Remissione di Querela in Cassazione: Quando l’Accordo Estingue il Reato
La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel diritto penale, capace di porre fine a un procedimento giudiziario anche nelle sue fasi più avanzate. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 19331 del 2024, ha ribadito con forza un principio cruciale: l’estinzione del reato per remissione prevale su altre questioni procedurali, a patto che il ricorso sia stato presentato tempestivamente. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere la dinamica e l’efficacia di questo istituto.
I Fatti del Caso
La vicenda trae origine da una condanna emessa dalla Corte d’Appello di Brescia nei confronti di un individuo, ritenuto colpevole del reato di furto aggravato dall’esposizione alla pubblica fede. La pena inflitta era di 4 mesi di reclusione e 2.000 euro di multa.
L’imputato, non rassegnandosi alla decisione, proponeva ricorso per Cassazione lamentando due vizi principali: un’irregolarità nella notifica dell’atto di citazione in appello al proprio difensore e una carenza di motivazione riguardo al riconoscimento della circostanza aggravante contestata. Tuttavia, il destino del processo avrebbe preso una piega inaspettata.
Il Ruolo Decisivo della Remissione di Querela
Durante la pendenza del ricorso dinanzi alla Suprema Corte, si è verificato un evento risolutivo: le persone offese hanno formalmente ritirato la loro querela. L’imputato, a sua volta, ha accettato tale remissione, come documentato in un verbale redatto contestualmente. Questo atto bilaterale, intervenuto prima della decisione finale, ha cambiato radicalmente le carte in tavola, spostando il focus del giudizio dalla valutazione dei motivi di ricorso alla presa d’atto dell’estinzione del reato.
Le Motivazioni della Suprema Corte
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna senza disporre un nuovo processo (annullamento senza rinvio), basando la propria decisione su consolidati principi giurisprudenziali. I giudici hanno chiarito che la remissione di querela, se intervenuta ritualmente, determina l’estinzione del reato e questa causa estintiva ha la precedenza su eventuali cause di inammissibilità o su altri vizi procedurali.
Citando una pronuncia delle Sezioni Unite (sent. Chiasserini, 2004), la Corte ha affermato che il giudice di legittimità è tenuto a dichiarare l’estinzione del reato, a condizione che il ricorso introduttivo non fosse inammissibile per ragioni manifeste e fosse stato presentato nei termini.
Inoltre, richiamando un’altra storica decisione delle Sezioni Unite (sent. Cremonese, 2001), è stato ribadito che la presenza di una causa di estinzione del reato rende irrilevante la disamina di eventuali nullità procedurali. Questo perché un eventuale rinvio al giudice di merito per sanare la nullità sarebbe contrario al principio di immediata applicabilità della causa estintiva, che impone di chiudere il processo il prima possibile.
Le Conclusioni
In conclusione, la sentenza impugnata è stata annullata perché il reato di furto si è estinto a seguito della remissione della querela. La Corte ha altresì disposto la condanna del querelato al pagamento delle spese processuali. Questa statuizione deriva direttamente dalla legge (art. 340 c.p.p.), che prevede tale onere a carico del querelato in caso di remissione, salvo che le parti non abbiano raggiunto un accordo diverso. La decisione sottolinea la potenza deflattiva della remissione di querela, un istituto che consente alle parti di risolvere la controversia penale, facendo prevalere la volontà conciliativa sulla prosecuzione del processo, anche quando questo è giunto al suo ultimo grado di giudizio.
Una condanna può essere annullata in Cassazione se la vittima ritira la querela?
Sì. Come stabilito dalla sentenza, se la remissione di querela viene formalizzata e accettata dall’imputato durante la pendenza del ricorso per Cassazione, la Corte deve dichiarare l’estinzione del reato e annullare la sentenza di condanna, a condizione che il ricorso originario fosse stato proposto tempestivamente.
La remissione di querela prevale su altri errori procedurali nel processo?
Sì. La Corte di Cassazione ha affermato che la presenza di una causa di estinzione del reato, come la remissione di querela, è prioritaria rispetto alla valutazione di eventuali nullità di ordine generale. L’esigenza di dichiarare immediatamente l’estinzione del reato prevale sulla necessità di rinviare il processo per correggere vizi procedurali.
In caso di estinzione del reato per remissione di querela, chi paga le spese processuali?
Salvo diverso accordo tra le parti, le spese del procedimento sono a carico del querelato (l’imputato). La sentenza in esame, infatti, ha condannato l’imputato al pagamento delle spese processuali, applicando la regola generale prevista dal codice di procedura penale.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 19331 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 7 Num. 19331 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 03/04/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da: COGNOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 11/10/2022 della CORTE APPELLO di BRESCIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
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FATTO E DIRITTO
Il ricorrente in epigrafe ricorre per Cassazione avverso la sentenza della d’appello di Brescia lo aveva condannato alla pena di mesi 4 dì reclusione ed 2.000 di multa peri reato di furto aggravato dalla esposizione alla pubblica
Rappresenta, con i motivi di ricorso, vizio di violazione di legge, in qu decreto di citazione in appello non era stato ritualmente notificato alla difensore, nonché vizio di motivazione in ordine alla riconosciuta aggravamte.
Risulta dagli atti, depositati nella Cancelleria di questa Corte, che le offese hanno rimesso la querela, e l’imputato ha accettato la remissione attestato dal verbale contestualmente redatto.
La remissione di querela, intervenuta in pendenza del ricorso per cassazion ritualmente accettata, determina l’estinzione del reato che prevale su even cause di inammissibilità e va dichiarata dal giudice di legittimità, purché il sia stato tempestivamente proposto (SU 25 febbraio 2004, COGNOME, R 227681).
Peraltro, qualora già risulti una causa di estinzione del reato, la sussistenz nullità di ordine generale non è rilevabile nel giudizio di legittimità, i l’inevitabile rinvio al giudice del merito è incompatibile con il pr dell’immediata GLYPH applicabilità GLYPH della GLYPH causa GLYPH estintiva. (Sez. U, n. 1021 del 28/11/2001, Cremonese, Rv. 220511 – 01).
La sentenza impugnata deve dunque essere annullata senza rinvio per essere reato estinto per remissione della querela, con conseguente condanna querelato al pagamento delle spese processuali, non essendo stato diversamen convenuto (art. 340, u.c., cod.proc. pen.).
P.Q. M .
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto remissione di querela.
Condanna il querelato al pagamento delle spese processuali.
Roma, 3 aprile 2024