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Remissione querela in Cassazione: estingue il reato

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5881/2024, ha annullato una condanna per truffa a seguito di una remissione di querela intervenuta durante il giudizio di legittimità. La Corte ha stabilito che l’estinzione del reato prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, portando all’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione Querela in Cassazione: Quando l’Accordo Estingue il Reato

La remissione querela rappresenta uno strumento fondamentale nel nostro ordinamento, capace di chiudere un procedimento penale anche nelle sue fasi più avanzate. Con la recente sentenza n. 5881 del 2024, la Corte di Cassazione ribadisce un principio cruciale: l’accordo tra le parti, formalizzato con la remissione e la sua accettazione, può determinare l’estinzione del reato persino durante il giudizio di legittimità, superando anche eventuali ostacoli procedurali. Analizziamo insieme questa importante pronuncia.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da una condanna per il reato di truffa, emessa in primo grado dal Tribunale di Ferrara e successivamente confermata dalla Corte di Appello di Bologna. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione, proponeva ricorso per Cassazione.

Tuttavia, un evento significativo si verificava dopo la sentenza di secondo grado e prima della scadenza del termine per presentare il ricorso: la persona offesa, tramite il proprio difensore munito di procura speciale, formalizzava la remissione della querela. Contestualmente, l’imputato accettava tale remissione. Questo atto, che testimonia il raggiungimento di un accordo tra le parti, veniva portato all’attenzione della Suprema Corte come motivo principale del ricorso.

La Questione della Remissione Querela in Cassazione

La questione giuridica sottoposta alla Corte era chiara: quale efficacia ha una remissione querela che interviene quando il processo è ormai giunto al suo ultimo grado di giudizio? Può questo atto estinguere il reato anche se il ricorso presentato potesse avere altri profili di inammissibilità?

La Procura Generale presso la Corte di Cassazione, nelle sue conclusioni, si era già espressa a favore dell’annullamento della sentenza, proprio in virtù dell’estinzione del reato per intervenuta remissione. Si trattava di verificare se questa causa estintiva avesse la forza di prevalere sull’intero impianto accusatorio confermato nei primi due gradi di giudizio.

La Decisione della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, dichiarando fondata la richiesta dell’imputato. Ha quindi annullato senza rinvio la sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Bologna. La decisione si fonda sull’immediata declaratoria delle cause di non punibilità, tra cui rientra l’estinzione del reato.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha affermato un principio consolidato, richiamando anche un precedente specifico (Sentenza n. 45594/2021): la remissione di querela, intervenuta validamente nel corso del giudizio di cassazione, determina l’estinzione del reato ai sensi dell’art. 152 del codice penale. Questo effetto si produce anche in presenza di eventuali cause di inammissibilità del ricorso.

In altre parole, la volontà delle parti di porre fine alla controversia penale ha una forza tale da ‘travolgere’ le questioni meramente procedurali. L’estinzione del reato è una causa di natura sostanziale che il giudice deve rilevare prioritariamente. Di conseguenza, una volta accertata l’efficacia della remissione e della sua accettazione, la Corte non può fare altro che prenderne atto e annullare la condanna.

La sentenza impugnata viene quindi cancellata, e con essa vengono revocate anche le statuizioni civili, ovvero le decisioni relative al risarcimento del danno. Coerentemente con la natura dell’istituto, l’imputato (in qualità di ‘querelato’) è stato condannato al pagamento delle spese processuali, come previsto dalla legge in caso di remissione.

Conclusioni

Questa pronuncia conferma l’importanza della remissione querela come strumento deflattivo del contenzioso penale, efficace fino all’ultimo grado di giudizio. Per gli operatori del diritto, insegna che la via dell’accordo conciliativo non è mai preclusa e può portare a una risoluzione definitiva della vicenda processuale, con l’estinzione del reato e l’annullamento di una condanna. Per l’imputato, rappresenta la possibilità di chiudere un capitolo giudiziario complesso anche quando le speranze di un esito favorevole nel merito sembrano ridotte, a patto di trovare un’intesa con la persona offesa.

Cosa succede se la remissione di querela avviene durante il processo in Cassazione?
La remissione della querela, se accettata, determina l’estinzione del reato. La Corte di Cassazione, di conseguenza, annulla la sentenza di condanna senza rinviare il caso a un altro giudice.

La remissione della querela è valida anche se il ricorso per Cassazione è inammissibile?
Sì. Secondo la sentenza, la causa di estinzione del reato per remissione di querela prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, portando comunque all’annullamento della sentenza.

Chi paga le spese processuali in caso di estinzione del reato per remissione in Cassazione?
La Corte di Cassazione, nel dichiarare l’estinzione del reato, ha condannato l’imputato (il querelato) al pagamento delle spese processuali e ha revocato le statuizioni civili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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