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Remissione di querela: estinzione reato stradale

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per lesioni stradali (art. 590-bis c.p.) a seguito della remissione di querela presentata dalla persona offesa. Nonostante il ricorso del condannato fosse basato su vari motivi, l’atto di remissione, intervenuto durante il giudizio di legittimità, si è rivelato decisivo, portando all’estinzione del reato e alla chiusura definitiva del procedimento.

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Pubblicato il 20 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando la Volontà della Vittima Estingue il Reato

In ambito penale, l’esito di un processo non è sempre segnato da una condanna o un’assoluzione nel merito. Esistono meccanismi procedurali che possono determinare la fine del procedimento, come la remissione di querela. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha dimostrato l’impatto decisivo di questo istituto, anche quando il processo è giunto alla sua fase finale. Il caso riguardava un reato di lesioni stradali, per il quale l’imputato era già stato condannato in due gradi di giudizio, ma un atto successivo ha cambiato completamente le carte in tavola.

I Fatti del Caso

Un automobilista veniva condannato sia in primo grado dal Tribunale che in secondo grado dalla Corte d’Appello per il reato di lesioni personali stradali, previsto dall’art. 590-bis del codice penale, a seguito di un sinistro avvenuto nel 2016. L’imputato, non rassegnandosi alla condanna, decideva di ricorrere in Cassazione, affidando al suo difensore la formulazione di diverse censure contro la sentenza d’appello.

I Motivi del Ricorso e l’Importanza della remissione di querela

Il ricorso presentato alla Suprema Corte si articolava su quattro punti principali:
1. Estinzione per condotte riparatorie: La difesa sosteneva che il reato dovesse essere dichiarato estinto grazie alle somme già versate a titolo di risarcimento, invocando l’applicazione dell’art. 162-ter c.p. (estinzione per condotte riparatorie). Tale norma era divenuta applicabile al caso di specie a seguito di una modifica legislativa (D.Lgs. 150/2022) che aveva reso il reato di lesioni stradali procedibile a querela.
2. Mancata citazione del responsabile civile: Si contestava il rigetto della richiesta di chiamare in causa la compagnia assicuratrice del veicolo.
3. Incertezza sulla responsabilità: La difesa eccepiva vizi di motivazione riguardo alla ricostruzione della dinamica dell’incidente e all’attribuzione della piena responsabilità penale.
4. Mancata applicazione della particolare tenuità del fatto: Si lamentava il mancato riconoscimento della causa di non punibilità ex art. 131-bis c.p., nonostante il comportamento post-fatto dell’imputato, come il pagamento di una provvisionale.

Tuttavia, mentre la Corte era chiamata a decidere su questi motivi, un evento nuovo e risolutivo si è verificato.

La Decisione della Corte di Cassazione

Il 16 aprile 2024, a ridosso dell’udienza, è stato depositato un verbale di dichiarazione di remissione di querela da parte della persona offesa, con contestuale accettazione da parte dell’imputato. Questo atto ha reso superfluo l’esame di tutti i motivi di ricorso presentati dalla difesa.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha preso atto della remissione e l’ha ritenuta un evento idoneo a estinguere il reato. Il ragionamento dei giudici è stato lineare e conforme alla legge. Poiché il reato di lesioni stradali contestato era divenuto procedibile a querela di parte, la volontà della persona offesa di non voler più perseguire penalmente il responsabile era diventata determinante. La Corte ha verificato che non sussistessero le condizioni per un proscioglimento nel merito più favorevole all’imputato (come un’assoluzione per non aver commesso il fatto), come previsto dall’art. 129, comma 2, c.p.p. Di conseguenza, non potendo che constatare l’avvenuta estinzione del reato, ha annullato la sentenza di condanna senza rinviarla ad un altro giudice, chiudendo così definitivamente il caso. Le spese del procedimento sono state poste a carico del querelato, come prassi in assenza di un diverso accordo tra le parti.

Le Conclusioni

Questa sentenza evidenzia in modo chiaro come la remissione di querela sia uno strumento potente che può portare all’estinzione del reato in qualsiasi stato e grado del procedimento, persino davanti alla Corte di Cassazione. Dimostra inoltre l’impatto delle riforme legislative, come quella che ha modificato la procedibilità per le lesioni stradali, le cui norme più favorevoli si applicano retroattivamente. Per gli operatori del diritto e per i cittadini, questo caso insegna che le soluzioni conciliative tra le parti possono avere un effetto diretto e risolutivo sul processo penale, superando complesse questioni giuridiche e di merito.

È possibile estinguere un reato di lesioni stradali con remissione di querela dopo una condanna in appello?
Sì, la sentenza dimostra che la remissione di querela, accettata dal querelato, può intervenire anche durante il giudizio in Cassazione, determinando l’annullamento della sentenza di condanna e l’estinzione del reato.

Cosa succede se la remissione di querela avviene durante il giudizio in Cassazione?
La Corte di Cassazione ne prende atto e, dopo aver verificato l’assenza di cause più favorevoli per un proscioglimento nel merito, dichiara il reato estinto e annulla la sentenza impugnata senza rinvio, ponendo fine al procedimento penale.

Perché un reato commesso nel 2016 è stato considerato procedibile a querela?
Perché una successiva modifica legislativa (il D.Lgs. 150/2022) ha reso il reato di lesioni personali stradali procedibile a querela. In diritto penale, le modifiche normative più favorevoli all’imputato si applicano retroattivamente, anche a fatti commessi prima della loro entrata in vigore.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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