal proprietario.
2. Per il furto ai danni della banca, la mancata presentazione di conclusioni da parte dell’istituto di credito, costituitosi parte civile, nel giudizio di appello, doveva essere interpretata come una remissione tacita della querela.

La Decisione della Corte di Cassazione e il Tema della Remissione Tacita Querela

La Suprema Corte ha accolto parzialmente il ricorso, fornendo due risposte distinte e ben motivate alle questioni procedurali sollevate.

Il Furto d’Auto: Annullamento per Mancanza di Querela

Per quanto riguarda il furto dell’autovettura, la Corte ha verificato che, effettivamente, il proprietario del veicolo era stato sentito a sommarie informazioni ma non aveva mai sporto una formale querela. Poiché la Riforma Cartabia, entrata in vigore prima della sentenza di appello, ha reso questo reato procedibile a querela, e mancando tale condizione, la Corte ha annullato la sentenza di condanna per questo capo d’imputazione senza rinvio, perché l’azione penale non poteva essere proseguita.

Il Furto in Banca: La Parte Civile e la Presunta Remissione Tacita Querela

Il punto cruciale della sentenza riguarda il furto ai danni della banca. La difesa sosteneva che l’assenza di conclusioni in appello da parte dell’istituto di credito, già costituito parte civile, integrasse una remissione tacita. La Cassazione ha respinto con fermezza questa tesi, affermando un principio fondamentale: la costituzione di parte civile equivale a una querela e la sua efficacia perdura per tutto il processo.

Le Motivazioni della Corte

La decisione della Suprema Corte si fonda su argomentazioni giuridiche solide e sul richiamo a principi consolidati della giurisprudenza.

Distinzione tra Mancata Comparizione e Mancata Presentazione di Conclusioni

La Corte ha chiarito che il caso in esame è diverso da quello previsto dalla legge per la remissione tacita, ovvero la mancata comparizione del querelante citato come testimone. La semplice omissione del deposito di conclusioni scritte in appello è una circostanza differente, che non manifesta in modo inequivocabile la volontà di abbandonare l’istanza punitiva.

Il Principio di Immanenza della Costituzione di Parte Civile

Il fulcro del ragionamento risiede nel “principio di immanenza” della costituzione di parte civile, sancito dall’art. 76 del codice di procedura penale. Una volta che la parte danneggiata si è costituita parte civile, la sua presenza nel processo è valida in ogni stato e grado, a meno che non venga espressamente revocata. Di conseguenza, anche le conclusioni presentate in primo grado rimangono valide ed efficaci per i gradi successivi del giudizio, inclusa la fase di appello.

La Volontà Punitiva Espressa con la Costituzione

La Cassazione ha ribadito che la costituzione di parte civile rappresenta una manifestazione chiara e inequivocabile della “volontà punitiva” della persona offesa. Questo atto è sufficiente a soddisfare il requisito della querela per tutti i reati che, come il furto, sono diventati procedibili a querela dopo la Riforma Cartabia. La volontà di ottenere giustizia e un risarcimento, manifestata con la costituzione, non viene meno per la sola mancata ripetizione delle conclusioni in appello.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa sentenza ha importanti implicazioni pratiche per tutti i procedimenti penali pendenti che sono stati interessati dalla Riforma Cartabia.

Cosa Cambia per i Reati Divenuti Procedibili a Querela

La decisione conferma che, per i reati per cui è sopravvenuta la procedibilità a querela, la costituzione di parte civile avvenuta in precedenza è un atto sufficiente a garantire la prosecuzione del processo. Le difese non potranno invocare con successo una presunta remissione tacita basandosi sulla semplice inerzia della parte civile nel giudizio d’appello.

Il Ruolo della Parte Civile

La pronuncia rafforza l’importanza e la stabilità della costituzione di parte civile. Una volta compiuto questo passo, la volontà di perseguire il colpevole si presume persistente per tutta la durata del procedimento, ponendo a carico della parte civile solo l’onere di un’eventuale revoca esplicita qualora intendesse abbandonare la propria posizione processuale.

Dopo la Riforma Cartabia, se per un furto non è stata sporta querela, la condanna è valida?
No, la sentenza chiarisce che per i reati, come il furto, divenuti procedibili a querela, l’azione penale non può proseguire in assenza di quest’ultima. Nel caso di specie, la condanna per il furto dell’auto è stata annullata proprio per questo motivo.

Se la parte civile non presenta le conclusioni scritte nel giudizio di appello, si ha una remissione tacita della querela?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che la mancata presentazione delle conclusioni in appello non equivale a una remissione tacita. La costituzione di parte civile, una volta avvenuta, rimane valida in ogni stato e grado del processo (principio di immanenza), e le conclusioni del primo grado restano efficaci.

La costituzione di parte civile può sostituire una querela formale per i reati diventati procedibili a querela dopo la Riforma Cartabia?
Sì. La sentenza conferma che la costituzione di parte civile equivale a una querela ai fini della procedibilità. Questo perché manifesta in modo inequivocabile la volontà punitiva della persona offesa, che è il requisito fondamentale per procedere penalmente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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