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Remissione querela in Cassazione: estingue il reato

Un imputato, condannato in appello per il reato di lesioni stradali, ha presentato ricorso in Cassazione. Durante il giudizio di legittimità, la persona offesa ha ritirato la querela e l’imputato ha accettato tale remissione. La Suprema Corte ha stabilito che la remissione di querela, ritualmente accettata, costituisce una causa di estinzione del reato che prevale su ogni altra questione, inclusi eventuali vizi procedurali. Di conseguenza, la Corte ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, condannando l’imputato al pagamento delle spese processuali.

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Pubblicato il 28 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela in Cassazione: Quando il Reato si Estingue

La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel nostro ordinamento giuridico, capace di porre fine a un procedimento penale anche nelle sue fasi più avanzate. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale: quando la remissione interviene durante il giudizio di legittimità ed è ritualmente accettata, essa determina l’estinzione del reato, prevalendo su qualsiasi altra potenziale causa di inammissibilità o nullità. Analizziamo insieme questa importante decisione.

Il Caso: Dalla Condanna al Ricorso in Cassazione

La vicenda trae origine da una condanna per il reato di lesioni personali stradali gravi o gravissime, previsto dall’art. 590-bis del codice penale. L’imputato, dopo la conferma della condanna da parte della Corte d’Appello, ha presentato ricorso per Cassazione, lamentando diversi vizi procedurali e di motivazione.

In particolare, la difesa sosteneva:
1. Una violazione del principio del contraddittorio.
2. La richiesta di riconoscimento della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.).

Tuttavia, durante la pendenza del ricorso presso la Suprema Corte, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: la persona offesa ha formalmente rimesso la querela e l’imputato, tramite il suo procuratore speciale, ha accettato la remissione.

L’Impatto Decisivo della Remissione di Querela

Questo atto ha cambiato radicalmente le sorti del processo. La Corte di Cassazione ha infatti stabilito che la remissione di querela, intervenuta e accettata prima della decisione, costituisce una causa di estinzione del reato con efficacia prevalente.

Basandosi su consolidati principi espressi dalle Sezioni Unite, la Corte ha affermato che la declaratoria di estinzione del reato prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, a condizione che quest’ultimo sia stato proposto tempestivamente. In altre parole, una volta che il reato è estinto, diventa superfluo e contrario ai principi di economia processuale esaminare gli altri motivi di ricorso, anche se riguardanti nullità di ordine generale.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La motivazione della Corte si fonda su un principio di immediata applicabilità delle cause estintive. Citando una precedente pronuncia delle Sezioni Unite (sent. Cremonese, 2001), i giudici hanno spiegato che l’inevitabile rinvio al giudice del merito, che seguirebbe all’accertamento di una nullità, è incompatibile con la necessità di dichiarare subito l’estinzione del reato. La giustizia deve prendere atto della cessata pretesa punitiva dello Stato, chiudendo il procedimento senza ulteriori passaggi.

Di conseguenza, la Corte ha ritenuto che non fosse necessario valutare i motivi di ricorso presentati dall’imputato, in quanto assorbiti dalla causa estintiva sopravvenuta.

Le Conclusioni: Annullamento e Spese Processuali

In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, dichiarando l’estinzione del reato per intervenuta remissione di querela. Questa decisione conferma l’importanza della volontà della persona offesa nei reati procedibili a querela e l’effetto risolutivo che la remissione può avere in ogni stato e grado del procedimento.

Un aspetto pratico da non sottovalutare riguarda le spese processuali. Come previsto dall’art. 340 del codice di procedura penale, in assenza di un diverso accordo tra le parti, è il querelato (cioè l’imputato) a dover sostenere il pagamento delle spese del procedimento.

Cosa succede se la vittima ritira la querela mentre il processo è pendente in Cassazione?
La remissione della querela, se ritualmente accettata dall’imputato, determina l’estinzione del reato. Di conseguenza, la Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna senza rinviare il caso a un altro giudice.

La remissione della querela ha la precedenza su altri vizi del processo, come una possibile nullità?
Sì. Secondo la sentenza, la presenza di una causa di estinzione del reato, come la remissione della querela, prevale sulla rilevabilità di eventuali nullità, in quanto il principio di immediata declaratoria della causa estintiva rende incompatibile un rinvio al giudice del merito.

In caso di estinzione del reato per remissione della querela, chi paga le spese processuali?
Salvo che le parti non abbiano stabilito diversamente, le spese processuali sono a carico del querelato, ovvero della persona contro cui era stata presentata la querela.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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