Remissione di Querela in Cassazione: Quando il Reato si Estingue
La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel nostro ordinamento giuridico, capace di porre fine a un procedimento penale anche nelle sue fasi più avanzate. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale: quando la remissione interviene durante il giudizio di legittimità ed è ritualmente accettata, essa determina l’estinzione del reato, prevalendo su qualsiasi altra potenziale causa di inammissibilità o nullità. Analizziamo insieme questa importante decisione.
Il Caso: Dalla Condanna al Ricorso in Cassazione
La vicenda trae origine da una condanna per il reato di lesioni personali stradali gravi o gravissime, previsto dall’art. 590-bis del codice penale. L’imputato, dopo la conferma della condanna da parte della Corte d’Appello, ha presentato ricorso per Cassazione, lamentando diversi vizi procedurali e di motivazione.
In particolare, la difesa sosteneva:
1. Una violazione del principio del contraddittorio.
2. La richiesta di riconoscimento della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.).
Tuttavia, durante la pendenza del ricorso presso la Suprema Corte, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: la persona offesa ha formalmente rimesso la querela e l’imputato, tramite il suo procuratore speciale, ha accettato la remissione.
L’Impatto Decisivo della Remissione di Querela
Questo atto ha cambiato radicalmente le sorti del processo. La Corte di Cassazione ha infatti stabilito che la remissione di querela, intervenuta e accettata prima della decisione, costituisce una causa di estinzione del reato con efficacia prevalente.
Basandosi su consolidati principi espressi dalle Sezioni Unite, la Corte ha affermato che la declaratoria di estinzione del reato prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, a condizione che quest’ultimo sia stato proposto tempestivamente. In altre parole, una volta che il reato è estinto, diventa superfluo e contrario ai principi di economia processuale esaminare gli altri motivi di ricorso, anche se riguardanti nullità di ordine generale.
Le Motivazioni della Suprema Corte
La motivazione della Corte si fonda su un principio di immediata applicabilità delle cause estintive. Citando una precedente pronuncia delle Sezioni Unite (sent. Cremonese, 2001), i giudici hanno spiegato che l’inevitabile rinvio al giudice del merito, che seguirebbe all’accertamento di una nullità, è incompatibile con la necessità di dichiarare subito l’estinzione del reato. La giustizia deve prendere atto della cessata pretesa punitiva dello Stato, chiudendo il procedimento senza ulteriori passaggi.
Di conseguenza, la Corte ha ritenuto che non fosse necessario valutare i motivi di ricorso presentati dall’imputato, in quanto assorbiti dalla causa estintiva sopravvenuta.
Le Conclusioni: Annullamento e Spese Processuali
In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, dichiarando l’estinzione del reato per intervenuta remissione di querela. Questa decisione conferma l’importanza della volontà della persona offesa nei reati procedibili a querela e l’effetto risolutivo che la remissione può avere in ogni stato e grado del procedimento.
Un aspetto pratico da non sottovalutare riguarda le spese processuali. Come previsto dall’art. 340 del codice di procedura penale, in assenza di un diverso accordo tra le parti, è il querelato (cioè l’imputato) a dover sostenere il pagamento delle spese del procedimento.
Cosa succede se la vittima ritira la querela mentre il processo è pendente in Cassazione?
La remissione della querela, se ritualmente accettata dall’imputato, determina l’estinzione del reato. Di conseguenza, la Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna senza rinviare il caso a un altro giudice.
La remissione della querela ha la precedenza su altri vizi del processo, come una possibile nullità?
Sì. Secondo la sentenza, la presenza di una causa di estinzione del reato, come la remissione della querela, prevale sulla rilevabilità di eventuali nullità, in quanto il principio di immediata declaratoria della causa estintiva rende incompatibile un rinvio al giudice del merito.
In caso di estinzione del reato per remissione della querela, chi paga le spese processuali?
Salvo che le parti non abbiano stabilito diversamente, le spese processuali sono a carico del querelato, ovvero della persona contro cui era stata presentata la querela.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 24211 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 7 Num. 24211 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 29/05/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a COLLE DI VAL D’ELSA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 20/01/2023 della CORTE APPELLO di FIRENZE
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Il ricorrente in epigrafe ricorre per Cassazione avverso la sentenza della d’appello di Firenze che, confermando la pronuncia del Tribunale di Siena, aveva condannato alla pena di mesi 4 di reclusione con i doppi benefici di le per il reato di cui all’art. 590 bis, comma 1, cod. pen.
Rappresenta, con i motivi di ricorso, vizio di violazione del princip contraddittorio poiché la Corte territoriale aveva acquisito la qu successivamente al termine ultimo fissato per la presentazione delle conclusi delle parti nel rito non partecipato. Con il secondo motivo deduce la sopraggiu assenza della causa di procedibilità del reto per intervenuta remissione di que con il terzo motivo denuncia vizio di motivazione per il mancato riconosciment della speciale causa di non punibilità di cui all’art. 131 bis cod. perì.
Risulta dagli atti, depositati nella Cancelleria di questa Corte, che la p offese ha rimesso la querela, e l’imputato, a mezzo del procuratore speciale accettato la remissione come attestato dal verbale contestualmente redatto.
La remissione di querela, intervenuta in pendenza del ricorso per cassazione ritualmente accettata, determina l’estinzione del reato che prevale su event cause di inammissibilità e va dichiarata dal giudice di legittimità, purchè il sia stato tempestivamente proposto (SU 25 febbraio 2004, COGNOME, R 227681).
Peraltro, qualora già risulti una causa di estinzione del reato, la sussistenza nullità di ordine generale non è rilevabile nel giudizio di legittimità, in l’inevitabile rinvio al giudice del merito è incompatibile con il pri dell’immediata GLYPH applicabilità GLYPH della GLYPH causa GLYPH estintiva (Sez. U, n. 1021 del 28/11/2001, Cremonese, Rv. 220511 – 01).
La sentenza impugnata deve dunque essere annullata senza rinvio per essere i reato estinto per remissione della querela, con conseguente condanna d querelato al pagamento delle spese processuali, non essendo stato diversament convenuto (art. 340, u.c., cod.proc. pen.).
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto remissione di querela.
Condanna il querelato al pagamento delle spese processuali.