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Remissione di querela: reato estinto e spese legali

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna a seguito della remissione di querela da parte della persona offesa. Il caso si è concluso con l’estinzione del reato, come previsto dalla legge. Tuttavia, la Corte ha specificato che, nonostante l’esito favorevole, l’imputato è tenuto al pagamento delle spese processuali, confermando un principio consolidato in materia.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di querela: come estingue il reato e chi paga le spese

La remissione di querela è un istituto giuridico fondamentale nel diritto penale che consente di porre fine a un procedimento per determinati reati. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 46072/2024) ha ribadito i suoi effetti, chiarendo anche un aspetto cruciale: le conseguenze economiche per l’imputato. Vediamo nel dettaglio cosa ha stabilito la Suprema Corte.

Il caso in esame

Il caso trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello. Durante il giudizio di legittimità, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: la persona offesa ha formalmente ritirato la propria querela. Contestualmente, il procuratore speciale dell’imputato ha accettato tale remissione. Questo atto bilaterale ha cambiato radicalmente le sorti del processo.

La decisione della Cassazione sulla remissione di querela

La Corte di Cassazione, preso atto dell’avvenuta remissione di querela e della relativa accettazione, ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata. La decisione si fonda su un’applicazione diretta delle norme del codice penale e di procedura penale.

L’estinzione del reato

Il primo e più importante effetto della remissione è l’estinzione del reato. L’articolo 152 del codice penale stabilisce infatti che la remissione della querela, accettata dalla persona a cui è diretta, estingue il reato. La Corte non ha dovuto fare altro che constatare la presenza dei due requisiti – la remissione da parte del querelante e l’accettazione da parte del querelato – per dichiarare chiuso il procedimento.

Le conseguenze sulla remissione di querela: le spese processuali

Se l’estinzione del reato rappresenta un esito positivo per l’imputato, la sentenza chiarisce un altro aspetto fondamentale. La Corte ha condannato l’imputato al pagamento delle spese processuali. Questa decisione non è una sanzione accessoria, ma una diretta conseguenza di quanto previsto dall’articolo 340 del codice di procedura penale. Tale norma dispone che, in caso di remissione, le spese del procedimento siano a carico del querelato, salvo diverso accordo tra le parti.

Le motivazioni

Le motivazioni della Corte sono concise e lineari, basate sulla semplice applicazione della legge. La Suprema Corte ha rilevato che gli atti formali di remissione e accettazione erano stati correttamente depositati. Di conseguenza, non poteva che applicare la disciplina prevista. La legge stessa configura un automatismo: alla remissione di querela segue l’estinzione del reato e, come corollario procedurale, la condanna del querelato al pagamento delle spese. La decisione, pertanto, non lascia spazio a interpretazioni discrezionali ma si limita a dare esecuzione a un percorso giuridico già tracciato dal legislatore.

Le conclusioni

Questa sentenza, pur nella sua semplicità, offre un importante promemoria sulle implicazioni pratiche della remissione di querela. Per l’imputato, l’accettazione della remissione è la via più rapida per ottenere la chiusura del procedimento penale e l’estinzione del reato. Tuttavia, è essenziale essere consapevoli che questo percorso comporta, per legge, l’accollo delle spese processuali. È un elemento che va sempre considerato attentamente nella strategia difensiva e negli accordi tra le parti, poiché l’esito favorevole dal punto di vista penale non coincide con un’assenza di conseguenze economiche.

Cosa succede a un processo penale se la vittima ritira la querela?
Secondo la sentenza, se la vittima effettua una remissione di querela e l’imputato la accetta, il reato viene dichiarato estinto ai sensi dell’art. 152 del codice penale. Di conseguenza, il processo si conclude e la sentenza impugnata viene annullata.

Chi deve pagare le spese del processo in caso di remissione della querela?
La sentenza chiarisce che, in base all’art. 340 del codice di procedura penale, le spese processuali sono a carico dell’imputato (querelato) che ha accettato la remissione, a meno che non vi sia un accordo diverso tra le parti.

La Corte di Cassazione può dichiarare direttamente l’estinzione del reato?
Sì. In questo caso, la Corte di Cassazione, una volta accertata la formalizzazione della remissione e della sua accettazione, ha annullato la sentenza senza rinviare il caso a un altro giudice, dichiarando direttamente l’estinzione del reato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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