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Remissione di querela: estinzione reato in Cassazione

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza d’appello, dichiarando l’estinzione del reato a seguito di una remissione di querela intervenuta tra le parti. Il caso evidenzia come la volontà della persona offesa di ritirare la querela, se accettata dall’imputato, prevalga sulle questioni procedurali e di merito, portando alla chiusura definitiva del procedimento penale.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela in Cassazione: Quando l’Accordo tra le Parti Estingue il Reato

La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel diritto penale, capace di porre fine a un procedimento giudiziario. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 31114/2025, illustra perfettamente come questo istituto possa avere un effetto risolutivo anche nelle fasi più avanzate del processo, superando complesse questioni procedurali. L’accordo tra la persona offesa e gli imputati ha portato all’annullamento della sentenza impugnata e alla definitiva estinzione del reato.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una sentenza del Tribunale di Genova. In primo grado, il giudice aveva dichiarato estinto il reato contestato a due imputati ai sensi dell’art. 162-ter c.p. (estinzione del reato per condotte riparatorie), disponendo il risarcimento del danno nonostante l’offerta non fosse stata accettata dalla persona offesa.

La parte civile, insoddisfatta, ha proposto appello. La Corte d’Appello di Genova ha accolto l’impugnazione, dichiarando la nullità della sentenza di primo grado. La ragione risiedeva in un vizio procedurale: secondo i giudici d’appello, la pronuncia di estinzione del reato per condotte riparatorie non poteva essere emessa al termine del dibattimento, ma solo in fase predibattimentale. Di conseguenza, il processo era destinato a proseguire. Contro questa decisione, gli imputati hanno proposto ricorso per cassazione.

Il Colpo di Scena: La Remissione di Querela in Cassazione

Durante il giudizio dinanzi alla Suprema Corte, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo. La persona offesa ha formalmente presentato una remissione di querela, e gli imputati l’hanno prontamente accettata. Questo atto bilaterale ha cambiato radicalmente le sorti del processo.

La Corte di Cassazione, preso atto della valida e rituale remissione e della relativa accettazione, non ha nemmeno avuto bisogno di esaminare i motivi del ricorso presentati dagli imputati. L’accordo tra le parti è diventato l’elemento centrale e assorbente della decisione.

Le Motivazioni della Corte

La decisione della Cassazione si fonda su un principio cardine del nostro ordinamento processuale penale, sancito dall’art. 129 del codice di procedura penale. Tale norma impone al giudice di dichiarare immediatamente l’esistenza di una causa di non punibilità in ogni stato e grado del processo. La remissione di querela, una volta accettata, costituisce una di queste cause, portando all’estinzione del reato.

I giudici hanno quindi ritenuto che, di fronte a una valida remissione, ogni altra questione diventasse irrilevante. Il reato si è estinto, e l’unica conseguenza possibile era l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. Questo significa che la decisione della Corte d’Appello è stata cancellata e il procedimento si è chiuso definitivamente, senza la necessità di un nuovo giudizio.

Inoltre, la Corte ha stabilito che le spese processuali fossero a carico del querelante, come previsto dalla legge in assenza di un diverso accordo tra le parti.

Conclusioni: L’Efficacia Risolutiva della Volontà delle Parti

Questa sentenza ribadisce la straordinaria efficacia della remissione di querela come strumento deflattivo del contenzioso penale. Essa dimostra che la volontà conciliativa delle parti può prevalere sulla prosecuzione del processo, anche quando questo è giunto al suo ultimo grado di giudizio. Per i reati procedibili a querela, l’accordo tra offeso e offensore è sovrano e conduce all’immediata estinzione del reato, semplificando l’iter giudiziario e ponendo fine alla controversia in modo tombale.

Cosa succede se la remissione di querela avviene durante il processo in Cassazione?
Se una valida remissione di querela, accettata dagli imputati, viene depositata durante il giudizio in Cassazione, la Corte è tenuta a dichiarare immediatamente l’estinzione del reato. Questo evento prevale sui motivi di ricorso e porta all’annullamento della sentenza impugnata.

Perché la Corte ha annullato la sentenza senza rinvio?
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza senza rinvio perché la causa (l’estinzione del reato per remissione della querela) era così chiara e definitiva da non richiedere un ulteriore giudizio di merito. La Corte ha potuto decidere direttamente la chiusura del procedimento.

Chi paga le spese processuali in caso di remissione della querela?
In base alla sentenza, in assenza di un diverso accordo tra le parti, le spese processuali sono poste a carico del querelante, ovvero della persona che ha originariamente sporto la querela e che successivamente l’ha ritirata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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