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Remissione di querela: reato estinto e sentenza annullata

Un individuo, condannato in primo e secondo grado per tentata violenza privata, ha presentato ricorso in Cassazione. Nel frattempo, a seguito di una modifica legislativa che ha reso il reato procedibile solo su querela di parte, la persona offesa ha formalizzato una remissione di querela, prontamente accettata dall’imputato. La Corte di Cassazione, preso atto della remissione e della nuova procedibilità del reato, ha dichiarato l’estinzione del reato e ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna, ponendo le spese a carico del querelato.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Come Annullare una Condanna per Violenza Privata

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 6543/2024) offre un chiaro esempio di come la remissione di querela possa radicalmente cambiare l’esito di un processo penale, anche dopo una condanna. Questo caso illustra l’impatto delle riforme legislative sulla procedibilità dei reati e l’importanza degli atti di volontà delle parti coinvolte. Analizziamo come un accordo tra le parti abbia portato all’estinzione del reato di tentata violenza privata e all’annullamento della sentenza.

I Fatti del Caso

Il protagonista della vicenda era stato condannato sia in primo grado dal Tribunale sia in appello dalla Corte d’Appello per il reato di tentata violenza privata. Non rassegnandosi alla condanna, l’imputato ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio.

Durante lo svolgimento del processo in Cassazione, sono intervenuti due elementi cruciali:
1. Una modifica legislativa (D.Lgs. n. 150/2022) ha cambiato il regime di procedibilità per il reato di violenza privata (art. 610 c.p.), rendendolo perseguibile solo a seguito di una querela da parte della vittima.
2. La persona offesa ha depositato un atto di remissione di querela, dichiarando formalmente di non avere più interesse alla punizione del colpevole. L’imputato ha contestualmente accettato tale remissione.

A questo punto, la difesa ha insistito in Cassazione per l’annullamento della sentenza proprio in virtù di questo nuovo scenario.

La Decisione della Corte: l’Importanza della Remissione di Querela

La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della difesa. I giudici hanno constatato che, a seguito della riforma, il reato per cui si procedeva era diventato procedibile a querela di parte. Poiché la persona offesa aveva ritirato la sua querela e l’imputato aveva accettato, si sono verificate le condizioni per l’estinzione del reato.

Di conseguenza, la Corte ha annullato la sentenza di condanna senza rinviare il caso a un altro giudice, dichiarando il reato estinto per remissione di querela. Tuttavia, ha posto le spese del procedimento a carico dell’imputato (ora querelato).

Le Motivazioni della Sentenza

La decisione si fonda su principi chiari del nostro ordinamento. In primo luogo, le modifiche normative più favorevoli all’imputato, come quelle che trasformano un reato da procedibile d’ufficio a procedibile a querela, si applicano anche ai processi in corso. In secondo luogo, la remissione di querela, quando accettata, produce l’effetto di estinguere il reato, come previsto dall’art. 152 del codice di procedura penale. Non essendoci elementi per una pronuncia di assoluzione più favorevole (ad esempio, per non aver commesso il fatto), la Corte non ha potuto fare altro che prendere atto della cessata volontà punitiva della vittima e dichiarare l’estinzione del reato. La condanna al pagamento delle spese a carico del querelato è una conseguenza prevista dalla legge in questi casi.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa sentenza ribadisce un principio fondamentale: l’evoluzione del processo penale può essere influenzata non solo dalle prove e dalle norme, ma anche dalla volontà delle parti. Per i reati procedibili a querela, un accordo tra l’imputato e la persona offesa, formalizzato attraverso la remissione di querela e la sua accettazione, può portare alla chiusura definitiva del procedimento. È una dimostrazione di come gli strumenti di giustizia riparativa possano avere un impatto concreto, estinguendo il reato e annullando gli effetti di una condanna penale, pur lasciando a carico del querelato le spese processuali sostenute.

Cosa succede se un reato diventa procedibile a querela mentre il processo è in corso?
La nuova disciplina si applica anche ai procedimenti in corso. Se la persona offesa non presenta o ritira la querela, il reato non può più essere perseguito e, se già si è arrivati a una condanna, questa può essere annullata per estinzione del reato.

Quali sono gli effetti di una remissione di querela accettata dall’imputato?
La remissione della querela, se accettata, produce l’estinzione del reato. Di conseguenza, il procedimento penale si conclude e la sentenza di condanna viene annullata senza rinvio, come deciso in questo caso dalla Corte di Cassazione.

Chi paga le spese processuali in caso di annullamento della sentenza per remissione di querela?
Secondo la decisione della Corte, le spese del procedimento vengono poste a carico del querelato, ovvero dell’imputato che ha accettato la remissione della querela.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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