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Remissione di querela in Cassazione: estingue il reato

La Corte di Cassazione annulla una condanna per furto aggravato a seguito di una remissione di querela presentata mentre il ricorso era pendente. La Corte ha stabilito che l’estinzione del reato per remissione di querela prevale su qualsiasi altra questione, inclusi i vizi di motivazione della sentenza impugnata, determinando l’annullamento senza rinvio della condanna.

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Pubblicato il 12 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela in Cassazione: La Guida Completa alla Sentenza che Annulla la Condanna

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale della procedura penale: l’efficacia della remissione di querela anche quando il processo è giunto alla sua fase finale. Questo istituto, se intervenuto e accettato correttamente, ha un effetto dirompente, capace di estinguere il reato e annullare la condanna, prevalendo su ogni altra questione legale. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una condanna per furto aggravato. Un’imputata era stata giudicata colpevole sia in primo grado dal Tribunale di Forlì, con una pena di sei mesi di reclusione e 200 euro di multa, sia in secondo grado dalla Corte d’Appello di Bologna. La difesa, non condividendo la decisione, aveva proposto ricorso per cassazione, lamentando vizi di motivazione e violazione di legge, in particolare per la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (ex art. 131-bis c.p.).

L’impatto della Remissione di Querela nel giudizio di Cassazione

Mentre il ricorso era pendente dinanzi alla Suprema Corte, è accaduto un fatto nuovo e decisivo. La persona offesa dal reato si è presentata presso la stazione dei Carabinieri e ha formalmente rimesso la querela, ovvero ha ritirato la sua denuncia. Questo atto è stato tempestivamente depositato dalla difesa dell’imputata presso la cancelleria della Corte di Cassazione. La difesa ha quindi chiesto l’annullamento della sentenza, non più per i motivi originari del ricorso, ma per l’estinzione del reato a seguito della remissione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della difesa, annullando la sentenza di condanna senza rinvio. La decisione si fonda su un principio consolidato, per cui una causa di estinzione del reato, come la remissione della querela, deve essere dichiarata immediatamente, anche nel giudizio di legittimità. Questo principio opera a condizione che il ricorso iniziale sia stato proposto tempestivamente.

Le Motivazioni

La Suprema Corte ha chiarito che l’intervenuta remissione di querela, ritualmente accettata dalla parte imputata, produce l’effetto di estinguere il reato ai sensi dell’art. 152 del codice penale. Questo effetto prevale su qualsiasi altra possibile causa di inammissibilità del ricorso o su eventuali vizi di motivazione della sentenza impugnata. In altre parole, di fronte a una causa estintiva del reato, il giudice ha l’obbligo di rilevarla e dichiararla immediatamente, senza poter entrare nel merito degli altri motivi di ricorso.

La Corte ha citato precedenti pronunce delle Sezioni Unite che confermano questo orientamento: la declaratoria di estinzione del reato travolge ogni altra questione, comprese le statuizioni civili eventualmente presenti nella sentenza di condanna. Di conseguenza, il compito del giudice del rinvio, qualora ci fosse stato, sarebbe stato unicamente quello di dichiarare l’estinzione. Per questo motivo, la Cassazione ha proceduto direttamente all’annullamento senza rinvio.

Conclusioni

La sentenza in esame offre un’importante lezione pratica: la possibilità di una risoluzione conciliativa della controversia penale non è preclusa nemmeno nelle fasi più avanzate del processo. Una remissione di querela intervenuta in pendenza del ricorso per cassazione è un atto giuridicamente valido e potente, in grado di portare all’estinzione del reato e all’annullamento della condanna. Infine, come stabilito dalla Corte, le spese processuali vengono poste a carico della parte querelata che ha accettato la remissione, chiudendo così definitivamente la vicenda giudiziaria.

Cosa succede se la vittima ritira la querela mentre il processo è in Cassazione?
Se la remissione della querela avviene mentre pende il ricorso per cassazione e viene accettata dall’imputato, la Corte di Cassazione deve dichiarare l’estinzione del reato e annullare la sentenza di condanna senza rinvio.

La remissione di querela prevale su altri possibili difetti del ricorso?
Sì. Secondo la sentenza, la causa di estinzione del reato per remissione di querela prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso (purché proposto tempestivamente) e sui vizi di motivazione della sentenza impugnata. Il giudice è obbligato a dichiarare immediatamente l’estinzione.

Chi paga le spese del procedimento in caso di estinzione del reato per remissione della querela?
In seguito all’annullamento della sentenza per remissione della querela, le spese del procedimento vengono poste a carico della persona querelata (l’imputato) che ha accettato la remissione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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