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Remissione di querela: revoca parte civile estingue reato

Con la sentenza n. 47185/2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che la revoca della costituzione di parte civile, per reati la cui procedibilità è stata modificata dalla Riforma Cartabia (D.Lgs. 150/2022), equivale a una remissione di querela. Tale atto fa venir meno la volontà punitiva della persona offesa, portando all’estinzione del reato e all’annullamento della sentenza di condanna. Il caso riguardava un’imputazione per violenza privata, dove la vittima aveva revocato la sua costituzione nel giudizio d’appello.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando la Revoca della Parte Civile Estingue il Reato

Con la recente sentenza n. 47185 del 2024, la Corte di Cassazione ha affrontato un tema di grande attualità processuale, sancendo un principio fondamentale: la revoca della costituzione di parte civile equivale a una remissione di querela per tutti quei reati che la Riforma Cartabia ha reso procedibili solo su iniziativa della persona offesa. Questa decisione chiarisce come un atto di natura civilistica possa avere conseguenze dirette e definitive sull’esito del processo penale, portando all’estinzione del reato.

I Fatti del Caso: Dal Tribunale alla Cassazione

La vicenda processuale trae origine da una sentenza del Tribunale di Reggio Calabria, che aveva condannato un imputato per i reati di sequestro di persona e violenza privata. In appello, la Corte territoriale aveva parzialmente riformato la decisione, dichiarando il reato di violenza privata estinto per prescrizione e rideterminando la pena per il reato residuo.

L’imputato, tuttavia, ha proposto ricorso per Cassazione, sollevando una questione decisiva. Durante il giudizio d’appello, la persona offesa aveva revocato la propria costituzione di parte civile. Secondo la difesa, poiché il reato di violenza privata era nel frattempo diventato procedibile a querela per effetto del D.Lgs. n. 150/2022 (Riforma Cartabia), tale revoca doveva essere interpretata come una remissione di querela, con conseguente estinzione del reato.

La Volontà Punitiva e l’Equivalenza tra Parte Civile e Querela

Il cuore della questione risiede nell’interpretazione della volontà della persona offesa. La giurisprudenza consolidata, richiamata anche dalle Sezioni Unite (sent. Salatino, n. 40150/2018), ha da tempo affermato che la volontà di querelare non richiede formule sacramentali. Essa può essere desunta implicitamente da atti che manifestano in modo inequivocabile l’intenzione di perseguire penalmente l’autore del fatto. La costituzione di parte civile è uno di questi atti: attraverso di essa, la vittima non solo chiede un risarcimento, ma esprime anche il proprio interesse alla punizione del colpevole.

Di conseguenza, se la costituzione di parte civile equivale a una manifestazione di volontà querelatoria, la sua revoca non può che essere interpretata come l’atto contrario: una rinuncia a tale volontà punitiva.

La Decisione della Cassazione: Revoca come Remissione di Querela

La Suprema Corte ha accolto pienamente la tesi difensiva. Ha osservato che la revoca della costituzione di parte civile, avvenuta dopo l’entrata in vigore della Riforma Cartabia, ha fatto venir meno l’unica manifestazione della volontà punitiva della persona offesa presente agli atti. In un contesto in cui il reato non è più procedibile d’ufficio, questa volontà è un requisito indispensabile per la prosecuzione del processo.

L’atto di revoca, pertanto, assume il valore di una remissione di querela tacita ma inequivocabile. La mancanza della condizione di procedibilità ha quindi imposto alla Corte di annullare la sentenza senza rinvio, dichiarando il reato estinto.

Le Motivazioni

La Corte fonda la sua decisione su un ragionamento logico-giuridico stringente. Richiama una precedente pronuncia (Cass. n. 26575/2024) secondo cui una costituzione di parte civile non revocata vale come querela ai fini della procedibilità. Applicando un principio di simmetria, se la costituzione manifesta la volontà di punire, la sua revoca manifesta la volontà contraria. La revoca, pertanto, priva il processo del suo presupposto fondamentale, la querela, imponendone l’immediata chiusura con una declaratoria di estinzione del reato.

Le Conclusioni

Questa sentenza offre un’importante lezione pratica. Per i reati divenuti procedibili a querela, le scelte processuali della persona offesa assumono un’importanza cruciale. La costituzione di parte civile non è più solo uno strumento per ottenere il risarcimento, ma diventa il pilastro che sorregge l’intera azione penale. Allo stesso modo, la sua revoca non è un atto neutro, ma una decisione che può determinare la fine del processo e l’estinzione del reato. Gli avvocati e le parti coinvolte devono essere pienamente consapevoli delle implicazioni penali di ogni scelta compiuta nel processo civile accessorio a quello penale.

La revoca della costituzione di parte civile può essere considerata una remissione di querela?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che, per i reati divenuti procedibili a querela, la revoca della costituzione di parte civile equivale a una remissione di querela, in quanto fa venir meno l’unica manifestazione della volontà punitiva della persona offesa.

Perché la costituzione di parte civile è rilevante ai fini della querela?
Perché, secondo la giurisprudenza consolidata, la costituzione di parte civile manifesta implicitamente la volontà della persona offesa di perseguire penalmente l’autore del reato, e quindi può essere considerata un atto equipollente alla presentazione della querela.

Quali sono le conseguenze della remissione di querela nel caso di specie?
La conseguenza è l’estinzione del reato. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, chiudendo definitivamente il procedimento per quel reato perché mancava la condizione di procedibilità (la querela).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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