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Remissione di querela: estinzione reato in Cassazione

Un individuo, condannato in appello per tentato furto, ha ottenuto l’annullamento della sentenza dalla Corte di Cassazione. Decisiva è stata la remissione di querela da parte della persona offesa, intervenuta durante la pendenza del ricorso. La Suprema Corte ha confermato che tale atto, se accettato, comporta l’estinzione del reato, annullando la condanna e ponendo le spese processuali a carico dell’imputato.

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Pubblicato il 21 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela in Cassazione: Come Annullare una Condanna

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale del nostro ordinamento: la remissione di querela può estinguere il reato e portare all’annullamento di una condanna anche quando interviene in una fase avanzata del processo, come quella del ricorso per Cassazione. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere come un atto di volontà della persona offesa possa cambiare radicalmente l’esito di un procedimento penale.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna al Ricorso

La vicenda ha origine da una condanna per il reato di tentato furto, confermata dalla Corte di Appello di Bologna. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione, proponeva ricorso per Cassazione tramite il suo difensore. Si apriva così l’ultimo grado di giudizio, destinato a verificare la corretta applicazione delle norme di diritto al caso di specie.

Il Colpo di Scena: La Remissione di Querela

Durante la pendenza del termine per presentare il ricorso, si verificava un evento determinante. La persona offesa dal reato, attraverso il suo procuratore speciale, decideva di rimettere la querela, ovvero di ritirare la propria istanza di punizione nei confronti dell’imputato. Quest’ultimo, a sua volta, accettava formalmente tale remissione. Questo accordo tra le parti veniva verbalizzato presso una Stazione dei Carabinieri, assumendo così carattere ufficiale.

La Decisione della Cassazione e la Remissione di Querela

Il difensore dell’imputato introduceva questo nuovo elemento nel giudizio di Cassazione. La Suprema Corte, richiamando un suo precedente orientamento (sentenza n. 49226/2016), ha ribadito che il ricorso è ammissibile anche quando è proposto al solo fine di far valere una remissione di querela intervenuta dopo la sentenza di appello e prima della scadenza del termine per l’impugnazione. La volontà della persona offesa, se accettata dall’imputato, non può essere ignorata dal giudice, neanche in sede di legittimità.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha motivato la sua decisione sulla base dell’articolo 152 del codice penale, che disciplina l’estinzione del reato per remissione della querela. Poiché nel caso di specie la remissione era stata validamente presentata e accettata, e non sussistevano i presupposti per un’assoluzione più favorevole per l’imputato (ai sensi dell’art. 129, comma 2, c.p.p.), i giudici non hanno potuto fare altro che prenderne atto. L’effetto è automatico: il reato si estingue. Di conseguenza, la sentenza di condanna impugnata perde la sua ragion d’essere e deve essere annullata.

Le Conclusioni: Annullamento, Estinzione e Spese Processuali

La Corte di Cassazione ha quindi annullato senza rinvio la sentenza di condanna. Ciò significa che il procedimento si è chiuso definitivamente con la declaratoria di estinzione del reato. Tuttavia, la vicenda non si conclude senza conseguenze per l’imputato. In applicazione dell’articolo 340, comma 4, del codice di procedura penale, la Corte ha disposto che le spese del procedimento siano a carico del querelato (l’imputato), salvo diverso accordo tra le parti. La remissione di querela, quindi, estingue il reato ma non cancella l’obbligo di farsi carico dei costi del processo che essa stessa ha contribuito a concludere.

È possibile presentare la remissione di querela dopo una sentenza di condanna in appello?
Sì, la sentenza conferma che è ammissibile presentare una remissione di querela, ritualmente accettata, anche dopo la sentenza di condanna in appello e prima che sia scaduto il termine per presentare ricorso per Cassazione.

Quali sono gli effetti della remissione di querela nel giudizio di Cassazione?
Se la remissione di querela è valida, la Corte di Cassazione deve dichiarare l’estinzione del reato e, di conseguenza, annullare la sentenza di condanna senza rinvio, ponendo fine al procedimento penale.

Chi paga le spese processuali se il reato si estingue per remissione di querela?
In base alla sentenza e alla normativa di riferimento (art. 340, comma 4, cod. proc. pen.), le spese del procedimento sono poste a carico dell’imputato (il querelato), a meno che non sia stato raggiunto un diverso accordo con la parte che ha rimesso la querela.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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