LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Remissione di querela: estinzione reato in Cassazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 42916/2024, ha annullato una condanna perché il reato è stato estinto per remissione di querela. La Corte ha chiarito che tale remissione, se accettata, è efficace anche se interviene durante il giudizio di Cassazione, prevalendo su eventuali altre cause di inammissibilità del ricorso.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 10 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

La Remissione di Querela: Un Atto Decisivo Anche in Cassazione

La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel diritto penale, capace di estinguere un reato e chiudere definitivamente un procedimento. Ma cosa accade se questo atto interviene quando il processo è già giunto al suo ultimo grado di giudizio, ovvero in Corte di Cassazione? La recente sentenza n. 42916 del 2024 della Suprema Corte offre una risposta chiara: la volontà delle parti di porre fine alla controversia prevale, portando all’annullamento della sentenza di condanna.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una sentenza della Corte di Appello di Bologna, che aveva parzialmente riformato una decisione di primo grado. L’imputato era stato condannato per un reato (capo a), mentre per altri due reati (capi b e c) era stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta remissione di querela. Avverso la condanna residua, l’imputato, tramite il suo difensore, ha proposto ricorso per Cassazione.

L’Efficacia della Remissione di Querela nel Giudizio di Legittimità

L’elemento cruciale della vicenda si è verificato in pendenza del ricorso in Cassazione. Le parti hanno raggiunto un accordo, formalizzato attraverso un atto di remissione di querela da parte della persona offesa e una contestuale accettazione da parte dell’imputato, avvenuta per mezzo del difensore munito di procura speciale. A questo punto, la Corte di Cassazione si è trovata a dover valutare gli effetti di tale atto sul processo in corso. Secondo la legge, la remissione della querela estingue il reato, ma la questione era se tale effetto potesse operare anche in questa fase avanzata del giudizio.

Le Motivazioni della Corte

La Corte di Cassazione ha affermato senza esitazioni l’effetto estintivo del reato. Richiamando l’articolo 152 del codice penale, i giudici hanno sottolineato che la remissione di querela, intervenuta e ritualmente accettata, determina l’estinzione del reato. Questo principio, ha precisato la Corte, è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento.

Un punto fondamentale chiarito dalla sentenza riguarda il rapporto tra la causa di estinzione del reato e le eventuali cause di inammissibilità del ricorso. Citando un’importante pronuncia delle Sezioni Unite (sentenza Chiasserini del 2004), la Corte ha ribadito un principio consolidato: la causa estintiva del reato prevale su possibili vizi del ricorso, a condizione che quest’ultimo sia stato presentato tempestivamente. In altre parole, una volta accertato che il reato si è estinto per volontà delle parti, il giudice non deve neppure esaminare se il ricorso fosse fondato o meno.

Di conseguenza, la sentenza impugnata è stata annullata senza rinvio. Per quanto riguarda le spese processuali, in assenza di un diverso accordo tra le parti, la Corte ha condannato il querelato al pagamento, come previsto dall’articolo 340 del codice di procedura penale.

Le Conclusioni

Questa decisione conferma la centralità della volontà della persona offesa nei reati procedibili a querela. La possibilità di rimettere la querela e ottenere l’estinzione del reato non si esaurisce nei primi gradi di giudizio, ma si estende fino al giudizio di legittimità. La sentenza n. 42916/2024 ribadisce che l’accordo tra le parti, formalizzato tramite la remissione di querela, ha una forza tale da superare le questioni procedurali e condurre a una definizione immediata del processo con l’annullamento della condanna. Ciò rappresenta una garanzia per le parti che intendono risolvere la controversia in via conciliativa, anche quando il percorso giudiziario sembra ormai giunto al termine.

Cosa succede se la vittima ritira la querela mentre il processo è in Cassazione?
Se la remissione di querela viene presentata e accettata mentre il ricorso è pendente in Cassazione, il reato si estingue. Di conseguenza, la Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna senza rinviare il caso ad un altro giudice.

La remissione di querela è valida anche se il ricorso per Cassazione presenta dei difetti?
Sì. Secondo la sentenza, la causa di estinzione del reato per remissione della querela prevale su eventuali cause di inammissibilità del ricorso, a patto che il ricorso stesso sia stato proposto nei termini di legge.

Chi paga le spese processuali in caso di estinzione del reato per remissione di querela in Cassazione?
Salvo diverso accordo tra le parti, le spese processuali sono a carico del querelato (l’imputato), come stabilito dall’articolo 340 del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati