LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Remissione di querela: estinzione reato in Cassazione

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per violenza privata. Nonostante i motivi del ricorso fossero in parte inammissibili, il reato è stato dichiarato estinto. A seguito di una recente riforma, il reato è diventato procedibile a querela e la parte lesa ha ritirato la propria. La Corte ha stabilito che la remissione di querela, se accettata, prevale sulle eventuali cause di inammissibilità del ricorso, portando all’estinzione del procedimento.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 27 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Come Estingue il Reato Anche in Cassazione

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 39416/2024) offre un importante chiarimento sul potere della remissione di querela di estinguere un reato, anche quando il processo è giunto al suo grado di giudizio finale. Questo istituto si dimostra decisivo, prevalendo persino su eventuali profili di inammissibilità del ricorso presentato dall’imputato. Analizziamo insieme questo caso emblematico.

I Fatti del Processo

Il caso ha origine da una condanna per il reato di violenza privata aggravata, emessa in primo grado dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte d’Appello. L’imputato, ritenuto colpevole, decideva di presentare ricorso per Cassazione, contestando la correttezza della decisione dei giudici di merito sotto diversi profili.

I Motivi del Ricorso e la Remissione di Querela

L’imputato basava il suo ricorso su due motivi principali. Il primo, relativo a una presunta errata valutazione dei fatti, è stato considerato inammissibile dalla Suprema Corte, in quanto rappresentava un tentativo di ottenere un nuovo giudizio sul merito della vicenda, non consentito in sede di legittimità. Il secondo motivo, che lamentava la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.), è stato giudicato infondato.

Tuttavia, un evento ha cambiato radicalmente le sorti del processo: l’entrata in vigore della cosiddetta Riforma Cartabia (D.Lgs. 150/2022). Questa riforma ha modificato il regime di procedibilità per il reato di violenza privata, rendendolo perseguibile solo a seguito di remissione di querela della persona offesa. Proprio in pendenza del ricorso, la parte lesa ha formalizzato la remissione della querela, che è stata ritualmente accettata dall’imputato.

Le Motivazioni della Cassazione

Di fronte a questa nuova situazione, la Corte di Cassazione ha applicato un principio consolidato in giurisprudenza. La remissione di querela, intervenuta e accettata, costituisce una causa di estinzione del reato che deve essere immediatamente dichiarata. La sua efficacia è tale da prevalere su eventuali cause di inammissibilità dei motivi di ricorso.

La Corte ha specificato che, purché il ricorso sia stato presentato tempestivamente, il giudice di legittimità ha il dovere di rilevare e dichiarare l’estinzione del reato. Di conseguenza, la sentenza di condanna impugnata è stata annullata senza rinvio, ponendo fine al procedimento. L’unica conseguenza per l’imputato è stata la condanna al pagamento delle spese processuali, come previsto dalla legge in caso di estinzione del reato per remissione.

Le Conclusioni

Questa decisione ribadisce la centralità della volontà della persona offesa nei reati procedibili a querela. La remissione di querela si conferma come uno strumento potente, in grado di definire un procedimento penale in qualsiasi stato e grado, persino dinanzi alla Corte di Cassazione. La sentenza sottolinea come le cause di estinzione del reato abbiano una priorità logico-giuridica che scavalca l’analisi nel merito o l’ammissibilità stessa dei motivi di ricorso, a patto che l’impugnazione sia stata validamente proposta. Si tratta di un principio fondamentale che garantisce l’economia processuale e valorizza le dinamiche conciliative tra le parti.

Cosa succede se un reato diventa procedibile a querela mentre il processo è già in corso?
Se una nuova legge trasforma un reato da procedibile d’ufficio a procedibile a querela, come avvenuto con la Riforma Cartabia, la mancanza della querela o la sua successiva remissione possono portare all’estinzione del reato anche per i processi già avviati.

Una remissione di querela può salvare un ricorso in Cassazione altrimenti inammissibile?
Sì. Secondo la sentenza, se la remissione di querela viene formalizzata e accettata durante il giudizio in Cassazione, essa determina l’estinzione del reato. Questa causa di estinzione prevale sulle eventuali ragioni di inammissibilità dei motivi di ricorso, a condizione che l’atto di ricorso sia stato depositato nei termini di legge.

In caso di estinzione del reato per remissione di querela, chi paga le spese processuali?
Come stabilito dall’art. 340 del codice di procedura penale e confermato in questa sentenza, in caso di estinzione del reato per remissione della querela, le spese processuali sono a carico dell’imputato (querelato), salvo diverso accordo tra le parti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati