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Remissione di querela: reato estinto e sentenza annullata

In un caso inizialmente qualificato come violenza privata e poi derubricato a molestie in appello, la Corte di Cassazione ha annullato la condanna. La decisione è maturata a seguito del decesso della persona offesa e della successiva remissione di querela formalizzata dagli eredi, un atto che, per il reato di molestie divenuto procedibile a querela, determina l’estinzione del reato stesso.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando gli Eredi Possono Estinguere il Reato

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha messo in luce il ruolo decisivo della remissione di querela da parte degli eredi della persona offesa, specialmente alla luce delle recenti riforme legislative. Il caso dimostra come un atto successivo ai fatti, compiuto dai successori della vittima, possa portare all’annullamento di una condanna e all’estinzione del reato, chiudendo definitivamente un complesso percorso giudiziario.

I Fatti di Causa

La vicenda processuale ha origine da una contestazione per il reato di violenza privata, mossa nei confronti di due imputati per un episodio accaduto nell’ottobre del 2018. In primo grado, il Tribunale li aveva assolti per insussistenza del fatto.

Successivamente, la Corte d’Appello, accogliendo parzialmente il ricorso del Pubblico Ministero, ha riqualificato il fatto non più come violenza privata, ma come reato di molestie ai sensi dell’art. 660 del codice penale, emettendo una sentenza di condanna. Contro questa decisione, la difesa degli imputati ha proposto ricorso in Cassazione.

La Svolta nel Giudizio e l’Impatto della Remissione di Querela

Durante il giudizio dinanzi alla Suprema Corte, si sono verificati due eventi determinanti. In primo luogo, la persona offesa è deceduta. In secondo luogo, i suoi eredi, subentrati nella titolarità dell’azione civile, hanno formalizzato un verbale di remissione di querela nei confronti di entrambi gli imputati, i quali hanno accettato.

Questo atto si è inserito in un quadro normativo mutato. Il D.Lgs. n. 150 del 2022 (la cosiddetta “Riforma Cartabia”) ha modificato il regime di procedibilità per il reato di molestie (art. 660 c.p.), trasformandolo da reato procedibile d’ufficio a reato procedibile a querela della persona offesa. Questo cambiamento ha un impatto significativo anche sui processi in corso.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha preso atto della situazione e ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio. La motivazione si fonda su una logica giuridica ineccepibile. Con la modifica legislativa, la querela è diventata una condizione indispensabile per la prosecuzione dell’azione penale per il reato di molestie.

Il decesso della persona offesa non ha estinto il diritto di querela, che si è trasmesso ai suoi eredi. Questi ultimi, esercitando tale diritto, hanno deciso di rimettere la querela. L’accettazione da parte degli imputati ha completato il procedimento, portando all’unica conclusione possibile: l’estinzione del reato. Di conseguenza, la sentenza di condanna impugnata non poteva più sussistere e doveva essere annullata, poiché il presupposto stesso per l’azione penale era venuto meno.

Conclusioni

Questa pronuncia offre due importanti spunti di riflessione. In primo luogo, ribadisce come le modifiche al regime di procedibilità dei reati possano avere effetti retroattivi favorevoli all’imputato, influenzando anche i giudizi pendenti. In secondo luogo, chiarisce il ruolo attivo degli eredi della persona offesa, i quali possono, attraverso la remissione di querela, determinare l’esito di un processo per reati divenuti perseguibili solo su istanza di parte. La decisione sottolinea l’importanza della volontà della vittima (o dei suoi successori) nel sistema penale, soprattutto per i reati che ledono la sfera personale.

Cosa succede se la vittima di un reato muore durante il processo?
Per i reati procedibili a querela, il diritto di sporgere o rimettere la querela si trasmette agli eredi, i quali possono decidere se continuare o interrompere l’azione penale attraverso la remissione.

Perché la condanna per molestie è stata annullata in questo caso?
La condanna è stata annullata perché il reato di molestie (art. 660 c.p.), a seguito di una riforma legislativa, è diventato procedibile solo su querela. Gli eredi della persona offesa hanno ritirato la querela (remissione), e gli imputati hanno accettato, causando l’estinzione del reato e, di conseguenza, l’annullamento della sentenza.

Qual è l’effetto di una remissione di querela accettata dall’imputato?
L’effetto principale è l’estinzione del reato. Ciò significa che lo Stato non può più perseguire penalmente la persona accusata per quel fatto, e il procedimento giudiziario si conclude definitivamente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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